Taranto - La lotta non si arresta!
Questa
mattina i carabinieri hanno posto Margherita Calderazzi, in qualità di
coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato di classe, agli arresti
domiciliari per 1 mese, in esecuzione di una condanna emessa a seguito
della grande lotta del 2010 per il lavoro dei Disoccupati Organizzati di
Taranto.
Ci si
poteva aspettare che il mese fosse di affidamento ai servizi sociali e invece
hanno deciso per l’arresto. Ciò è ingiusto e oggettivamente grave, al di là
della relativa esiguità della pena!
Si
conferma che in questo sistema si persegue e si arresta chi difende i diritti
dei lavoratori, dei migranti, delle donne e delle masse popolari, e si tratta
con i guanti bianchi i padroni e chi anche in posti di potere ruba miliardi,
sfrutta, ammazza i lavoratori, ecc. ecc; fra l'altro questo succede a Taranto
dove i grandi padroni, esponenti Istituzionali, parlamentari, ancora non hanno
ricevuto neanche un giorno di condanna per aver fatto ammalare, morire, con
l'inquinamento Ilva, centinaia di lavoratori e migliaia di persone, donne,
bambini.
Perchè questa condanna?
Perchè questa condanna?
Margherita
Calderazzi era l'organizzatrice della lunga e dura lotta dei Disoccupati
Organizzati Slai cobas sc che ebbe un suo momento di culmine nell’aprile/maggio
del 2010.
Fu
organizzata una tenda sotto il Comune di Taranto, un punto di
autorganizzazione, di unità, di mobilitazione di tutti i disoccupati e i senza
lavoro a Taranto; una Tenda che divenne nelle settimane successive un luogo di
incontro, di iniziativa rivolta a tutta la città, per tutte quelle persone
disoccupate che volevano reagire, conquistare un lavoro dignitoso e il proprio
futuro.
Non piaceva e dava fastidio quella tenda al Sindaco dell'epoca e a tutti i benpensanti.
La tenda fu violentemente attaccata dalle forze della polizia municipale, distrutta, chi la occupava fu malmenato, alcuni ed alcune furono anche feriti.
Ma chi stava lottando non mollò, c’è chi ritiene la libertà di parola e di protesta un bene che va ben oltre la stessa paura, le stesse minacce, le stesse manganellate. Il presidio fu nuovamente organizzato… solo chi non lotta ha già perso.
L'azione dei vigili urbani del luogo andò avanti, anche nei giorni successivi, creando artatamente un clima di scontro; ma trovarono la ferma opposizione dei Disoccupati organizzati nello Slai cobas sc e naturalmente della sua coordinatrice Margherita Calderazzi.
Non piaceva e dava fastidio quella tenda al Sindaco dell'epoca e a tutti i benpensanti.
La tenda fu violentemente attaccata dalle forze della polizia municipale, distrutta, chi la occupava fu malmenato, alcuni ed alcune furono anche feriti.
Ma chi stava lottando non mollò, c’è chi ritiene la libertà di parola e di protesta un bene che va ben oltre la stessa paura, le stesse minacce, le stesse manganellate. Il presidio fu nuovamente organizzato… solo chi non lotta ha già perso.
L'azione dei vigili urbani del luogo andò avanti, anche nei giorni successivi, creando artatamente un clima di scontro; ma trovarono la ferma opposizione dei Disoccupati organizzati nello Slai cobas sc e naturalmente della sua coordinatrice Margherita Calderazzi.
Da
qui era scaturita la denuncia-querela del Comandante dei Vigili contro alcuni
Disoccupati Organizzati e la sua coordinatrice
L’unica
strada per chi vuole imbavagliare le lotte è colpire chi non molla, con ogni
mezzo, Margherita fu accusata di aver “offeso” il comandante dei vigili urbani
del luogo non nuovo alle provocazioni verso chi lottava. Inviata immediatamente
a processo, venne assolta in primo grado, e invece inopinatamente condannata in
secondo grado, per oltraggio a pubblico ufficiale, ad un mese di detenzione.
Nelle
motivazioni degli arresti domiciliari si citano fatti ed altri procedimenti
penali a carico di Margherita o altrettanto esigui e già scontati o sui quali
non vi è ancora nessuna condanna e in certi casi neanche un rinvio a giudizio e
che comunque non c'entrano niente con lo specifico reato che origina questa
condanna di un mese. Questo non è accettabile.
Per
questo esprimiamo una forte protesta.
Sottrarre anche per un mese la coordinatrice in una fase di una intensa lotta per il lavoro, contro la precarietà, contro l'accordo Ilva che produce esuberi e lascia intatto l'attacco alla salute sicurezza e inquinamento, contro il razzismo e il decreto sicurezza, per la massima preparazione della manifestazione nazionale delle donne del 24 novembre, è un danno indubbio che chiama tutti a una intensificazione dell'impegno e l'iniziativa a rendere reale la nostra parola d'ordine: la repressione non ferma ma alimenta lotta e ribellione!
Slai
cobas per il sindacato di classe Taranto
Slai
cobas per il sindacato di classe – coordinamento nazionale
slaicobasta@gmail.com
15 ottobre 2018
15 ottobre 2018
***
Comunicati e
messaggi di solidarietà
Solidarietà di classe con Margherita - laboratorio
comunista Casamatta Napoli
I
compagni di Casamatta condannano l'esecuzione della pena di un mese di
arresti domiciliari alla compagna Margherita Calderazzi e esprimono forte
solidarietà a lei e a tutto lo Slai cobas psc.
Come
compagni riconosciamo il grande impegno rivoluzionario di militante comunista
della compagna. Sempre in prima fila per i diritti dei lavoratori e dei
disoccupati, attiva nelle lotte per l'emancipazione delle donne, sempre avanti
per la difesa dei diritti dei detenuti politici e comuni e contro la barbarie e
la tortura dell'isolamento carcerario, il 41 bis.
Libertà
per la compagna Margherita!
***
Solidarietà con Margherita - Lavoratrici/lavoratori SLAI
Cobas sc - Policlinico
MASSIMA
SOLIDARIETA’ E PIENO SOSTEGNO A MARGHERITA CALDERAZZI, COORDINATRICE DELLO SLAI
COBAS SC, COLPITA DALLA POLITICA SECURITARIA, FASCISTA E MISOGINA DEL GOVERNO
LEGA/M5S
ANCORA UNA VOLTA, SIAMO TUTTE MARGHERITA!!!
ANCORA UNA VOLTA, SIAMO TUTTE MARGHERITA!!!
Il
governo NERO di Salvini/Di Maio non ha perso tempo a mettere in atto la propria
politica fascista contro chi lotta per i diritti dei lavoratori e soprattutto
delle donne/lavoratrici.
Gli
arresti domiciliari di un mese per la legittima attività sindacale svolta è
davvero un mero atto fascista, che denota la svolta reazionaria, da regime
totalitario, che il nuovo governo ha intrapreso, nel tentativo di fermare chi
osa ribellarsi allo stato di cose.
MA
RIBADIAMO CHE LA REPRESSIONE NON CI FA PAURA E NON FA ALTRO CHE ALIMENTARE LA
RIBELLIONE!!!
E
visto che continueremo a lottare con ogni mezzo per difendere i diritti di
lavoratrici/lavoratori, allora ARRESTATECI TUTTE E TUTTI!
Lavoratrici/lavoratori SLAI Cobas sc -Policlinico
***
Solidarietà a Margherita - Coordinamento lavoratori della
scuola “3 ottobre” Milano
Come
lavoratori della scuola esprimiamo la nostra piena solidarietà a Margherita
Calderazzi, coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato di classe,
condannata agli arresti domiciliari per 1 mese a seguito della lotta del 2010
per il lavoro dei Disoccupati Organizzati di Taranto.
Condanniamo
con forza questo sistema che persegue e arresta chi difende i diritti dei
lavoratori, degli immigranti, delle donne e delle masse popolari e difende
sempre e solo i padroni che sfruttano e fanno morire i lavoratori come accade
da anni proprio a Taranto con l'inquinamento Ilva.
Quella
contro Margherita è l’ennesima condanna politica ed è soprattutto un attacco a
tutti i lavoratori e disoccupati in lotta! È l’ennesimo attacco al sindacato
Slai Cobas per il sindacato di classe da sempre in prima linea nelle lotte!
Contro
la repressione siamo al fianco di Margherita, la lotta non si arresta!
Coordinamento lavoratori della scuola “3
ottobre” Milano
***
Solidarietà
a Margherita - Lavoratori della scuola autorganizzati Milano
Carissimi compagni ci stringiamo attorno a Margherita
attraverso questo breve comunicato, sentito, di solidarietà
Apprendiamo
con sconcerto dell'arresto di Margherita Calderazzi, coordinatrice dello Slai
Cobas per il sindacato di classe, colpevole di attività sindacale sempre al
fianco dei lavoratori, degli ultimi e soprattutto delle donne che si
ribellano.
Questo
vile atto repressivo è espressione del clima generale che trova la sua massima
espressione nel decreto sicurezza Di Maio, Salvini.
Se
infatti è vero che per presidi non autorizzati e blocchi stradali si veniva
assegnati ai servizi sociali e altrettanto vero che ai tempi di del cambiamento
si viene arrestati.
L'attacco
a Margherita ci colpisce tutte e per questo ci autodenunciamo in anticipo per i
futuri blocchi stradali e presidi non autorizzati che continueremo ad
organizzare ogni qualvolta verranno attaccati i nostri diritti di donne e
lavoratrici.
Contro
la vostra repressione e le vostre intimidazioni noi restiamo al fianco di
Margherita e adesso arrestateci tutte!
Lavoratori
della scuola autorganizzati Milano
***
Comunicato
per Margherita - LE COMPAGNE DEL MFPR
Hanno arrestato Margherita Calderazzi, nostra compagna e
coordinatrice nazionale dello Slai Cobas per il sindacato di classe, che
indisse lo sciopero delle donne in tutti i settori lavorativi pubblici e
privati anche l'8 marzo scorso. Una scelta, quella, che tutte noi abbiamo
sostenuto e che è costata alla coordinatrice una sanzione della CGS di 2.500
euro. Quella sanzione, profondamente ingiusta perché colpisce la lotta di tutte
le donne, non interessa solo chi la sta subendo, interessa tutte noi, così come
l'arresto di Margherita, per le lotte delle lavoratrici/disoccupate di Taranto,
non interessa solo Margherita ma interessa tutte e tutti.
Gli arresti domiciliari di un mese contro chi lotta per i
diritti dei lavoratori e soprattutto delle donne/lavoratrici, è davvero un mero
atto fascista, ma ribadiamo che la repressione non ci fa paura, piuttosto è il
segno che noi facciamo paura ed essa riflette la nostra forza
SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE, SIAMO TUTTE
MARGHERITA!
LE COMPAGNE DEL MFPR
***
Solidarietà
a Margherita - USI
Anche
noi dell'USI esprimiamo la massima solidarietà a Margherita...
Con
cui da anni combattiamo insieme per la rete nazionale su salute e sicurezza...
Nei luoghi di lavoro e nel territorio...
USI
***
Solidarietà
a Margherita dalla Galizia
Adolfo
Naya - Galizia
Toda la mia solidarietá internacionalista e
proletaria dende Galiza a la compagna Margherita!!
***
SE
TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE!
LA
REPRESSIONE NON CI FERMA MA ALIMENTA LA NOSTRA DOPPIA RIBELLIONE!
lavoratrici slai cobas per il sc
***
Margherita è temuta dal governo,
xrke è una ribelle ke lotta x la giustizia!!!
rosalia precaria palermo
***
Giorgia
Geraci delegata Slai Cobas sc Palermo
Dove
la giustezza e la legittimità delle lotte messe in campo per il lavoro , per i
disoccupati , per diritti sacrosanti , vengono processate noi diciamo ancora
una volta no , no, no e sempre più forte No ! sei grande Margherita , sempre al
fianco dei più deboli , sempre pronta a fare tutto e grandissima donna con la D
maiuscola ... sei tutte noi e tutte noi ti siamo vicine con tutto il nostro
cuore , prontissime a mettere in campo tutte le azioni di lotta in risposta a
questo vergognoso provvedimento !!!!! Forza Margherita
***
Grazia Tarantello Gargano precaria palermo
Vicina con il cuore a
Margherita.
***
Sonia Medda precaria palermo
Margherita donna onesta e
tenace...forza forza non sei sola
***
Che
vergogna, alzano sempre di più il livello di repressione. Sono vicino a
Margherita, Ernesto e ai compagni di Taranto!
Antonio
Sfascia chitarre Palermo Docente
***
AnnaMaria Gagliardo precaria
Palermo
Siamo tutti con Margherita
***
Siamo
tutti Margherita. Non si può accettare! La nostra coordinatrice nazionale,
grande esempio di donna. Si la pagheranno!
Maria
precaria Palermo
***
Rosy precaria Palermo
Arrestano ki difende i sacrosanti diritti dei lavoratori
sanciti dalla costituzione, e ki si schiera dalla parte dei più deboli come i
migranti o a difesa delle donne sfruttate ed emarginate da questa nostra
società sempre più penosa, dove a pagare sono sempre gli onesti!!! Mentre i
ladri ,razzisti, fascisti e prepotenti sono al potere!!! Tantissima solidarietà
a Margherita.
***
Layla Buzzi Bologna
Margherita siamo con te!! libera
subito!
***
Siamo
tutte Margherita! Le lotte son si arrestano! Solidarietà da tutte le compagne
di Taranto
Isabella
Laviola
***
Solidarietà
ad una grande lottatrice per il popolo e del popolo, il nostro e il tuo,
siamo con te Margherita!
Vincenzo
C.
***
Onore
ad una grande Donna! Una delle poche sindacaliste (e non solo) vere! Quando i
lavoratori capiranno chi è realmente al loro fianco,
con
Te al comando saranno cazzi per tutti!!!
***
Compagne, la lotta non si
arresta soprattutto se toccano una toccano tutti!!!
Silvana
***
Da Milano
Solidarietà Filippo
***
Shehrazade Harissa Milano
Solidarietà a Margherita
***
Resistenti saluti a Margherita!
Milena
***
Solidarietà proletaria a Margherita
Movimento Aretuseo " Per il Lavoro, la Sicurezza e le Bonifiche" - Siracusa/Priolo
MASSIMA
SOLIDARIETÀ, A MARGHERITA, coordinatrice dello SLAI COBAS NAZIONALE.
La solidarietà a Margherita? Il minimo, che potevamo fare... se a Siracusa, il corteo per il LAVORO LA SICUREZZA E LE BONIFICHE, è.riuscito, a svegliare le coscienze, di tanti siracusani, è anche GRAZIE ai compagni dello SLAI COBAS, DI PALERMO!!!
La solidarietà a Margherita? Il minimo, che potevamo fare... se a Siracusa, il corteo per il LAVORO LA SICUREZZA E LE BONIFICHE, è.riuscito, a svegliare le coscienze, di tanti siracusani, è anche GRAZIE ai compagni dello SLAI COBAS, DI PALERMO!!!
FORZA
COMPAGNI, FINO ALLA VITTORIA, SEMPRE DALLA PARTE DEGLI ULTIMI
***
Maledetti
Se state lanciando un appello lo
sottoscrivo
Operaio Cantieri Navali Palermo
***
Dalla piazza i Precari e le Precarie Coop Sociali in lotta
mandano un abbraccio a Margherita la Coordinatrice Nazionale dello Slai Cobas
sc con un applauso di forte solidarietà. Lottare per il lavoro, i diritti
contro padroni e governo che ci sfruttano e opprimono è giusto. LE LOTTE GIUSTE
NON SI ARRESTANO! AL FIANCO DI MARGHERITA!
PRECARI E PRECARIE COOP SOCIALI SLAI COBAS PER IL SC
PALERMO
***
Cari compagni,
arrivi alla compagna Margherita la solidarietà militante
da parte dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Alessandria e Genova.
Stefano Ghio.
***
Solidarietà
a Margherita - Prof. Di Marco
messaggio
verbale
Un abbraccio a Margherita - Ormai siamo al 'reato di militanza' - Margherita nei giorni scorsi ha anche ben denunciato come il problema di questo momento siano i M5stelle che hanno portato al governo Salvini e la sua azione e che coprono quindi la sua azione - Salvini ha il 'merito' politico di aver individuato la natura di destra del M5stelle e averla cavalcata - con buona pace delle argomentazioni dell' 'articolazione' che vengono anche da certa sinistra nel nostro campo.
***
Esprimiamo rabbia... per Margherita da Je So Pazzo Napoli
ARRESTATA
MARGHERITA, COMPAGNA DI TARANTO !
Conosciamo
Margherita ormai da tanto tempo. La abbiamo incontrata numerose volte. Abbiamo
condiviso con lei cortei, assemblee, scioperi. Ci siamo scambiati consigli,
riflessioni e critiche.
Oggi
i Carabinieri si sono presentati a casa di Margherita - coordinatrice del
sindacato Slai Cobas per il sindacato di classe, impegnatissima nelle battaglie
delle donne e delle lavoratrici di Taranto, organizzatrice delle lotte dei
migranti della città, compagna da sempre attiva nelle battaglie sul
"fronte ILVA" per la tutela dei diritti degli operai e della salute
di tutti - comminandole la pena degli arresti domiciliari, persino con
restrizione su telefonate, email e visite.
Il motivo? Il motivo risiede sostanzialmente nell'elenco appena fatto qui sopra: come troppo spesso accade, proprio chi con maggior determinazione, tenacia e senza sconti porta avanti le battaglie di donne, lavoratori e migranti viene represso e ostacolato da leggi sempre più ingiuste.
Il motivo? Il motivo risiede sostanzialmente nell'elenco appena fatto qui sopra: come troppo spesso accade, proprio chi con maggior determinazione, tenacia e senza sconti porta avanti le battaglie di donne, lavoratori e migranti viene represso e ostacolato da leggi sempre più ingiuste.
Nel
dettaglio - come possiamo leggere dal comunicato - le viene imputato
l'oltraggio a pubblico ufficiale durante una delle fasi più entusiasmanti della
lotta per il lavoro dei disoccupati di Taranto. Non era certo la "tenda
per il lavoro" piantata dai Disoccupati Organizzati - fatta per mostrare
alla città le loro rivendicazioni - a oltraggiare nessuno. L'oltraggio è quello
di istituzioni incapaci di dare risposte a chi lotta per il lavoro, l'oltraggio
quotidiano è quello di governi che rendono sempre più tutti quanti più poveri e
più precari. L'oltraggio è che un'attivista di mille battaglie viene arrestata
e il capo di un partito che ha rubato 49 milioni di euro fa il vice-premier.
Noi siamo sicuri: non è certo oltraggio organizzare e portare avanti le giuste
battaglie degli sfruttati.
Esprimiamo
tutta la nostra rabbia per questa condanna e tutta la nostra solidarietà a
Margherita, certi che nessuna manovra repressiva potrà fermare una come lei.
***
Solidarietà a Margherita - Potere al Popolo - Torino
SOLIDARIETÀ
A MARGHERITA CALDERAZZI.
LA
LOTTA NON SI ARRESTA!
Margherita
Calderazzi, coordinatrice dello Slai Cobas per il sindacato di classe, questa
mattina è stata messa agli arresti domiciliari, e la sua unica
"colpa" è quella di essere a fianco delle lavoratrici, dei
lavoratori, dei disoccupati, degli sfruttati e di lottare, mettendoci la faccia
quotidianamente, con e per i proletari, contro lo sfruttamento dei padroni e
dei padrini del sistema capitalista.
Il
provvedimento repressivo è palesemente ascrivibile al nuovo clima di
inasprimento della repressione e della criminalizzazione delle lotte,
inaugurato dal Decreto sicurezza del Governo Lega/M5s, che prevede l'arresto
per blocchi stradali, per le lotte per la casa, l'aggravio delle pene previste
per consuete e normali pratiche di lotta, e che sta militarizzando le città
attraverso l'uso del taser. La repressione e l'inasprimento delle pene in
realtà tradisce la debolezza di questo Governo che, come primo atto
legislativo, subito si preoccupa di bloccare le contestazioni con misure
penali, consapevole che, al di là di non oggettive proiezioni percentuali sulla
crescita di consenso, una larghissima parte del Paese ha in questi mesi messo
in atto massicce contestazioni in diverse città.
In questo clima, riteniamo che la difesa deve essere l'attacco alle politiche repressive e razziste dei fascio-leghisti e dei loro complici Pentastellati, attraverso pratiche attive di disobbedienza, anche nell'esempio di Mimmo Lucano.
In questo clima, riteniamo che la difesa deve essere l'attacco alle politiche repressive e razziste dei fascio-leghisti e dei loro complici Pentastellati, attraverso pratiche attive di disobbedienza, anche nell'esempio di Mimmo Lucano.
Divisi
siamo niente, uniti siamo tutto e noi siamo a fianco di Margherita.
Potere
al Popolo Torino
***
UNA FOTO-SALUTO A MARGHERITA DA EX OPG NAPOLI, BELLISSIMA
ED EMOZIONANTE
Un fortissimo grazie a pugno chiuso e alto da Margherita
Apprezziamo
moltissimo anche la frase che c'è nel comunicato dell'ex Opg - Je sò
pazzo (che riportiamo sotto): "Ci
siamo scambiati consigli, riflessioni e critiche", perchè questo è lo
spirito rivoluzionario! Una fiamma che niente e nessuno può spegnere!
ARRESTATA MARGHERITA, COMPAGNA DI TARANTO !
Conosciamo
Margherita ormai da tanto tempo. La abbiamo incontrata numerose volte. Abbiamo
condiviso con lei cortei, assemblee, scioperi. Ci siamo scambiati consigli,
riflessioni e critiche.
Oggi
i Carabinieri si sono presentati a casa di Margherita - coordinatrice del
sindacato Slai Cobas per il sindacato di classe, impegnatissima nelle battaglie
delle donne e delle lavoratrici di Taranto, organizzatrice delle lotte dei
migranti della città, compagna da sempre attiva nelle battaglie sul
"fronte ILVA" per la tutela dei diritti degli operai e della salute
di tutti - comminandole la pena degli arresti domiciliari, persino con
restrizione su telefonate, email e visite.
Il
motivo? Il motivo risiede sostanzialmente nell'elenco appena fatto qui sopra:
come troppo spesso accade, proprio chi con maggior determinazione, tenacia e
senza sconti porta avanti le battaglie di donne, lavoratori e migranti viene
represso e ostacolato da leggi sempre più ingiuste.
Nel
dettaglio - come possiamo leggere dal comunicato - le viene imputato
l'oltraggio a pubblico ufficiale durante una delle fasi più entusiasmanti della
lotta per il lavoro dei disoccupati di Taranto. Non era certo la "tenda
per il lavoro" piantata dai Disoccupati Organizzati - fatta per mostrare
alla città le loro rivendicazioni - a oltraggiare nessuno. L'oltraggio è quello
di istituzioni incapaci di dare risposte a chi lotta per il lavoro, l'oltraggio
quotidiano è quello di governi che rendono sempre più tutti quanti più poveri e
più precari. L'oltraggio è che un'attivista di mille battaglie viene arrestata
e il capo di un partito che ha rubato 49 milioni di euro fa il vice-premier.
Noi siamo sicuri: non è certo oltraggio organizzare e portare avanti le giuste
battaglie degli sfruttati.
Esprimiamo
tutta la nostra rabbia per questa condanna e tutta la nostra solidarietà a
Margherita, certi che nessuna manovra repressiva potrà fermare una come lei.
***
Il Fronte di Lotta No Austerity e le Donne in Lotta mandano la loro solidarietà a Margherita Calderazzi, coordinatrice dello Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto, costretta agli arresti domiciliari per 1 mese, a causa di una condanna emessa a seguito della grande lotta del 2010 per il lavoro dei Disoccupati Organizzati di Taranto.
Questo
grave fatto ci convince ancora di più della necessità di lottare contro un
sistema ingiusto che lascia impuniti sfruttatori, schiavisti,
corrotti, violentatori, razzisti mentre si accanisce su una
compagna per aver organizzato delle lotte a difesa del diritto
al lavoro.
Margherita
libera subito!
Fronte
di Lotta No Austerity
Donne
in Lotta
***
AttriceContro - Alessandra
Magrini Roma
...quando
sono stata a Taranto per preparare l'inchiesta che ha dato vita allo spettacolo
sull'Ilva sono stata ospitata per molti mesi e guidata ai cancelli della fabbrica
da questi compagni. Da anni questi compagni sono in lotta accanto ai diritti
delle lavoratrici delle ditte di pulizia, degli operai e attivi
nell'antifascismo. Compagni veri che mettono in gioco la vita per i diritti di
tutti. Per questo la repressione ha toccato Margherita, sempre in prima linea,
che mi ha insegnato che chi lotta non si adegua. Margherita qualche anno fa a
Roma durante un corteo è stata pure brutalmente malmenata dalla polizia a
piazza Barberini.
...dovete
morire appesi... solidarietà a Margherita... E chi ti ferma a te sarai al
pc a mandare mail e a ridergli in faccia
***
Solidarietà compagni! State organizzando qualcosa per la compagna posta agli arresti domiciliari?
Potere al Popolo - Palermo
***
Solidarietà operaia
Karim Facchino lotta
***
AGLI ARRESTI LA COORDINATRICE NAZIONALE DELLO SLAI COBAS PER IL SC
Ho conosciuto Margherita a Roma durante la manifestazione
contro la violenza sulle donne. Una grande donna e lottatrice. Sono pienamente
con lei. Un grande abbraccio solidale.
Rosalia
Tripi mamma di uno studente disabile in lotta a Palermo con lo Slai Cobas sc
***
Se
toccano una toccano tutti e se toccano una compagna, combattente ostinata come
Margherita, la parola d'ordine deve essere "le lotte non si arrestano, la
repressione non ferma ma alimenta lotta e ribellione"
Arrestata
per legittima attività sindacale - tana liberatutti
***
Margherita
è figlia del popolo
Margherita
è un pesce che ha nuotato sempre in mezzo al popolo, seminando bene proletario
con la lotta vera, senza paura della repressione borghese - Daniela PA
***
Buongiorno compagne. esprimo massima solidarietà alla compagna Margherita. Fino alla fine contro la repressione di stato.
Luca
***
Pietro Milazzo Palermo
Condanno
con fermezza questa misura REPRESSIVA.
Le
lotte sociali NON si ARRESTANO! solidale con la compagna Calderazzi!
***
Anche noi dell'USI esprimiamo
la massima solidarietà a Margherita... Con cui da anni combattiamo
insieme per la rete nazionale su salute e sicurezza... Nei luoghi di lavoro e
nel territorio... USI
Solidarietà a Margherita, compagna indomita di
mille battaglie... libertà piena ed incondizionata, per chi promuove e
organizza le lotte, la lotta di classe non si processa…
Un saluto per Usi segreteria nazionale confederale
collegiale
Roberto Martelli
Solidarietà
a Margherita
Da
USI – C.T.S. Milano
P- la
segreteria Nazionale
B.
Sandro
***
Forte solidarietà a Margherita sempre in prima linea nelle lotte per la sicurezza sul lavoro, vedi l'Ilva di Taranto ma non solo, contro le morti sul lavoro e da lavoro, contro l'inquinamento ambientale
Rete Sicurezza Lavoro Sicilia
- Nodo Palermo
***
Gigi Malabarba PIENA
SOLIDARIETA' A MARGHERITA! LA LOTTA NON SI ARRESTA!
***
Solidarietà dal blog internazionalista
Dazibao rojo
http://dlog marxista-leninista-maoísta
ITALIA: ¡Libertad inmediata para la camarada Margherita
Calderazzi!
Hemos tenido conocimiento del arresto domiciliario de la
camarada Margherita Calderazzi, conocida luchadora por los derechos del pueblo,
Coordinadora Nacional del Slai-Cobas Taranto (sindicato de clase). Activa
militante en defensa de los derechos de la mujer.
Según parece en aplicación del reaccionario nuevo
"Decreto sicurezza" del Gobierno Lega/M5s, que permite el arresto
domiciliario por impago de una multa gubernativa de 2.500 €.
Desde Galiza, Dazibao Rojo quiere manifestar su plena
solidaridad con la camarada Margherita y nuestra energica condena de esta nueva
acción terrorista del neo-fascista gobierno Lega/M5s.
¡SOLIDARIDAD
CON MARGHERITA CALDERAZZI!
¡LIBERTAD
INMEDIATA PARA MARGHERITA!
***
SOLIDARIETA'
A CHI LOTTA, LA REPRESSIONE NON CI FERMA! MARGHERITA LIBERA
Esprimiamo
tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla compagna posta agli arresti
domiciliari, attraverso i quali ancora una volta lo Stato tenta di reprimere e
mettere a tacere chi lotta in modo conflittuale e sostiene l'autorganizzazione.
Crediamo
che la solidarietà sia un arma potente, e siamo convinte e convinti che in
tempi bui come questi sia necessario continuare a opporsi in maniera decisa,
determinata contro lo Stato che quotidianamente sfrutta, emargina, controlla e
reprime. Senza fare un passo indietro.
Dai
ghetti delle campagne alle città, ora più che mai, sappiamo che solo la lotta
paga,
Un
abbraccio di cuore, speriamo di vederci presto
Rete
Campagne in Lotta
Comitato
Lavoratori delle Campagne
***
Per
Margherita - la canzone del nemico di classe - Brecht
Solidarietà
e stima per la carissima Margherita, comunista
Giuseppe Antonio Di Marco.
La canzone del nemico di classe
Bertold Brecht (1933)
Bertold Brecht (1933)
Quando ero piccolo andavo a
scuola
e imparai il mio ed il tuo
ma quando ebbi imparato tutto su questo,
mi sembrò che non fosse proprio tutto,
E io non avevo niente per colazione
ma altri invece avevano qualcosa:
e così dunque ho imparato tutto
sull’essenza del nemico di classe.
E ho imparato come e perché
un solco corre nel mondo
Ed esso rimane fra noi, perché la pioggia
cade dall’alto in basso.
e imparai il mio ed il tuo
ma quando ebbi imparato tutto su questo,
mi sembrò che non fosse proprio tutto,
E io non avevo niente per colazione
ma altri invece avevano qualcosa:
e così dunque ho imparato tutto
sull’essenza del nemico di classe.
E ho imparato come e perché
un solco corre nel mondo
Ed esso rimane fra noi, perché la pioggia
cade dall’alto in basso.
E mi dissero: se tu sei bravo
diventerai come noi
Ma pensai: se sono la loro pecora
non sarò mai un macellaio.
E alcuni di noi li vidi
mettersi sul marciapiede per loro.
E gli successe quel che successe a me e a te,
alloro si stupirono.
Io però, io non mi meravigliai
io li ho capiti presto:
è in basso che cade la pioggia
non va mica in alto.
diventerai come noi
Ma pensai: se sono la loro pecora
non sarò mai un macellaio.
E alcuni di noi li vidi
mettersi sul marciapiede per loro.
E gli successe quel che successe a me e a te,
alloro si stupirono.
Io però, io non mi meravigliai
io li ho capiti presto:
è in basso che cade la pioggia
non va mica in alto.
Nel 14 sentì suonare i tamburi,
e tutti parlavano di questo:
adesso dobbiamo fare la guerra
per un posticino al sole.
E voci contente ci promisero
l’azzurro del cielo giù verso di noi.
E bonzi ingrassati
gridarono: non mollate adesso!
E noi pensavamo: adesso si tratta solo di ore
poi avremo questo e quello.
Ma la pioggia cadde ancora verso il basso
e noi mangiammo erba per quattro anni
e tutti parlavano di questo:
adesso dobbiamo fare la guerra
per un posticino al sole.
E voci contente ci promisero
l’azzurro del cielo giù verso di noi.
E bonzi ingrassati
gridarono: non mollate adesso!
E noi pensavamo: adesso si tratta solo di ore
poi avremo questo e quello.
Ma la pioggia cadde ancora verso il basso
e noi mangiammo erba per quattro anni
E una volta, ad un tratto si
disse:
Adesso facciamo la repubblica!
E lì ogni uomo è uguale all’altro
che sia magro o che sia grasso.
E quelli che erano pallidi per la fame
non furono mai cosi pieni di speranza.
E anche quelli che avevano mangiato a sazietà,
erano pieni di speranza come loro.
E io dissi: c’è qualcosa che non torna
ed ero pieno di dubbi cupi:
c’è qualcosa che non torna se la pioggia
deve andare in alto.
Adesso facciamo la repubblica!
E lì ogni uomo è uguale all’altro
che sia magro o che sia grasso.
E quelli che erano pallidi per la fame
non furono mai cosi pieni di speranza.
E anche quelli che avevano mangiato a sazietà,
erano pieni di speranza come loro.
E io dissi: c’è qualcosa che non torna
ed ero pieno di dubbi cupi:
c’è qualcosa che non torna se la pioggia
deve andare in alto.
Ci dettero dei biglietti per
votare
noi cedemmo le armi.
Ci dettero una promessa,
e noi demmo le nostre armi.
E udimmo: quelli che sanno come fare,
quelli adesso ci avrebbero aiutato.
Noi dovevamo andare al lavoro,
loro avrebbero fatto il resto.
Allora mi lasciai convincere ancora
e stetti zitto come si voleva
e pensai: è bello da parte della pioggia
voler andare in alto.
noi cedemmo le armi.
Ci dettero una promessa,
e noi demmo le nostre armi.
E udimmo: quelli che sanno come fare,
quelli adesso ci avrebbero aiutato.
Noi dovevamo andare al lavoro,
loro avrebbero fatto il resto.
Allora mi lasciai convincere ancora
e stetti zitto come si voleva
e pensai: è bello da parte della pioggia
voler andare in alto.
E poco dopo udì dire
che adesso era tutto a posto.
Se sopportiamo il male minore
il più grande ci verrà risparmiato.
E ingoiammo il prete Brüning,
perche non venisse Papen.
E ingoiammo lo junker Papen,
altrimenti sarebbe venuto il Sornione.
E il prete passò il testimone allo junker,
e lo junker lo passo al Generale.
E la pioggia cadde in basso,
e cadde in modo veramente colossale.
che adesso era tutto a posto.
Se sopportiamo il male minore
il più grande ci verrà risparmiato.
E ingoiammo il prete Brüning,
perche non venisse Papen.
E ingoiammo lo junker Papen,
altrimenti sarebbe venuto il Sornione.
E il prete passò il testimone allo junker,
e lo junker lo passo al Generale.
E la pioggia cadde in basso,
e cadde in modo veramente colossale.
Mentre consegnavamo le schede
elettorali,
chiusero le fabbriche.
Mentre dormivamo nella fila per il pane,
gli davamo tregua.
Udimmo frasi come queste:
State calmi! Abbiate pazienza!
Dopo una crisi più grande
c’è una ripresa più grande!
E io dissi ai miei colleghi:
Così parla il nemico di classe!
Quando parla di tempi buoni,
sono i suoi tempi che intende.
La pioggia non può andare in alto,
perché d’un tratto è ben disposta verso di noi.
Ciò che può, è questo: smettere,
e precisamente quando splende il sole.
chiusero le fabbriche.
Mentre dormivamo nella fila per il pane,
gli davamo tregua.
Udimmo frasi come queste:
State calmi! Abbiate pazienza!
Dopo una crisi più grande
c’è una ripresa più grande!
E io dissi ai miei colleghi:
Così parla il nemico di classe!
Quando parla di tempi buoni,
sono i suoi tempi che intende.
La pioggia non può andare in alto,
perché d’un tratto è ben disposta verso di noi.
Ciò che può, è questo: smettere,
e precisamente quando splende il sole.
Un giorno li vidi marciare
dietro a nuove bandiere.
E molti dei nostri dicevano:
Non c’è più il nemico di classe.
Allora vidi alla loro testa
delle bocche, le conoscevo già,
e udì voci ruggire
nel vecchio tono da sergente.
E silenziosa sulle bandiere e sulle celebrazioni
la pioggia cadde giorno e notte
E chiunque la poteva sentire
di quelli che giacevano sulla strada
dietro a nuove bandiere.
E molti dei nostri dicevano:
Non c’è più il nemico di classe.
Allora vidi alla loro testa
delle bocche, le conoscevo già,
e udì voci ruggire
nel vecchio tono da sergente.
E silenziosa sulle bandiere e sulle celebrazioni
la pioggia cadde giorno e notte
E chiunque la poteva sentire
di quelli che giacevano sulla strada
Si esercitavano diligentemente a
sparare
e parlavano forte del nemico
e indicavano selvaggiamente oltre il confine.
E noi avevano in mente.
Perché noi e loro, noi siamo nemici
in una guerra che vincerà solo uno.
Perché loro vivono di noi e crepano
se noi non facciamo più i coolies.
E proprio questo è il motivo
per cui non potete meravigliarvi
se si buttano su di noi come la pioggia
si butta sul terreno.
e parlavano forte del nemico
e indicavano selvaggiamente oltre il confine.
E noi avevano in mente.
Perché noi e loro, noi siamo nemici
in una guerra che vincerà solo uno.
Perché loro vivono di noi e crepano
se noi non facciamo più i coolies.
E proprio questo è il motivo
per cui non potete meravigliarvi
se si buttano su di noi come la pioggia
si butta sul terreno.
E chi di noi è morto di fame,
è caduto in una battaglia.
E chi di noi è morto,
è stato ucciso.
Loro hanno preso con i loro soldati quello
che non ha tollerato di fare la fame.
Hanno spaccato la mascella a quello
che ha chiesto il pane.
A quello a cui hanno promesso il pane
adesso danno la caccia.
E portano nella bara di zinco
quello che ha detto la verità.
E chi ha creduto
che loro fossero amici,
quello si aspettava proprio
che la pioggia scorra verso l’alto.
è caduto in una battaglia.
E chi di noi è morto,
è stato ucciso.
Loro hanno preso con i loro soldati quello
che non ha tollerato di fare la fame.
Hanno spaccato la mascella a quello
che ha chiesto il pane.
A quello a cui hanno promesso il pane
adesso danno la caccia.
E portano nella bara di zinco
quello che ha detto la verità.
E chi ha creduto
che loro fossero amici,
quello si aspettava proprio
che la pioggia scorra verso l’alto.
Perché noi siamo nemici di
classe,
qualsiasi cosa ci venga detto:
Chi di noi non ha osato combattere,
ha osato morire di fame.
Siamo nemici di classe, tamburino!
Questo il tuo tambureggiare non lo nasconde!
Fabbricante, generale e junker
il nostro nemico, quello sei tu!
Di questo niente si modifica,
questo non si mette a posto!
La pioggia non scorre in alto,
e questo non lo si pretenda!
qualsiasi cosa ci venga detto:
Chi di noi non ha osato combattere,
ha osato morire di fame.
Siamo nemici di classe, tamburino!
Questo il tuo tambureggiare non lo nasconde!
Fabbricante, generale e junker
il nostro nemico, quello sei tu!
Di questo niente si modifica,
questo non si mette a posto!
La pioggia non scorre in alto,
e questo non lo si pretenda!
Che imbianchi pure il tuo
imbianchino,
il solco non ce lo chiude con la vernice!
Uno rimane e uno deve cedere il passo,
o io o tu.
E qualunque cosa io possa ancora imparare,
questo resta la tabellina dell’uno:
Non avrò mai niente in comune
con gli affari del nemico di classe.
Non si troverà mai la parola
che potrà unirci!
La pioggia cade dall’alto in basso
e il nemico di classe resta il nemico di classe.
il solco non ce lo chiude con la vernice!
Uno rimane e uno deve cedere il passo,
o io o tu.
E qualunque cosa io possa ancora imparare,
questo resta la tabellina dell’uno:
Non avrò mai niente in comune
con gli affari del nemico di classe.
Non si troverà mai la parola
che potrà unirci!
La pioggia cade dall’alto in basso
e il nemico di classe resta il nemico di classe.
***
Forte
sostegno e viva solidarietà da Cub Sanità Salerno!
***
Giusi
Nanè - Vergogna Cara, ti abbraccio
Attivista
Rete Territoriale Comitati Siciliani (Priolo - Melilli - Augusta - Siracusa)
***
Solidarietà! Marco Buccheri - Caltanissetta
***
Fiorerosso
Taranto - Margherita sei tutti noi!
da Taranto a Napoli Palermo Milano Torino Ravenna L'Aquila Bergamo... La
nostra piena solidarietà va alla compagna Margherita: la giusta risposta a
questi gravi episodi di repressione e di attacco mirato al movimento operaio
non può che essere una lotta più diffusa, politica, indipendente dallo Stato,
della classe lavoratrice.
Giù
le mani da Margherita
***
ALICE
PALERMO
Margherita
Calderazzi, coordinatrice del sindacato Slai Cobas di Taranto, è conosciuta non
solo per l'essere attivista della Rete Nazionale Salute e Sicurezza Lavoro e
sempre in prima linea nelle lotte per la sicurezza lavoro e territorio, (come
nel caso Ilva di Taranto contro le morti sul lavoro e da
lavoro), contro l'inquinamento ambientale, ma anche per essere sempre in prima linea per i diritti delle donne.
lavoro), contro l'inquinamento ambientale, ma anche per essere sempre in prima linea per i diritti delle donne.
Conosco
Margherita da molto tempo, da quando ero adolescente. Da lei ho imparato la
forza della rabbia di classe, l'importanza di riconoscere e opporsi alle
ingiustizie sociali; da lei ho imparato cosa vuol dire essere una femminista
internazionalista nella teoria e nella prassi, da lei ho imparato a riconoscere
me stessa nelle lotte sociali delle donne di tutto il mondo e sempre da lei ho
imparato ad incanalare in modo utile la rabbia che contraddistingue le donne di
ogni nazionalità secondo le mie inclinazioni.
Oggi
Margherita è stata arrestata per oltraggio ad un pubblico ufficiale, negandole
di fatto l'eventuale assegnazione ai servizi sociali perché il valore educativo
del provvedimento è stato considerato "nullo". Lo stato di
repressione in Italia sta toccando picchi vergognosi, specialmente considerando
che l'oltraggio avviene ogni giorno sulla pelle di tutti i cittadini resi
sempre più poveri e schiavi inconsapevoli di un sistema gestito da una classe
dominante che non esita a mettere a rischio la salute di tutti a rischio della
stessa morte, compresa la morte dei bambini.
Per
l'attività a sostegno della popolazione tarantina Margherita, I
lavoratori/lavoratrici e il sindacato tutto, hanno costruito una rete di
simpatia e solidarietà che evidentemente non è stata gradita dalle istituzioni
locali che hanno pensato che un atto repressivo nei confronti della testa
dell'organizzazione sindacale potesse affievolire gli animi. Cosa che non è
assolutamente successa, anzi: la solidarietà a Margherita, l'indignazione della
popolazione locale, della rete e del movimento è enorme e raccoglie consensi
dentro e fuori i confini nazionali.
Di
fatto Margherita è stata arrestata per legittima attività sindacale
Questo
episodio non è isolato e avviene a poca distanza da un altro attacco repressivo
nei confronti di un'altra donna, Cettina, portata in questura perchè
distribuiva volantini e attaccava locandine contro il governo Lega/m5s in
occasione del Palermo Pride. Per chi se lo stesse chiedendo le locandine e i
volantini presentavano la faccia di Salvini e Di Maio con la frase "Contro
questo governo fascista, razzista e sessista". Questo è bastato per
metterla in manette con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e
manifestazione non autorizzata. Qualcuno mi delucidi su come distribuire
volantini possa essere considerato manifestazione non autorizzata.
Provo
vergogna per le istituzioni che, invece di sostenere e far fiorire la
popolazione, la umilia e la calpesta ogni giorno, facendo la voce grossa e
tenendo il pugno duro contro chi cerca solo di difendersi da un attacco
costante ai diritti fondamentali, come quello alla salute, al lavoro e ad una
vita dignitosa. Il sostegno a Margherita è doveroso in un momento in cui
l'attacco alle donne, ai lavoratori, ai migranti e a tutte le classi sociali
più deboli è giornaliero, costante e prende molte forme. Il quadro complessivo
è più che preoccupante e l'arresto di Margherita, come l'arresto di Mimmo
Lucano, è un sintomo di una repressione crescente a cui bisogna resistere per
difendersi intellettualmente e materialmente
***
DA CETTINA DEL MFPR, LA COMPAGNA PORTATA IN QUESTURA SOLO PERCHE' VOLANTINAVA AL
PRIDE DI PALERMO
Gli
arresti di Margherita è la prova provata del governo repressivo che abbiamo in
questa fase. Subiamo lo Stato di polizia che questo governo Salvini/Di Maio
sostiene a piene mani, chiunque si ribella deve essere messo a tacere, deve
essere colpito da grave attacco di repressione.
Questo attacco è fascista e ci dà la conferma per chi ancora non ne avesse il minimo dubbio di come ci vorrebbero zittire.
Questo attacco è fascista e ci dà la conferma per chi ancora non ne avesse il minimo dubbio di come ci vorrebbero zittire.
Ho
subito una repressione al Pride di Palermo solo perchè stavo volantinando e
attaccando locandine con la faccia di Salvini e Di Maio con la frase
"Contro questo governo fascista, razzista e sessista". La risposta
della polizia è stata quella della violenza e abuso di potere contro me stessa
e i miei compagni/e, sono stata portata in questura in manette accusata di
oltraggio a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata... un
volantinaggio dentro il Pride MANIFESTAZIONE NON AUTORIZZATA!!
Ora
il governo fascista con tutti i suoi apparati ha toccato-accusato Margherita ma
le accuse ricevute non fanno altro che darci la forza per essere sempre più
resistenti e la consapevolezza che stiamo andando nel senso giusto.
Un
grande abbraccio a Margherita!
***
Ciao
da Nicoletta Bologna solidarietà a Margherita
non è l'arresto che la fermerà, ma sicuramente è un atto
repressivo ingiusto e pesante, da condannare. Domiciliari alla coordinatrice
del sindacato SLAI Cobas!
***
Egle
precaria PALERMO
Solidarietà
a Margherita : forza! Sei una donna, hai coscienza, sei coraggiosa!
***
Ina
DI Maio Precaria Palermo
Per
Margherita... Siamo con te...essere solidali tra di noi!
***
Cetti
De Paoli Docente Palermo
Siamo
con Margherita!
***
Potere al popolo Milano e Pavia
SOLIDARIETÀ A MARGHERITA CALDERAZZI.
LA LOTTA NON SI ARRESTA!
***
Da TarantoContro
Taranto La lotta non si arresta!
La repressione alimenta la nostra ribellione!
***
Un
abbraccio a Margherita
Un
abbraccio e un saluto a Margherita, coordinatrice dello Slai Cobas per il
sindacato di classe di Taranto, militante comunista. Con il provvedimento
repressivo di 1 mese ai domiciliari, lo stato dei padroni dimostra il suo volto
di aguzzino di sempre, di violenta ingiustizia contro chi lotta e organizza gli
sfruttati e gli oppressi per il lavoro e per una vita migliore. Tutta la
solidarietà di compagni, lavoratori, organizzazioni sindacali e politiche
ricevuta invece dimostra le sue qualità di militante proletaria capace di
unirsi nel movimento dei lavoratori, di essere riconosciuta e che la
repressione è solo l'acqua che rafforza le sue radici.
Enzo
Ravenna
***
Vergognosa
la condanna ad un mese di arresti domiciliari per la compagna Margherita,
coordinatrice dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe,
"colpevole" di servire il popolo con tutto il cuore ovunque ne abbia
la possibilità.
Margherita
infatti è stata sempre in prima linea nell'organizzazione delle lotte di
lavoratori e dei disoccupati della sua città, Taranto, nonchè a livello
nazionale dando sempre un contributo al movimento dei lavoratori e
rivoluzionario nel nostro paese da Bergamo a Palermo, da Bologna a Napoli siamo
come quadro nazionale dello Slai cobas per il Sindacato di classe, sia come
dirigente del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario. Anche i compagni
e le compagne di altri paesi europei e del mondo hanno avuto modo di imparare
da Margherita e di apprezzarne lo spirito critico, da compagna rivoluzionaria
"senza peli sulla lingua" il cui unico obiettivo è quello di fare
avanzare il movimento dei lavoratori, delle donne e rivoluzionario nel suo
complesso contro ogni gretto settarismo.
I
messaggi di solidarietà che continuano ad arrivare numerosi e da più parti da
quando si è diffusa la notizia dell'arresto, dimostrano tutto ciò.
E'
evidentemente una condanna politica che conferma la natura reazionaria del
governo fascio/populista Lega/M5S ed il salto di qualità di quest'ultima verso
l'instaurazione della dittatura aperta e del moderno fascismo nel nostro paese
contro tutte le voci di dissenso e di opposizione. Giusto pochi giorni fa
Margherita organizzava a Taranto la giornata nazionale svoltasi in molte città
per denunciare la natura reazionaria e razzista del nuovo decreto Salvini sulla
"sicurezza".
L'infame
condanna in ogni caso già si sta ritorcendo contro il mandante e la solidarietà
di classe e internazionalista nei confronti di Margherita metterà ancor più in
luce come lo Stato imperialista italiano con tutto il suo apparato repressivo
sia in realtà un gigante dai piedi d'argilla.
Emanuele
Venezia insegnante di italiano, Tunisi
***
Esprimiamo
la nostra solidarietà a Margherita e ai compagni dello SlaiCobas per il
Sindacato di Classe.
La
condanna della compagna Margherita agli arresti domiciliari rappresenta
l’ennesima azione di intimidazione e di repressione dello Stato borghese contro
chiunque si opponga alle politiche antioperaie del capitale.
La
politica di fronte unico anticapitalista e un’ampia coalizione delle masse
lavoratrici con alla testa la classe operaia è il modo giusto di opporsi ai
progetti antioperai, antidemocratici e repressivi delle classi dominanti.
Avanti
con la lotta!
I
compagni e le compagne di
Piattaforma
Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia
***
SOLIDARIETA’ MILITANTE ALLA COMPAGNA MARGHERITA : LA SUA
LOTTA E’ LA NOSTRA LOTTA - Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”
Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio,
SOLIDARIETA’
MILITANTE ALLA COMPAGNA MARGHERITA CALDERAZZI: LA SUA LOTTA E’ LA NOSTRA LOTTA
L’arresto
di Margherita Calderazzi, coordinatrice dello Slai Cobas per il Sindacato di
Classe - ai domiciliari per 1 mese per aver partecipato nel 2010 alle lotte per
il lavoro dei Disoccupati Organizzati di Taranto - è un grave atto repressivo
che colpisce tutto il movimento proletario.
Nel
sistema democratico-borghese i governi di turno e le istituzioni al servizio
del capitale imperialista, attraverso le loro leggi, legittimano lo
sfruttamento dell’uomo sull’uomo, difendono la proprietà privata dei mezzi di
produzione mandando consapevolmente a morte milioni di proletari, operai e
lavoratori con i licenziamenti, la miseria e la fame, gli infortuni (mortali e
non) sul lavoro, le malattie professionali e le guerre.
Le
leggi borghesi sono fatte per assolvere i rappresentanti della propria classe,
per dare ai padroni l’impunità; e soprattutto servono a criminalizzare le lotte
dei proletari che si ribellano allo sfruttamento capitalista.
Contro
la repressione padronale e dello stato borghese. .
Solidarietà
incondizionata alla compagna Margherita e a tutti coloro che lottano contro il
capitalismo.
Lo
sfruttamento dell’uomo sull’uomo è un crimine contro l’umanità. Onore a tutti
coloro che lo combattono.
Un
altro mondo è possibile; il socialismo
Centro
di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”
Comitato
per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio,
Sesto
San Giovanni 16 ottobre 2018
***
Solidarietà di classe a Margherita Calderazzi - Slai
cobas cdc trentino
Margherita
Calderazzi è stata sottoposta agli arresti domiciliari in esecuzione di una
condanna emessa a seguito della denuncia-querela del Comandante dei Vigili di
Taranto. Nel 2010 lo slai cobas per il sindacato di classe rappresentato dalla
sua coordinatrice aveva organizzato una tenda sotto il Comune punto di
autorganizzazione, di unità, di mobilitazione di tutti i disoccupati e i senza
lavoro. La tenda veniva attaccata dalle forze della polizia municipale e
distrutta.
L’arresto
di Margherita Calderazzi non rappresenta solo un attacco alla libertà di
espressione e di opposizione di una specifica area politica e sindacale.
Margheria
Calderazzi è infatti una dirigente da sempre impegnata in prima fila in difesa
ed in rappresentanza dei proletari, degli strati popolari e delle donne
oppresse e sfruttate. Il suo arresto rappresenta quindi anche un tentativo
volto ad intimidire e decapitare chi oggi, di fronte alla crescente perdita di
consensi e di autorità morale dei partiti reazionari (Lega, M5S, FI. PD) e dei
sindacati confederali guarda alla prospettiva della ripresa della lotta di
classe come unica possibile via d’uscita dall’attuale situazione. Si possono
condividere o meno, nel dettaglio, le posizioni di Margherita Calderazzi, ma è
interesse e dovere di ogni proletario schierarsi oggi al suo fianco e difendere
e valorizzare l’impegno di un’area sindacale come quello dello slai cobas per
il sindacato di classe e di un area politica come quella di proletari
comunisti. Si tratta di un’area che, di fronte alla reazione politica e
culturale, alla repressione e alla pericolosa e colpevole confusione politica e
ideologica di tante organizzazioni ed aree del sindacalismo di base e dell’
“estrema sinistra”, continua a mantenere ferma la bandiera dell’opposizione di
classe a questo governo e alla falsa sinistra sindacale e politica riuscendo a
non perdere la testa e a non farsi imbrogliare dalle sirene del populismo e del
nazionalismo.
Slai
Cobas per la coscienza di classe
***
Margherita
Libera subito - Confederazione COBAS
Confederazione
COBAS
viale
Manzoni 55 – 00185 ROMA Tel. 0677591926 Fax 0677206060
email: cobas@cobas.it sito: www.cobas.it
C O
O R D I N A M E N T O R E G I O N A L E
A
TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZONE
MARGHERITA
LIBERA SUBITO!
Ieri
ennesima riprova delle logiche securitarie e repressive del governo
fascio/populista salvini-di maio.
Margherita
Calderazzi, coordinatrice provinciale dello Slai Cobas di Taranto, assolta in
primo grado, non appena condannata in appello ad un mese (dicansi un mese!) di
carcere per aver “offeso” (?) un vigile urbano, viene immediatamente posta agli
arresti domiciliari.
Questo
accade nella stessa terra di Puglia dove:
·
a Bari i neonazifascisti
pluripregiudicati di casapound possono
scorazzare armati per colpire antifascisti, antirazzisti e migranti rimanendo impuniti;
scorazzare armati per colpire antifascisti, antirazzisti e migranti rimanendo impuniti;
·
dal foggiano al salento caporali
pluripregiudicati possono continuare a a sfruttare e schiavizzare migranti e
non, senza colpo ferire;
·
pluriinquinatori e pluriassassini da
inquinamento nei territori tarantino e brindisino possono continuare facendo
immensi profitti con i loro luridi affari che condannano a morte migliaia fra
cittadini e lavoratori;
·
la Tap è oramai chiaramente essere un
businnes affaristico-mafioso internazionale.
Tutto
ciò senza contare quello che di similare accade in tutta Italia dove grazie
alle politiche di salvini ed il suo decreto “in-sicurezza”, sulla falsariga di
quanto fatto il suo predecessore minniti, ma decisamente superandolo, si dà un
segnale chiarissimo:
chi
lotta per i diritti universali e per i propri diritti elementari, come lavoro,
reddito, casa, sanità e scuola pubbliche, servizi sociali, ambiente, difesa del
proprio territori, riceverà arresti, processi, condanne, multe stratosferiche,
insomma repressione a iosa!
Ma
la repressione non ci spaventa, anzi moltiplica la nostra voglia di lottare per
un società di diritti per tutti e di vera giustizia sociale!
Pertanto
chiediamo l’immediata messa in libertà di Margherita Calderazzi: la lotta non
si arresta!
Per
Confederazione Cobas
Coordinamento
Regionale Pugliese
(Salvatore
Stasi)
***
Taranto proletaria per Margherita - messaggio operaio
ILVA: "la tempra d'acciaio di Margherita..."
Tutte
le lavoratrici e lavoratori, precari e disoccupati dello Slai cobas per il
sindacato di classe Taranto sono indignati per la decisione che intende sottrarre
Margherita al suo ruolo per un mese.
Intendono
comunque intensificare lotta e denuncia per questo nei prossimi giorni nelle
forme che saranno decise collettivamente
Messaggio operaio ILVA - la tempra d'acciaio di Margherita...
Chi
lotta può perdere, chi non lotta ha già perso. Ci perdonerà il Che se ci
appropriamo di una sua celebre frase, ma non è certo una persona qualunque
colei che da Domenica 15 Ottobre è stata posta ai domiciliari. Eventi come
questo ci stimolano, ci rendono più forti, ci fanno rendere conto che la lotta
necessita di persone dure come Margherita, persone con la tempra d'acciaio,
quell'acciaio che da molto, come lei, è parte integrante di questo territorio.
Entrambi fondamentali per la formazione di una nuova avanguardia operaia.
L'uno
responsabile della nascita della classe operaia stessa, l'altra della
consapevolezza di essa come motore dell'attuale sistema capitalistico e del suo
superamento.
Porre
Margherita agli arresti è simbolo dell'assurdità dell'attuale sistema che ci governa,
fatto di padroni liberi di uccidere, politici ai suoi servigi e moderni schiavi
a cui non è permesso nulla se non obbedire. Ed è allora qui che la lotta si
intensifica, reclamare un posto in questo mondo per i più deboli, per le
minoranze, per le masse lavoratrici, ed è qui, perciò, che persone come
Margherita sono una guida nella confusione voluta che ci investe. Ed il cerchio
si chiude.
Dunque
è questo che aveva auspicato il compagno Ernesto Guevara: chi lotta può
perdere, chi non lotta ha già perso.
E
Margherita non ha perso.
Con
rabbia e determinazione per Margherita, un messaggio di solidarietà da parte
di Lucia e Lorenzo.
***
PICCOLA
STORIA DI ORDINARIA REPRESSIONE DEL NEMICO
Margherita
Calderazzi è una sindacalista dello Slai Cobas in prima fila nelle lotte di
lavoratori e lavoratrici dell'ILVA di Taranto.
Nel
2010 era fra coloro che occuparono una piazza a Taranto con la Tenda dei
Disoccupati Organizzati. In quell'occasione i vigili urbani vengono inviati a
provocare chi stava dando luogo alla protesta. Margherita ha parole poco
cortesi nei confronti del comandante dei vigili urbani e questo la denuncia per
oltraggio.
Viene
assolta in primo grado perchè viene riconosciuto il contesto conflittuale in
cui è maturato il fatto. In appello viene condannata, ma ci si aspetta che la pena,
come succede di solito per reati così lievi, venga scontata con lavori
socialmente utili.
Ma
Margherita non è una cittadina comune e non fa parte del consorzio degli
avvelenatori di Taranto che non hanno fatto neanche un giorno di arresto per i
loro crimini.
Viene
fatto notare al giudice che è attiva nei movimenti femministi e proletari, che
nel corso delle lotte sindacali ha insultato altri sindacalisti, che è
considerata pericolosa dalla polizia tanto che non è potuta andare a
manifestare contro il G8 a Taormina a causa di un foglio di via.
Così
per un insulto alla divisa dovrà farsi un mese di arresti domiciliari.
Il
diritto penale del nemico non è fatto solo di accuse roboanti di terrorismo o
di condanne ad innumerevoli anni di carcere.
Esso
vive anche di una quotidiane e anonime limitazioni disciplinari nei confronti
degli indesiderati, di misure di prevenzione, di daspo, di sanzioni economiche
o, come in questo caso di una misura cautelare piccola e sproporzionata che
serve a sottrarre dalle lotte autunnali dei lavoratori di Taranto una sua
potenziale animatrice.
Solidarietà
a Margherita Calderazzi!
***
Da RADIO ONDA D'URTO
TARANTO: UN MESE DI
DOMICILIARI PER MARGHERITA CALDERAZZI (SLAI COBAS – SINDACATO DI CLASSE)
Repressione
e mondo del lavoro.
E’ ai domiciliari, per un mese, Margherita Calderazzi, coordinatrice nazionale
dello Slai cobas
per il sindacato di classe e storica compagna di lotta all’Ilva di Taranto.
La misura
è in esecuzione di una condanna emessa a seguito della lotta del 2010 per il
lavoro dei Disoccupati Organizzati di Taranto, quando per mesi i senza lavoro
della città montarono una tenda sotto il Comune, più volte sgomberata dai
vigili urbani e puntualmente rimessa dai solidali.
L’allora
responsabile dei vigili tarantini denunciò Margherita e altri compagni di lotta
per presunte…ingiurie. Inviata immediatamente a processo, Margherita venne
assolta in primo grado, ma condannata poi in secondo grado per oltraggio a
pubblico ufficiale ad un mese di detenzione. Il Tribunale però, anziché optare
per l’affidamento ai servizi sociali, come sembrava scontato, ha disposto i
domiciliari.
La corrispondenza da Taranto con Ernesto Palatrasio, del
coordinamento nazionale Slai Cobas per il sindacato di classe.
Ascolta o scaricaRADIO ONDA D'URTO BRESCIA
***
Solidarietà a Margherita dagli operai FCA Sevel Slai
cobas in lotta
SEVEL: DAL JUST IN TIME... AL TIME DELLE MERAVIGLIE.
E'
SCIOPERO DELLO STRAORDINARIO!
disponibile
in pdf il volantino dello Slai Cobas Chieti.
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Qui
il comunicato di Solidarietà dello Slai Cobas di Chieti per Margherita
Calderazzi:
Il
Coordinamento di Chieti esprime solidarietà e vicinanza alla compagna
Margherita Calderazzi da anni impegnata al fianco dei lavoratori sottoposta al
regime degli arresti domiciliari per la sua coerente determinazione nell'
opporsi alla rimozione di un presidio autorganizzato di disoccupati
sotto il Comune di Taranto nel 2010.
***
AL FIANCO DI MARGHERITA SENZA SE E SENZA MA! LA REPRESSIONE NON CI FA PAURA! DA PALERMO
PRECARI COOP SOCIALI IN LOTTA A PALERMO
CONTRO LICENZIAMENTI
***
Solidarietà
e sostegno a Margherita
No
agli arresti domiciliari per la coordinatrice nazionale dello Slai Cobas per il
sindacato di classe Margherita, condannata per aver organizzato e diretto le
giuste lotte di lavoratore e disoccupati a Taranto.
Le lotte
non si processano.
I
padroni usano ogni mezzo per colpire, gettare nella miseria, reprimere i
lavoratori per meglio sfruttarli. I lavoratori hanno il diritto di organizzarsi
e difendersi.
Oggi
soffia il vento nero dell’emergenza, della sicurezza, dei fascio populisti di
Lega/M5s al servizio dei padroni, che da nuovi strumenti per colpire chi si
ribella, i più combattivi e organizzati tra i lavoratori, i loro dirigenti e le
avanguardie. Una svolta repressiva fatta di galera per scioperi picchetti occupazioni,
leggi speciali e razziste per gli immigrati spesso in prima fila nelle lotte di
questi anni.
Questi
arresti domiciliari sono un frutto di questo clima reazionario.
Ma la
repressione non ferma le lotte, le alimenta. Per questo il sostegno più grande
a Margherita, è la solidarietà. Quella solidarietà che diventa arma quando
unisce i lavoratori e le masse popolari in difesa di chi viene colpito,
continuando a lottare con ancora più forza e determinazione.
Le
lotte non si arrestano
Libertà
subito per Margherita
Slai
Cobas per il sindacato di classe Bergamo
***
Massima
solidarietà alla compagna Margherita, che paga con la perdita della libertà la
scelta di dedicare la propria vita alla lotta sindacale, femminista,
antifascista, rivoluzionaria. Da sempre con coerenza, senza tregua e senza
paura. Un altro passo verso la dittatura aperta.
"Siam tutti delinquenti solo
per il padrone, siamo tutte/i compagne/i per la rivoluzione"
Un abbraccio da Bergamo
Flavia
Flavia
***
Assemblea contro la violenza maschile sulle donne PALERMO
Giù
le mani dalle donne che lottano e resistono!
Solidarietà
a Margherita e alle donne dello SlaiCobas Per il sindacato di classe!
***
Cara Margherita, ci siamo conosciute lo scorso giugno a
Torino, con Giuseppe
Ho saputo quello che è successo e volevo solo, se posso,
mandarti un grande abbraccio di solidarietà!
Spero che la cosa non ti abbatta nello spirito!
Arianna
***
Ciao
Margherita sono Silvana. voglio solo comunicarti che in questo periodo storico
terribilmente compromesso, dove solo la repressione cerca di farsi spazio e
l'unico obbiettivo di questo governo di merda é quello di creare un campo di
sterminio visibile e tangibile, togliendo diritti, lavoro e dignità al
popolo... la lotta non si arresta se toccano una/o toccano tutte!! SONO AL TUO
FIANCO COMPAGNAAA!!
Saluti
Silvana
Bordonaro
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Solidarietà dalla Tunisia per Margherita
ايطاليا : اعتقال مناضلة ثورية .
اعتقل البوليس الايطالي المناضلة مارغريتا دا جو بازو منسقة نقابة سلاي كوباس الطبقية التي تكافح من أجل حقوق النساء والكادحين في تارنتو والمعنية بتنظيم كفاح المهاجرين في المدينة وفرض البوليس الاقامة الجبرية علىها والرقابة على مكالماتها الهاتفية ومراسلاتها وزائريها .
اعتقل البوليس الايطالي المناضلة مارغريتا دا جو بازو منسقة نقابة سلاي كوباس الطبقية التي تكافح من أجل حقوق النساء والكادحين في تارنتو والمعنية بتنظيم كفاح المهاجرين في المدينة وفرض البوليس الاقامة الجبرية علىها والرقابة على مكالماتها الهاتفية ومراسلاتها وزائريها .
***
COMUNICATO STAMPA di SINISTRA ANTICAPITALISTA TARANTO
Ci giunge la grave notizia dell’arresto della compagna
Margherita Calderazzi, coordinatrice dello Slai Cobas per il Sindacato di
Classe. La compagna è stata condannata in Appello alla reclusione di un mese da
scontare agli arresti domiciliari per aver lottato insieme ai Disoccupati
Organizzati per il diritto ad lavoro dignitoso per tutte e tutti. L’accusa è
quella che si tira quasi sempre fuori dall’armamentario della repressione
poliziesca: oltraggio a pubblico ufficiale (per una denuncia da parte della
Polizia Locale di Taranto).
Chi lotta per i diritti dei lavoratori, dei disoccupati e
di tutte/i le/gli sfruttate/i sa benissimo che la colpa della compagna è solo
quella di non chinare la testa e reagire alle ingiustizie di un sistema
capitalistico che mostra sempre più chiaramente il suo volto fatto di
sfruttamento, miseria e inquinamento. Colpisce l’accanimento con il quale si è
voluta perseguire una compagna per una importante iniziativa di lotta avvenuta
più di 8 anni fa e dopo che la sentenza di primo grado si era chiusa con
un’assoluzione.
E’ chiaro l’intento intimidatorio e di monito contro
chiunque abbia l’ardire di lottare per i propri diritti, ma è ancora più chiaro
che tutte le sfruttate e tutti gli sfruttati devono oggi stringersi intorno
alla compagna Margherita per mostrare di aver capito che l’unica strada per
rovesciare questo sistema ingiusto è la lotta e l’unità di classe.
Sinistra Anticapitalista di Taranto esprime con forza la
propria solidarietà alla compagna Margherita Calderazzi, allo Slai Cobas per il
Sindacato di Classe e a tutte le compagne e a tutti i compagni in lotta.
Sinistra Anticapitalista, via Diego Peluso, 74, Taranto
***
LOTTA Continua Palermo
Solidarietà
a Margherita
La
lotta non si arresta!
***
Michele
Caravelli
Infami!
***
La voce delle lotte per Margherita
La coordinatrice nazionale del sindacato “SLAI Cobas – per il sindacato
di classe” Margherita Calderazzi ha ricevuto ieri mattina all’alba, per mano
dei carabinieri, il verbale di arresto della condanna a un mese di detenzione
per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale. La sentenza della Corte
d’Appello del Tribunale di Taranto ribalta la sentenza di primo grado, arrivando
a otto anni di distanza dalla lotta dei Disoccupati Organizzati di Taranto del
2010. La giustificazione del valore educativo “nullo” per la durata troppo
breve degli eventuali servizi sociali è veramente allucinante: un mese di
domiciliari senza poter parlare con nessuno all’esterno “educa” di più? La
verità è che le forze dell’ordine e la magistratura si sono potute togliere un
sassolino dalla scarpa a fronte di un notevole “fastidio” che la vertenza dei
disoccupati tarantini, i quali avevano attirato una certa simpatia nella
popolazione, aveva inflitto loro.
La
nostra piena solidarietà va alla compagna Margherita: la giusta risposta a
questi gravi episodi di repressione e di attacco mirato al movimento operaio
non può che essere una lotta più diffusa, politica, indipendente dallo Stato,
della classe lavoratrice.
***
Alice Castiglione
Conosco Margherita da molto tempo, da quando ero
adolescente. Da lei ho imparato la forza della rabbia di classe, da lei ho
imparato cosa vuol dire nella pratica essere una femminista rivoluzionaria, da
lei ho imparato a riconoscere me stessa nelle lotte sociali delle donne e
sempre da lei ho imparato ad incanalare in modo utile la rabbia che
contraddistingue le donne di ogni paese. Oggi Margherita è stata arrestata per
oltraggio ad un pubblico ufficiale, quando l'oltraggio avviene ogni
giorno sulla pelle di tutti i cittadini resi sempre più poveri e schiavi
inconsapevoli di un sistema gestito da una classe dominante che non esita a
mettere a rischio la salute di tutti a rischio della stessa morte, bambini
compresi. Provo vergogna per le istituzioni che, invece di sostenere e far
fiorire la popolazione, la umilia e la calpesta ogni giorno, facendo la voce
grossa e tenendo il pugno duro contro chi cerca solo di difendersi da un
attacco costante ai diritti fondamentali, come quello alla salute, al lavoro e
ad una vita dignitosa. Il sostegno a Margherita è doveroso in un momento in cui
l'attacco alle donne, ai lavoratori, ai migranti e a tutte le classi sociali
più deboli è giornaliero, costante e prende molte forme. Il quadro complessivo
è più che preoccupante e l'arresto di Margherita, come l'arresto di Mimmo
Lucano, è un sintomo di una repressione crescente a cui bisogna resistere per
difendersi intellettualmente e fisicamente.
Condanna senza se e senza ma per l'arresto di Margherita
questo è il mio messaggio di solidarietà e condanna.
***
Stella Ciao
Un
paese dove ladri e truffatori sono premiati mentre chi da sempre lotta per i
diritti dei lavoratori viene arrestato con pretesti risibili, è un paese dove
impera un regime francamente fascista! Piena solidarietà alla coordinatrice
Slai Cobas Margherita Calderazzi ingiustamente incarcerata per il suo impegno
sindacale.
***
Mara Saba a Sinistra Comunista
Italiana
Ricevo
e posto
La
lotta non si arresta!
***
I compagni
antifascisti Ravennati sono complici della compagna Margherita!
Esprimiamo la nostra solidarietà militante a
Margherita,fulgido esempio di donna militante comunista, ribelle, antifascista,
sempre al fianco della classe sfruttata, dei lavoratori,dei disoccupati, delle
donne, degli immigrati, con totale disinteresse e spirito di
abnegazione...sempre pronta a mettere in gioco se stesse nel nome della lotta
di classe,sempre in prima fila con totale dedizione...nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le
masse! Margherita,esempio per i giovani proletari ribelli! Giù le mani da
Margherita!
Il governo ingannapopolo fascio razzista, Salvini_di maio sta accelerando il processo di fascistizzazione dello stato,mettendo in essere ogni azione repressiva e attuando una politica di sfruttamento e repressione che prende il via dai governi precedenti...quelli della borghesia tinta di rosso!in questo periodo storico, in particolare, senza sminuire le lotte e l'impegno pregressi, il tenace impegno della compagna Margherita sono per noi esempio di vita,di lotta e di abnegazione alla causa!
Il governo ingannapopolo fascio razzista, Salvini_di maio sta accelerando il processo di fascistizzazione dello stato,mettendo in essere ogni azione repressiva e attuando una politica di sfruttamento e repressione che prende il via dai governi precedenti...quelli della borghesia tinta di rosso!in questo periodo storico, in particolare, senza sminuire le lotte e l'impegno pregressi, il tenace impegno della compagna Margherita sono per noi esempio di vita,di lotta e di abnegazione alla causa!
Complici e
solidali con Margherita, via il governo dello sfruttamento, della repressione,
del fascio razzismo, ingannapopolo, salvini di maio!
***
Non l’avrebbero fermata altrimenti Margherita, anche in carcere o ai servizi sociali sarebbe stata una donna “pericolosa”!
Pericolosa
perché avrebbe portato la lotta, la ribellione, anche lì.
Pericolosa,
perché combattente ostinata per i diritti delle donne, di lavoratrici e
lavoratori, delle masse sfruttate, del proletariato.
Pericolosa,
perché non ha mai perso un minuto senza lottare per la libertà, per una società
giusta, senza divisioni di classe, genere, razza
Pericolosa
perché sempre coerente e diretta nel denunciare e combattere ogni tipo di
opportunismo e di ingiustizia
Pericolosa
perché figlia del popolo
Pericolosa
perché inarrestabile nel suo spirito rivoluzionario
Se
hanno messo agli arresti domiciliari una donna “pericolosa” come Margherita, lo
hanno fatto per colpire tutte e tutti noi
Perché
Margherita è una donna, una compagna preziosa per tutte e tutti noi
Perché
Margherita rappresenta la lotta pura, di cui lo stato ha tanta paura e
decapitando le lotte pensa di arrestarle.
Per
questo il sostegno più grande a Margherita, è la solidarietà.
Margherita
libera subito!
Le
lotte non si arrestano!
Luigia,
L’Aquila
***
Ciao
Margherita sei una donna forte un esempio per tutte noi.
Ti
penso e ti sono vicina.
Solidarietà
e libertà.
Raffaella (Torino)
***
Indignata
ti stringo in un solidale abbraccio... forza Margherita!
Lorella
Properzi (lavoratrice L'Aquila)
***
Ciao Margherita un abbraccio forte e solidale da Milano!
Massimo
***
Giù le mani da chi lotta!
Solidarietà
a Margherita e ai compagni dello Slai Cobas per il sindacato di classe!
Giuseppe
Vitale Pa
***
Solidarietà per Margherita
Calderazzi, compagna, sorella e amica di tutte e tutti noi. Autodeterminazione
e forza sempre.
***
Solidarietà a Margherita dal
sito indiano:
Italy -
comrade Margherita deteined! PCm Italy info
Italia
- nessuno può arrestare la furia delle delle donne - nessuno può fermare
Margherita militante maoista, dirigente dello slai cobas e del movimento
femminista proletario rivoluzionario!
***
Mi
sembra qualcosa di gravissimo che oggettivamente non torna. Condivido la vostra
posizione. Informo le compagne e i compagni di Md per una nostra presa di
posizione
Fatemi
sapere se ci sono eventuali ulteriori sviluppi.
Tutta
la nostra solidarietà a Margherita e a tutti i compagni
Fulvio Aurora
Medicina democratica
***
A
Margherita voglio comunicare tutta la mia solidarietà, una donna verace che non
si è mai tirata indietro e che si è sempre battuta contro le ingiustizie
sociali, di classe e di genere. Conoscendoti, non sarà di certo l'arresto che
ti fermerà, anzi, se credono di intimidirti allora non hanno capito con chi
hanno a che fare.
Pieno
sostegno a Margherita!!!!
Daniela Amadesi
***
Samanta Di Persio - Resisti Margherita
***
Completa solidarietà alla compagna Margherita, vittima di
una vergognosa rappresaglia per il suo impegno sociale e democratico, no alla
repressione
Giorgio Cremaschi
D'altronde, da sempre lo Stato s'é dimostrato null'altro che un comitato d'affari: al servizio del capitale e degli interessi della borghesia, per più e meglio sfruttare la classe lavoratrice.
Oltre alle denunce e ai fogli di via ricevuti da centinaia di operai autorganizzati che hanno partecipato a picchetti di sciopero, o cortei manifestazioni e presidi (non ultimi, i 5 licenziati FCA di Pomigliano), ricordiamo soprattutto il caso del teorema poliziesco-giudiziario montato ad hoc e rabbiosamente scagliato contro il nostro coordinatore nazionale Aldo Milani, nel 2017: un teorema falso e odioso, cui abbiamo risposto subito unitariamente e combattivamente, con la lotta nei luoghi di lavoro e dal carcere di Modena.
***
Odg congresso della NCCdL CGIL di Trieste per Margherita
Congresso NCCdL CGIL di Trieste, 18-19 ottobre 2018.
Ordine del
giorno presentato da Geni Sardo
Il congresso della NCCdL di Trieste esprime la sua
solidarietà ed affettuosa vicinanza alla compagna Margherita Calderazzi,
ispettrice del lavoro, e dirigente dello Slai Cobas per il sindacato di classe
di Taranto.
La compagna, attivista sindacale in difesa delle
lavoratrici e dei lavoratori precari, è oggi agli arresti domiciliari per 30
giorni perché accusata di resistenza ad un vigile urbano.
L’agibilità sindacale nei posti di lavoro e la possibilità
di manifestare sono princìpi che tutelano i singoli lavoratori ed i loro
rappresentanti.
Geni Sardo
***
S.I.
COBAS NAZIONALE - Solidarietà alla coordinatrice Slai Cobas Margherita
Calderazzi
Solidarietà
alla coordinatrice dello SLAI COBAS Per il sindacato di Classe Margherita
Calderazzi, condannata dalla Corte di Appello di Taranto alla pena di un
mese da scontare agli arresti domiciliari, in merito alla sua attività di
organizzazione e direzione delle lotte dei disoccupati del 2010.
Si
tratta dell'ennesimo, grave attacco al movimento proletario: alle sue
organizzazioni e ai suoi organizzatori.
Oggi
più che mai, organizzare le lotte é una necessità per i lavoratori e le
lavoratrici, occupati e disoccupati, italiani e immigrati: controllare e
reprimere tali lotte é allora il compito principale assegnato dai padroni agli
apparati statali - in primis forze dell'ordine, magistratura e sindacati
padronali - e ai loro servi.
D'altronde, da sempre lo Stato s'é dimostrato null'altro che un comitato d'affari: al servizio del capitale e degli interessi della borghesia, per più e meglio sfruttare la classe lavoratrice.
Per
rispondere alla pericolosa, continua minaccia che i capitalisti e il loro Stato
costituiscono per gli interessi e il movimento dei proletari in generale, e
degli operai in particolare, bisogna usare le armi della solidarietà e della
lotta.
Come
S.I. COBAS, conosciamo purtroppo bene il metodo padronale di provocazione e
attacco alle lotte: innanzitutto ai loro protagonisti e ai loro coordinatori.
Oltre alle denunce e ai fogli di via ricevuti da centinaia di operai autorganizzati che hanno partecipato a picchetti di sciopero, o cortei manifestazioni e presidi (non ultimi, i 5 licenziati FCA di Pomigliano), ricordiamo soprattutto il caso del teorema poliziesco-giudiziario montato ad hoc e rabbiosamente scagliato contro il nostro coordinatore nazionale Aldo Milani, nel 2017: un teorema falso e odioso, cui abbiamo risposto subito unitariamente e combattivamente, con la lotta nei luoghi di lavoro e dal carcere di Modena.
Lotta
che naturalmente non si ferma, rafforzandosi nei magazzini e nelle fabbriche
contro le manovre di procure e questure, e ormai capace di raggiungere fin il
cuore delle città, dalla provincia ai capoluoghi: infatti, pur essendo
miseramente crollato l'intero impianto accusatorio verso Aldo, contro di lui
affannosamente lo Stato sta continuando un processo farsa nella Modena delle
cooperative "modello" che in realtà per aumentare il profitto
sfruttano senza pietà la forza lavoro, specialmente quella immigrata.
Per
tali fatti e dato il lavoro comune svolto insieme allo SLAI COBAS in questi
anni, evidentemente la nostra solidarietà a Margherita non é formale: il
prossimo 27 ottobre, a Roma, al corteo internazionalista contro sfruttamento,
razzismo e repressione, a migliaia e migliaia protesteremo - come operai, come
proletari - anche per lei; nonché per tutte quelle compagne, tutti quei
compagni infamamente colpiti da simili rabbiosi provveddimenti.
Provvedimenti
appunto destinati - testardamente benché inutilmente - a colpire non solo le
persone ma soprattutto le lotte che - dal lavoro alla casa, dalle grandi opere
all'ambiente, dalla scuola alla salute - giorno e notte stanno coraggiosamente,
inesorabilmente spingendo allo scoppio le troppe contraddizioni insanabili del
capitalismo in crisi, per svegliare e unire tutti gli sfruttati e tutte le sfruttate
in un fronte di classe organizzato e combattivo, che abbatta finalmente il
dominio mortale del capitale sulla vita.
Nessuna
denuncia, nessun arresto ci fermerà: chi tocca uno tocca tutti... alla lotta!
Vogliamo
superare questo sistema di schiavitù dell'uomo sull'uomo e dell'uomo sulla
natura: solidarietà a Margherita e allo SLAI COBAS, la lotta di classe né si
arresta né si processa!
S.I. COBAS nazionale
***
Dò la massima solidarietà a mia sorella
Margherita che conosco come combattiva, energica e leale: sua unica colpa è di
essere stata sempre dalla parte dei lavoratori, degli sfruttati, delle donne.
Rosa
Calderazzi (Non1dimeno Milano)
***
Su
Contropiano e Osservatorio repressione il comunicato dello Slai cobas s.c. per
Margherita e un video solidale
***
20/21 ottobre - All'assemblea nazionale di Potere al Popolo a Roma, espressa dalla presidenza la solidarietà a Margherita Calderazzi e ad altri compagni e compagne sotto attacco della repressione - molti applausi
***
Voci
individuali importanti per Margherita
Cara Margherita, conta sulla
mia più piena solidarietà militante.
Ti abbraccio
Francesco Esposito - Trento
Un
grande abbraccio solidale e fraterno. Non ci fermeranno!
Claudio Rossi Trento
***
Da Milano, dalle strutture dello Slai cobas
Solidarietà con la compagna
Margherita Calderazzi
Proprio a
Taranto dove il nuovo Governo dice di aver fatto un buon accordo, per la
fabbrica ILVA, in verità in linea con quello che stava per fare il vecchio
governo, deludendo in pieno le sue promesse elettorali sulla riconversione
verso il polo ecologico.
Viene
condannata agli arresti domiciliari un responsabile dello Slai Cobas per il
Sindacato di Classe, Margherita Calderazzi.
Cosi il
governo del cambiamento cambia ma in peggio, nel processo di primo grado
Margherita veniva assolta mentre nel ricorso condannata, una condanna ingiusta
e strumentale, l’accusa è di ingiurie, roba da ridere, contro i vigili urbani
intervenuti più volte a rimuovere la tenda eretta in solidarietà con le lotte
dei disoccupati tarantini nel 2010, e nel pieno della politica repressiva di
questo esecutivo si punisce con l’arresto, in alternativa ai lavori socialmente
utili, perché il messaggio deve essere chiaro chi lotta contro i padroni deva
pagarla.
La nostra
solidarietà a Margherita e a tutti i compagni che lottano e vengono repressi
dal governo del “cambiamento” a parole ed in linea con tutti gli altri nei
fatti.
SLAI COBAS
PROVINCIALE MILANO
POSSONO
IMPRIGIONARE IL VENTO? NO. NON POSSONO IMPRIGIONARE MARGHERITA
Con gli arresti
domiciliari vorrebbero incarcerare Margherita. Sognano di fermare questa grande
indomita combattente dei diritti degli/lle operai/ie, dei/lle disoccupati/e,
dei migranti, delle donne, dei popoli oppressi. Contro gli assassini sul lavoro
e territorio in nome del profitto.
Sempre in prima
fila a “servire il popolo” senza nulla chiedere per se. Una compagna, amica,
consigliera, che mi onora avere come coordinatrice nazionale. Ora pronta a
sostenerti altre a “tirarti le orecchie”, con un unico obiettivo: ciò che è
giusto e ciò che è sbagliato per i lavoratori. Mostrando sempre la DOPPIA FORZA
delle DONNE, forza necessaria nella battaglia per l’emancipazione e la libertà
degli oppressi.
Sempre al tuo
fianco e in tutte le iniziative.
Giuseppe
Gaglio
Slai Cobas sc
INT-Milano
***
Solidarietà
a Margherita da compagne e compagni di Democracy and Class Struggle, che
dedicano anche 2 video ai compagni maoisti italiani:
Italy - no one can stop the fury of women -
no one can stop militant Maoist Margherita - the revolutionary proletarian
feminist movement!
RED SALUTE TO MARGHERITA FROM DEMOCRACY
AND CLASS STRUGGLE
***
Solidarietà a Margherita dal partito dei Carc:
Solidarietà a chi lotta contro il marasma in cui versa la
società a causa della crisi del capitalismo
Il Partito dei CARC esprime solidarietà alla compagna Margherita Calderazzi dello Slai Cobas per il sindacato di classe e ai 16 compagni del Movimento No Tav condannati in primo grado per gli scontri del 2015 in Val Susa.
Il P. CARC si associa alla solidarietà che in tanti
mostrano nei confronti di chi lotta contro lo stato di cose presenti. A questi
compagni diciamo che è importante unirsi anche nella lotta alla repressione e
indichiamo come esempi positivi l’appello di Mauro Gentile, con cui anche noi
solidarizziamo e invitiamo a solidarizzare
e l’appello del CSO Pedro di Padova, dove annunciano la violazione delle misure
restrittive
impostegli a seguito delle mobilitazioni antifasciste. Questo è il giusto
atteggiamento da tenere di fronte alla repressione! Come abbiamo scritto per
l’appello diffuso da Mauro Gentile “utilizziamo le iniziative di solidarietà per
rilanciare un tema che i risvolti del caso Cucchi hanno rimesso al centro del
dibattito pubblico e che bisogna sfruttare al massimo: andare fino in fondo
nella battaglia contro gli abusi di polizia e per l’introduzione di un
effettivo reato di tortura e per il codice identificativo sulle divise, per
rispondere alle misure più restrittive del decreto sicurezza di Salvini!”
Avanti nella costruzione della solidarietà di classe!
Trasmettiamo di seguito il comunicato dello Slai Cobas.
***
Questa vicenda ci dimostra quanto i padroni siano
bravi a fare la lotta di classe. Solo
l'unità delle lotte degli sfruttati e delle sfruttate può contrastarla.
Solidarietà a Margherita!
Elena Sara Majorana
***
Ciao Margherita ti sono vicina, con la forza e la rabbia che ci uniscono, sei tutte noi! Non sei sola! Ti abbraccio forte…
Adele - L’Aquila
***
Da Nicoletta Dosio a Margherita
Solidarietà
totale ed affettuosa a Margherita. La loro repressione è il segno della loro
paura, la nostra resistenza è la certezza della liberazione futura.
Nicoletta Dosio
***
Nello sciopero, nelle manifestazioni, nelle piazze
MARGHERITA C'E'!
***
Nello sciopero, nelle manifestazioni, nelle piazze
MARGHERITA C'E'!
***
La
solidarietà non si arresta - per Margherita - SI COBAS POSTE Milano
Per
Margherita
Esprimiamo
tutta la nostra solidarietà e vicinanza per la compagna Margherita, un esempio
per tutte e tutti di fermezza e coerenza, che va avanti senza mai piegarsi.
L'unica
reazione e risposta possibile è la solidarietà e l'unità contro questi attacchi
“vili” di un governo fascio-populista con le sue politiche razziste, con i suoi
provvedimenti repressivi per il lavoro e le sue politiche di genere oppressive
e discriminatorie.
Non
si può imprigionare il vento.
I
compagni del SI COBAS POSTE di Milano
***
Apprendere
la notizia dell'arresto di Margherita mi ha provocato una gran rabbia, e
l'unica cosa che riesco a pensare: è non fermarsi ed andare avanti più
determinati che mai, per il momento ti invio un
grande
abbraccio e la mia solidarietà,
con
grande affetto Antonella
***
All'Ilva Taranto - Margherita
c'è!
Sciopero a Bergamo, Margherita
c'è
Sciopero a Palermo, Margherita
c'è
***
Comunicato di proletari comunisti per Margherita
Proletari
comunisti saluta la grande solidarietà
che si va esprimendo nei confronti della compagna Margherita Calderazzi, agli
arresti domiciliari per 1 mese, per aver organizzato e diretta la lotta dei
Disoccupati Organizzati a Taranto nel 2010.
Operai,
donne proletarie, organizzazioni sindacali di base e di classe, organizzazioni
comuniste rivoluzionarie, organizzazioni popolari, un gran numero di donne del
movimento femminista, intellettuali marxisti hanno espresso in varie forme la
loro solidarietà, denunciando questa azione repressiva.
Margherita è comunista maoista e dirigente militante di
proletari comunisti ed è in questa veste
che svolge il suo grande lavoro di organizzazione dei proletari, delle masse,
delle donne, contro governo, padroni, Stato, contro ogni attacco ai diritti, ai
salari, alle condizioni di lavoro; è in questa veste che è conosciuta e
riconosciuta dai tanti che hanno in questo giorni solidarizzato.
La
solidarietà è un'arma dei proletari contro la repressione e dimostra che la
repressione non ferma ma alimenta la ribellione.
Le
militanti e i militanti di proletari comunisti è in questo modo che intendono e
che devono intendere la costruzione del partito e della lotta rivoluzionaria in
questo paese.
Il
marxismo-leninismo-maoismo si incarna nel fuoco della lotta di classe in
stretto legame con le masse.
La
via della rivoluzione è una guerra di popolo di lunga durata e solo quando il lavoro quotidiano dei comunisti è in
funzione di questa prospettiva, non a parole ma nei fatti, non per
autoproclamazione ma riconosciuto, esso si può considerare autenticamente
maoista.
Se
pure questo episodio di repressione è un piccolo episodio, parte dei tanti atti
repressivi che colpiscono la stessa compagna, i compagni di proletari
comunisti; se pur esso è parte della più ampia e generale repressione di Stato
che colpisce tutti coloro che lottano, questa dialettica tra repressione e
solidarietà è un bene prezioso, in questa difficile fase di lotta e di
riorganizzazione del movimento operaio e comunista nel nostro paese.
Proletari
comunisti e la compagna Margherita colgono questa opportunità per dichiararsi
al fianco di tutti i compagni e le compagne colpiti dalla repressione e in
particolare dei prigionieri politici rivoluzionari che sono nelle carceri dello
Stato imperialista italiano.
La
lotta non si arresta! La solidarietà non si arresta!
La
rivoluzione non si arresta!
Proletari
comunisti/PCm Italia
27
ottobre 2018
***
Il Fatto quotidiano scrive di
Margherita
Taranto, oltraggiò vigile urbano:
sindacalista Cobas agli arresti domiciliari per una condanna a un mese
Nel 2010 Margherita Calderazzi fu tra le organizzatrici di un movimento di lotta dei disoccupati tarantini e si oppose allo sgombero di una tenda montata in piazza come presidio. Allo sgombero seguì la protesta sotto al Municipio e una parola, “fascista”, urlata contro un vigile che le fece causa
Nell’Italia dei condoni per evasori fiscali e abusivisti edilizi, lo Stato si dimostra inflessibile verso una sindacalista colpevole di aver oltraggiato un vigile urbano e quindi meritevole, secondo il Tribunale di Sorveglianza, di scontare la pena di un mese agli arresti domiciliari. Senza condizionale, senza affidamento ai servizi sociali. Agli arresti. Provvedimento in vigore dal 15 ottobre. E col cellulare che squilla a vuoto perché la condanna è accompagnata dal divieto di comunicare con l’esterno. E’ la storia di Margherita Calderazzi, sindacalista di base Slai Cobas per il sindacato di classe, una delle tante parti civili nel processo Ilva, coordinatrice di 120 persone tra operai, familiari di vittime del lavoro, famiglie della zona dei Tamburi e di altri quartieri, per i quali ha messo in piedi un pool di avvocati di Torino esperti in materia, provenienti dai processi Eternit.
La signora
Calderazzi è un punto di riferimento di battaglie e movimenti per il lavoro e
la salute. Una compagna, nel sapore antico del termine. Anzi no: una
pregiudicata alla quale negare l’affidamento ai servizi sociali, che pure si dà
praticamente a chiunque non sia clamorosamente pericoloso, perché, dicono fonti
a lei vicine, “le hanno spiegato che il periodo di affidamento sarebbe troppo
breve per le finalità rieducative che ne sono alla base”. Ed anche perché la
signora ha altri piccoli precedenti per le sue attività di lotta (affissioni
abusive, ad esempio) con i quali si è bruciata la sospensione condizionale
della pena che si applica in automatico per i reati meno gravi quando si è
incensurati. “Vicende concluse con esiti esigui – ricordano i sindacalisti che
la assistono in questi giorni difficili – e già scontati, o ancora in corso.
Motivano gli arresti persino con altri procedimenti penali successivi alla
condanna o per i quali non c’è nemmeno un rinvio a giudizio, mai notificati e
sconosciuti all’indagata, e che comunque non c’entrano nulla con questa
storia”. La sentenza è passata in giudicato nel febbraio 2017. A sette anni dai fatti, dopo un’assoluzione in primo
grado ribaltata in Appello: nel 2010 la Calderazzi fu tra le organizzatrici di
un movimento di lotta dei disoccupati organizzati tarantini e si oppose allo
sgombero di una tenda montata in piazza come presidio. Una
occupazione abusiva, che ebbe degli strascichi: la tenda fu smantellata con
la forza, la concitata, successiva protesta sotto al Municipio e
quella parola, “fascista”, pronunciata contro un esponente dei caschi bianchi.
Che denunciò, dando il via al processo.
Dal
febbraio 2017 all’ottobre 2018 la Calderazzi ha vissuto venti mesi nel limbo
della condanna non eseguita. Con le conseguenze del caso: impossibilità di
ottenere il passaporto, difficoltà nel viaggiare, nel rapporto con enti e
istituzioni pubbliche. Lei non ha smesso di fare battaglie. Contro
l’accordo Ilva, contro il decreto sicurezza e le politiche
salviniane, contro la precarietà del lavoro. Ora deve fermarsi per un mese,
come un calciatore squalificato dopo aver insultato l’arbitro. Poi, assicurano
gli amici, tornerà in campo più agguerrita di prima.
***
ANCORA SOLIDARIETA' A MARGHERITA. DA
JE SO' PAZZO E POTERE AL POPOLO DI ROMA
Ex OPG Occupato - Je so' pazzo
Margherita è una di quella che
Brecht avrebbe messo tra gli “imprescindibili”: proprio per questo si ritrova a
scontare un mese di arresti domiciliari, senza poter comunicare con l’esterno.
Margherita è “pericolosa” perché
da sempre punto di riferimento nelle lotte per i diritti delle donne, dei
lavoratori, dei disoccupati, contro l’arroganza dei potenti che si
arricchiscono distruggendo l’ambiente e la salute di milioni di persone. Mai si
è fermata dinanzi alle difficoltà quotidiane che si incontrano quando si ha a
che fare con la disperazione e l’ingiustizia, mai di fronte agli ostacoli
repressivi: nemmeno questo ingiusto colpo potrà fermarla.
MARGHERITA LIBERA!
In questo articolo viene
spiegata bene la storia e l’assurdità del tutto
Qui il nostro comunicato di
solidarietà: https://urly.it/3rhj
Potere
al Popolo - Roma
La legge è uguale per tutti, si
per tutti quelli che stanno dalla stessa parte!
Così, nel paese dei condoni
fiscali, delle offese gratuite da parte dei nostri ministri verso donne ed
immigrati, nel paese dove dichiarazioni che incitano all'odio razziale non
fanno più scandalo, c'è chi deve scontare un mese di arresti domiciliari per un
"sei un fascista!" rivolto contro un vigile urbano durante una
protesta sotto al municipio.
Restiamo al fianco di Margherita
e di tutte quelle donne “pericolose” per l’ordine costituito, ma punti di riferimento
nelle proprie città e nei propri paesi, per chi subisce torti e abusi!
***
Dal Brasile per Margherita!
ITÁLIA - LIBERDADE PARA MARGUERITA CALDERAZZI
Repudiamos veemente a arbitraria prisão domiciliar da
defensora dos direitos do povo Margherita Calderazzi, detida em sua casa no dia
16 de outubro, sob a acusação de falta de pagamento de uma multa governamental.
A companheira Marguerita além de uma
destacada dirigente do movimento feminino de seu país tem uma destacada
trajetória de organizadora do movimento operário da cidade de Taranto,
sendo coordenadora nacional do Slai Cobas (sindicato de classe), e uma ativa
defensora dos direitos dos migrantes da cidade.
Durante uma jornada de lutas em
defesa dos direitos dos desempregados da cidade de Taranto em 2010, a companheira
Marguerita foi acusada de insultar um funcionário público e foi multada em
2.500 €.
Claramente a prisão da companheira expressa a repressão
aos que lutam e defendem os direitos do povo. Nos
do CEBRASPO condenamos sua absurda detenção e exigimos sua imediata liberdade.
Convocamos todos os movimentos democráticos e revolucionários a se
solidarizarem com a companheira Marguerita.
LIBERDADE PARA MARGUERITA CALDERAZZI!
LUITAR NÃO É CRIME!
CENTRO BRASILEIRO DE SOLIDARIEDADE AOS
POVOS – BRASIL
***
Solidarietà calorosa da La Città del
sole - casa editrice e centro culturale
Questa casa editrice ha editato libri dei
quali Margherita C. è coautrice e curatrice
***
La solidarietà a Margherita del prof. Francesco Schettino e altri compagni di Roma
Francesco Schettino è docente universitario e cura
corsi e pubblicazioni molto interessanti.
è uno degli animatori dell'UniGramsci - università
popolare Antonio Gramsci Roma
Tra i suoi corsi segnaliamo quello previsto per il
2019
Economia
Francesco Schettino
***
Solidarity
to Margherita Calderazzi!
Taxiki Poria ( Class March)
denounces
the arbitrary arrest on the 15th of October 2018 and the house
arrest for a whole month of the trade unionist and well-known militant of the
women's and anti-imperialist movement Margherita Calderazzi, in
south Italy's Taranto. Margherita Calderazzi is the national
co-ordinator of the Slai Cobas commitees of base in Taranta, an active member
of the local resistance movements, an organizer of the struggles of the
unemployed, the immigrants, the women and the anti-imperialist movement. She
has suffered many prosecutions, as well as this time, where she is charged with
the offence of a police officer while she was participating in a demonstration
of the unemployed in front of the Town Hall.
Taxiki Poria (Class
March) wants to highlight that the prosecution of Margherita
Calderazzi is connected with the reactionary, anti-grassroots, racist
policy of the Di Maio Salvini government, whose goal is to suppress all voices
of resistance. We demand the immediate release of Margherita Calderazzi. We
send our militant and internationalist salutations to her uncompromising
struggle and we appeal to all trade unions and social collectivities in Greece to
express their solidarity.
Taxiki
Poria ( Class March)
Athens 11/5/2018
SOLIDARIETA
A MARGHERITA CALDERAZZI!
Il
"Cammino di Classe" denuncia l'arresto arbitrario del 15 di Ottobre
2018 e gli arresti domiciliari per un mese, della sindacalista e nota compagna
del movimento femminile ed antimperialista Margherita Calderazzi a Taranto nel
Sud d'Italia. Margherita Calderazzi è coordinatrice dei Comitati di Base (Slai
Cobas) a Taranto, attivo membro dei movimenti locali di Resistenza,
organizzatrice delle lotte dei disoccupati, degli immigranti, delle donne e del
movimento antimilitarista. Ha subito molte persecuzioni di cui questa è l'ultima,
con l'accusa di offesa alla polizia, mentre partecipava alla mobilitazione dei
disoccupati davanti al Comune della città. Il "Cammino di Classe"
mette in evidenza che le accuse contro Margherita Calderazzi si collegano con
la politica antioperaia, reazionaria, razzista,del governo Di Maio-Salvini, con
l'obiettivo di soffocare le voci di resistenza. Esige l'immediata libertà per
Margherita. Manda saluti internazionalisti per la lotta senza indietreggiamenti
e chiama le collettività sindacali, sociali greche ad esprimere la loro
solidarietà.
"Cammino
di Classe"
Taxiki
Poreia
Atene 5-11-2018
***
NewEpoch Media internationalist
blog - Solidarity to Margherita!
November 12, 2018
Following we want do document
statements of solidarity to Margherita Calderazzi:
Solidarity
to Margherita Calderazzi!
Taxiki Poria ( Class March)
denounces the arbitrary arrest on the 15th of October 2018 and the house arrest
for a whole month of the trade unionist and well-known militant of the women's
and anti-imperialist movement Margherita Calderazzi, in south Italy's Taranta. Margherita
Calderazzi is the national co-ordinator of the Slai Cobas commitees of base in
Taranta, an active member of the local resistance movements, an organizer of
the struggles of the unemployed, the immigrants, the women and the
anti-imperialist movement. She has suffered many prosecutions, as well as this
time, where she is charged with the offence of a police officer while she was
participating in a demonstration of the unemployed in front of the Town Hall.
Taxiki Poria ( Class March) wants
to highlight that the prosecution of Margherita Calderazzi is connected with
the reactionary, anti-grassroots, racist policy of the Di Maio Salvini
government, whose goal is to suppress all voices of resistance. We demand the
immediate release of Margherita Calderazzi. We send our militant and internationalist
salutations to her uncompromising struggle and we appeal to all trade unions
and social collectivities in Greece
to express their solidarity.
Taxiki
Poria ( Class March) - Greece
Athens 11/5/2018
Proletari Comunisti/PCm Italy
welcomes the great solidarity is being expressed towards the comrade Margherita
Calderazzi, sentenced to house arrest for 1 month, for having organized and led
the struggle of the Organized Unemployed in Taranto in 2010.
Workers, proletarians, women,
basis and class union organizations, revolutionary communist organizations,
people’s organizations, a large number of women of the feminist movement,
Marxist intellectuals have expressed their solidarity in various forms,
denouncing the repression on her.
Margherita is a Maoist communist
and a militant leader of Proletari Comunisti/PCm and she carries out a great
work of organizing proletarians, masses, women, against government, masters,
State, against any attack on rights, wages, conditions of work; it is in this
capacity that it is known and recognized by the many who had solidarized in
these days.
Solidarity is a weapon of the
proletarians against repression and shows that repression does not stop but
fuels rebellion.
The Maoist militant and leader
Margherita shows the understanding of the Maoist Communist Party in Italy that is
being built in the fire of the class struggle in close connection with the
masses, vanguards and leaders recognized by the masses as their guide and
reference.
.The way of revolution is a
protracted people’s war and only when the daily work of the communists is in
accordance with this perspective, not in words but in deeds, not by
self-proclamation but recognized, it can be considered genuinely Maoist.
Even if this episode of
repression is a small one, one of the many repressive acts affecting the
comrades herself, and other our; even if it is part of the broader and general
State repression affecting all those who struggle, this dialectic between
repression and solidarity is a precious thing, in this difficult stage of
struggle and reorganization of the workers' and communist movement in our
country.
Proletari Comunisti/PCm Italy and
comrade Margherita take this opportunity to reiterate they take side with all
the comrades and comrades hit by the repression and particularly the
revolutionary political prisoners who are in the prisons of the Italian
imperialist State.
The struggle cannot be arrested! Solidarity
cannot be stopped!
Revolution does not stop!
Proletari
Comunisti / PCm Italy
October
27, 2018
***
Grecia - KKE m-l for italian camarade Margherita
Ήταν άνοιξη του 2010, μια ημέρα του Απρίλη, όταν στο
κέντρο του Τάραντα, έξω από το Παλάτσο Λαταλιάτα, το δημαρχείο της πόλης, μια
μεγάλη ομάδα ανέργων, κορυφώνοντας τις διεκδικήσεις τους για το δικαίωμα στην
εργασία, έστησαν μια σκηνή, μετατρέποντάς τη σε κέντρο του αγώνα τους. Με την
επωνυμία “Οργανωμένοι Άνεργοι”, η ομάδα υποστηρίχθηκε από τις τοπικές επιτροπές
βάσης Slai Cobas, επικεφαλής συντονίστρια
των οποίων ήταν η Μαργαρίτα Καλντεράτσι. Από εκείνη την ημέρα και για αρκετές
εβδομάδες, το σημείο έγινε τόπος συνάντησης, αυτοοργάνωσης, ενότητας και
κινητοποίησης όλων των ανέργων της πόλης. Αυτό δεν άρεσε στον δήμαρχο και
άρχισε να στέλνει την δημοτική αστυνομία, η οποία με την βία, προσπάθησε πολλές
φορές να διώξει τους διαμαρτυρόμενους και να καταστρέψει την σκηνή.
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