Gli interventi chiari delle compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario nell'assemblea nazionale di Nudm del 1 febbraio.
PALERMO
Questo sciopero dell’8 marzo, che ricade di sabato quest’anno, è una sfida, una compagna ha detto sciopero permanente, noi diciamo inserito in un percorso di lotta di lunga durata. Sembra scontato dirlo ma è bene ribadire che lo sciopero dell’8 Marzo non è una tappa rituale, e oggi ancora di più perchè cade in una fase specifica, quella con il governo Meloni al potere.
Nell’appello di Nudm si scrive in merito alla fase di oggi del fascismo 3.0 che avanza, noi parliamo di "moderno fascismo" e del moderno medioevo che avanzano, con un attacco sempre più pesante non solo alla condizione di lavoro/non lavoro delle donne e non solo, ma alla nostra intera vita, all’interno di una onda nera che avanza sia nazionalmente che sul piano internazionale, vedi Trump/USA, Milei/Argentina, Netanyahu/Israele; il genocida Netanyahu che il governo Meloni, a dispetto della Corte penale internazionale di giustizia, accoglierebbe con i tappeti d’oro.
Gli aspetti dell'attacco alle nostre vite sono tanti ed ad ampio raggio: aborto, lavoro, violenza e femminicidi, repressione… la classe borghese al potere si è vestita da donna con la Meloni ma è una donna che certamente non ci può rappresentare, questo governo è improntato sull’ideologia fascista contro cui lottare in ogni ambito.
La scuola per questo governo è uno dei luoghi in cui l'attacco è tra i più chiari: una scuola che deve essere sempre più militarizzata, al servizio della guerra imperialista, improntata sulla logica “Dio, patria, famiglia”, pensiamo all’ultima riforma annunciata, con il dirottamento dei fondi per l’educazione sessuo-affettiva all’educazione delle studentesse e studenti alla fertilità e infertilità…L'anno scorso c'è stato l'invito alle scuole anche medie agli "stati generali della natalità", adesso fondi per la formazione sulla fertilità.
Tutto questo deve essere portato nello sciopero dell'8 marzo.
Noi lavoriamo principalmente verso e con le lavoratrici, precarie, operaie in alcune fabbriche al nord che stanno subendo non solo il controllo/discriminazione, diciamo tra virgolette "normale" che si subisce sul posto di lavoro ma anche una repressione padronale/poliziesca perché lottano e scioperano. A Palermo in una manifestazione delle precarie delle cooperative sociali siamo state quasi denunciate dalla polizia perché abbiamo portato in piazza la bandiera della Palestina, che ci volevano togliere e non abbiamo tolta. E quindi le bandiere della Palestina e la forte e attiva solidarietà alle donne palestinesi e al popolo saranno ancora e ancora con noi nello sciopero.
Lavoreremo come sempre attivamente per costruire e contribuire allo sciopero; già il 23/25 novembre ha espresso la potenzialità del movimento delle donne.
Informiamo poi che il sindacato a cui facciamo riferimento, lo Slai Cobas per il sindacato di classe, indice lo sciopero dell’8 marzo, sabato, in cui comunque ci sono tante fette di lavoratrici, di operaie, precarie che lavorano; uno sciopero che impugniamo tutte, anche quelle di noi che non lavoriamo in quel giorno, per l’ampio senso che ha questo sciopero.
MILANO - Sì è fatto riferimento alla Palestina e alla resistenza… abbiamo visto in questi anni come le donne palestinesi hanno rappresentato uno dei centri pulsanti della resistenza di tutto un popolo e hanno saputo trasformare l'oppressione più brutale, odiosa, razzista, profondamente tesa alla distruzione del popolo palestinese, in una forza e in una resistenza indomabile. Crediamo che, anche il riferimento alle dichiarazioni del ministro Tajani che si è permesso di dire che Netanyahu sarebbe accolto con grande onore ecc da questo governo, ci deve far porre la questione del tipo di sostegno, di solidarietà attiva che occorre dare proprio quI in Italia e di come chiaramente schierarci.
C'è la questione dell'invio di armi a Israele ma anche ora dei carabinieri che andranno a "istruire" e avranno un ruolo attivo contro il popolo palestinese.
Dare concretamente solidarietà alle donne, al popolo palestinese ci pone con forza la questione che occorre lottare contro questo nostro governo per cacciarlo - tenendo presenti le considerazioni che sono state fatte anche in questa assemblea sul ruolo che sta svolgendo in questo paese, con le zone rosse, con il fascismo che avanza…. Quindi come donne, come lavoratrici, come femministe, abbiamo un obbligo morale di lottare contro il nostro imperialismo e il ruolo sempre più attivo che svolge, e per sostenere le donne e la resistenza palestinese.
Proprio oggi è notizia da alcuni siti di informazione sulla Palestina che gli aborti spontanei nelle condizioni attuali delle donne palestinesi sono aumentati del 300%. Abbiamo veramente la necessità su questo di essere ancora più determinate.
TARANTO - Questo governo fascista della Meloni sta diventando veramente qualcosa di barbaro.
In questo periodo stanno aumentando i femminicidi e le violenze contro le donne di tutti i generi e ci sono state anche delle sentenze che hanno significato altra violenza sulle donne. Si sta ritornando indietro al moderno Medioevo.
Dobbiamo scendere in piazza contro questo governo che sparge un humus fascista, di odio verso le donne; pertanto non possiamo solo limitarci a denunciare gli effetti, ma dobbiamo mettere in discussione l’intero sistema capitalista e imperialista che ha la sua espressione più reazionaria appunto nella doppia oppressione della maggioranza delle donne.
Noi dobbiamo porci contro questo governo e non dobbiamo parlare solo di patriarcalismo perché qui è in atto proprio un moderno fascismo da parte dell'intero sistema capitalista/imperialista.
La situazione mondiale è diventata veramente paurosa con Trump, Elon Mask che sono qualcosa di veramente degradante e reazionario per le donne così contro le immigrate/i, con un razzismo schifoso che avanza e che occorre contrastare assolutamente.
C'è poi la questione palestinese, che è un nodo centrale di tutta questa situazione, perché veramente quello che sta succedendo in Palestina è qualcosa di aberrante, si sta autorizzando lo sterminio del popolo palestinese, delle donne, soprattutto dei bambini, cioè si sta normalizzando tutto questo, i governi, in prima fila il nostro della Meloni, stanno normalizzando questo orrore del sistema sociale imperialista.
E questi governi dagli Usa, ecc non se ne vanno, vogliono più potere, per loro Israele è centrale in quella area e supportano lo sterminio del popolo palestinese.
Sono questioni che noi dobbiamo portare con forza in piazza, centrali in questo sciopero.