Giovedì, una ragazza di sedici anni è morta
di overdose dopo essere stata violentata da un gruppo di uomini. La San Lorenzo
solidale ha lanciato un appuntamento pubblico per venerdì 26 ottobre, per
stringersi attorno alla famiglia e agli amici di Desirée, per combattere la
paura contro qualsiasi strumentalizzazione
Giovedì
scorso nel quartiere di San Lorenzo Desirée, una ragazza di soli sedici anni, è
morta di overdose dopo essere stata violentata da un gruppo di uomini.
Una
tragedia che ancora una volta colpisce una giovane donna. Una violenza avvenuta
all’interno di un luogo abbandonato da anni, in un quartiere in cui l’eroina è
tornata a essere emergenza, stretto tra mille contraddizioni e abbandonato a se
stesso, lasciato alla mercé degli interessi mafiosi e speculativi.
Questa tragedia colpisce San Lorenzo e tutta la città, producendo paura in chi ci vive e le attraversa.
Questa tragedia colpisce San Lorenzo e tutta la città, producendo paura in chi ci vive e le attraversa.
L’unico
antidoto alla paura è affrontarla collettivamente. Non si risolverà con la
retorica e le strumentalizzazioni che alimentano odio, ma assumendoci la
responsabilità di un territorio e prendendocene cura. Scendiamo in strada per
essere vicini alla famiglia di Desirée, per rompere la paura che queste
tragedie innescano, per affermare che la sicurezza è un lavoro quotidiano e
collettivo.
Per
questo invitiamo tutte e tutti a piazza dell’Immacolata venerdì 26 ottobre alle
ore 18:00.San Lorenzo Solidale
Qui l’evento su facebook
Contestazioni davanti allo
stabile dell'omicidio: "Sciacallo". Il ministro rinuncia alla visita
ma dice: "Torno con la ruspa"
Un presidio con tante donne porta solidarietà alla
giovane Desirée, barbaramente uccisa a Roma. Accuse contro il Ministro
dell’Interno, che non riesce ad avvicinarsi allo stabile, «Arrivi sempre dopo,
per le passerelle»
«Sciacallo, sciacallo», «Arrivi sempre dopo», «Fuori fascisti e spacciatori dai quartieri». Così è stata accolto questa mattina Matteo Salvini a San Lorenzo. Il Ministro dell’Interno si è presentato intorno alle 12.30 in via dei Lucani, provando a raggiungere lo stabile in cui è stata barbaramente uccisa Desirée, una ragazza di appena 16 anni originaria di Cisterna Latina.
Già
dalle prime ore del mattino, sul luogo dell’omicidio erano giunte tante
manifestazioni di solidarietà. Fiori, candela e la presenza di abitanti del
quartiere e molte donne. «Non si può morire così, a 16 anni. Quella ragazza
potevo essere io, che ho solo qualche anno in più di Desirée» – ha detto
davanti alle telecamere una studentessa della Sapienza – «In Italia c’è un’emergenza
che si chiama femminicidi. Centinaia di donne vengono uccise ogni anno. Gli
assassini hanno tutti una caratteristica in comune: sono uomini».
Il presidio si è andato ingrossando con il passare delle ore. Sotto la grande scritta «Giustizia per Desirée», sono comparsi i primi striscioni sotto la grande scritta: «Le strade sicure le fanno le donne», «No alle strumentalizzazioni sul corpo di Desirée». Le tante donne accorse a portare solidarietà alla ragazza uccisa hanno intonato cori contro i femminicidi e la violenza maschile sulle donne.
Quando
intorno alle 12.30 in
via dei Lucani è arrivato il Ministro, gli animi si sono surriscaldati. Alcuni
elementi isolati lo hanno applaudito, riuscendo ad avvicinarsi alle telecamere.
Tra loro qualcuno ha gridato: «Serve Benito, non basta Salvini». Tutto il resto
del presidio, però, ha contestato la passerella dell’esponente leghista e la
strumentalizzazione della drammatica vicenda. Le donne hanno occupato la strada
e così Salvini non è riuscito ad avvicinarsi allo stabile, rimanendo a distanza
circondato dalle telecamere.
Mentre
un cordone della celere bloccava le manifestanti, un ragazzo, molto giovane, si
è avvicinato a un poliziotto e gli ha detto: «Vorrei chiederle come funzionano
le segnalazioni in Questura, che succede quando arrivano. Io abito qua, in
questa strada. Da casa mia abbiamo fatto cinque segnalazioni, ma poi non è
successo niente. Ho una sorella di 17 anni, poteva essere lei. Io so che a
questi che manifestano li tenete sempre sotto controllo e li denunciate in
continuazione, perché non vi preoccupato dei problemi veri?». «Procedure», ha
risposto l’agente.
Intanto,
il presidio ha provato a muoversi per avvicinarsi al Ministro, ma è stato
bloccato. «Fuori la mafia e lo spaccio dal quartiere», «Fuori spacciatori,
stupratori e fascisti da San Lorenzo», gridavano le manifestanti.
Domani alle 14, il movimento Non Una Di Meno
sarà in piazza del Campidoglio per dire «Basta violenza maschile. Basta
strumentalizzazioni sui nostri corpi». Mentre venerdì alle 18, in piazza dell’Immacolata,
San Lorenzo solidale lancia un presidio di solidarietà con Desirée e di
denuncia dell’abbandono del quartiere
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