A difesa della salute delle operaie Amadori di Cesena
Le lavoratrici e i lavoratori della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro di Ravenna, da giorni, pur in questa calura estiva, stanno portando avanti una battaglia per la difesa della salute delle operaie della Ditta Amadori, tanto pubblcizzata in TV, e che ci tiene molto ai suoi polli/profitti ma se ne frega della salute delle operaie. Rigiriamo uno dei volantini de@ lav@ della Rete, che ora stanno portando avanti anche un inchiesta dettagliata in fabbrica, trovando minacce e repressione da parte della Uil e dei carabinieri.
MFPR TarantoIL POLLO VALE DI PIU' DELLA SALUTE DI UNA OPERAIA?
No, padron Amadori, lei non ha alcun diritto di continuare a peggiorare la salute delle operaie, di minimizzare la situazione, di ricattarle, di lasciarle a casa se denunciano malori.
Questi operai, di cui la grande maggioranza sono donne, si alzano alle 4 del mattino per uno straccio di salario che serve a mantenere le loro famiglie e sono stanche di essere sfruttate in quell'inferno di esalazioni nocive da fabbrica da “Terzo mondo” e stanche pure di essere prese in giro dai medici dell'Ausl che coprono le responsabilità del padrone.
Il padrone dei polli ha messo in condizione di perdere la salute, giorno per giorno. Più i suoi profitti aumentano più aumentano le malattie sia fisiche che psichiche legate al processo produttivo.
Rivendicare diritti in questa Azienda significa subire il terrorismo padronale e l'umiliazione di medici che addossano alle operaie la responsabilità di tutto, negando legame tra il peggioramento delle condizioni di salute con il processo lavorativo, addirittura arrivando ad affermare che le patologie di cui si soffre sono imputabili agli stili di vita!
Chi dovrebbe fare il suo mestiere non lo fa, dimostrando di avere più a cuore gli interessi padronali: quando le operaie non ce la fanno più a lavorare in ambienti nocivi e per i carichi di lavoro i sindacati confederali e gli Rls sono completamente assenti e gli organi di vigilanza e controllo dell’Ausl danno ragione all'Azienda.
Quindi:noi della Rete Nazionale per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro faremo una perizia indipendente per dimostrare che le malattie sono dovute alle condizioni di lavoro. Pertanto invitiamo le operaie a contattarci anche in forma anonima.
Vogliamo conoscere e informarvi sugli elementi nocivi che mettono a rischio la vostra salute.
Vogliamo la messa in sicurezza degli impianti
Vogliamo le dimissioni dei medici dell'Ausl di Cesena e il ripristino delle competenze dell’Ispettorato del Lavoro.
Vogliamo le dimissioni delle RSU ed Rls.
E' necessaria l'elezione diretta da parte degli operai di nuovi Rls, non nominati dalle burocrazie confederali.
E’ necessario uno sciopero autorganizzato che blocchi la produzione a sostegno di questa vertenza
Questi operai, di cui la grande maggioranza sono donne, si alzano alle 4 del mattino per uno straccio di salario che serve a mantenere le loro famiglie e sono stanche di essere sfruttate in quell'inferno di esalazioni nocive da fabbrica da “Terzo mondo” e stanche pure di essere prese in giro dai medici dell'Ausl che coprono le responsabilità del padrone.
Il padrone dei polli ha messo in condizione di perdere la salute, giorno per giorno. Più i suoi profitti aumentano più aumentano le malattie sia fisiche che psichiche legate al processo produttivo.
Rivendicare diritti in questa Azienda significa subire il terrorismo padronale e l'umiliazione di medici che addossano alle operaie la responsabilità di tutto, negando legame tra il peggioramento delle condizioni di salute con il processo lavorativo, addirittura arrivando ad affermare che le patologie di cui si soffre sono imputabili agli stili di vita!
Chi dovrebbe fare il suo mestiere non lo fa, dimostrando di avere più a cuore gli interessi padronali: quando le operaie non ce la fanno più a lavorare in ambienti nocivi e per i carichi di lavoro i sindacati confederali e gli Rls sono completamente assenti e gli organi di vigilanza e controllo dell’Ausl danno ragione all'Azienda.
Quindi:noi della Rete Nazionale per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro faremo una perizia indipendente per dimostrare che le malattie sono dovute alle condizioni di lavoro. Pertanto invitiamo le operaie a contattarci anche in forma anonima.
Vogliamo conoscere e informarvi sugli elementi nocivi che mettono a rischio la vostra salute.
Vogliamo la messa in sicurezza degli impianti
Vogliamo le dimissioni dei medici dell'Ausl di Cesena e il ripristino delle competenze dell’Ispettorato del Lavoro.
Vogliamo le dimissioni delle RSU ed Rls.
E' necessaria l'elezione diretta da parte degli operai di nuovi Rls, non nominati dalle burocrazie confederali.
E’ necessario uno sciopero autorganizzato che blocchi la produzione a sostegno di questa vertenza
Rete Nazionale per la sicurezza sul lavoro- Ravenna
tel. 339/8911853 e-mail:cobasravenna@ libero.it