14/10/24
Protesta al convegno di Federvita a Torino, Roccella: «Sinistra è contro le donne e la legge 194» - info
Operaie Stellantis Mirafiori: "da marzo ho prestato servizio in linea a Mirafiori solo 8 giorni...". MA
13/10/24
Palestina - video e foto dalla manifestazione di Milano di sabato
Il grido fortissimo e combattivo di una donna palestinese - ascolta dal minuto 1:14:07 a 1:17:30
https://www.facebook.com/share/v/mhhBxXrMT18tJfbg/?mibextid=WC7FNe
09/10/24
Lettera di Maja - Abbiamo liberato dal carcere di Orban Ilaria Salis, liberiamo Maja!
A un mese dalla morte di Mara Malavenda - dirigente operaia dello Slai cobas Pomigliano - la vogliamo ricordare così
Nel 1995 ci fu un nuovo periodo di grandi manifestazioni delle donne, femministe. Noi compagne del Mfpr - nato allora - partecipammo con Mara, altre operaie di Napoli e compagne di altre città alla manifestazione che si tenne a Roma, formando insieme un contingente proletario.
Le sue battaglie per le donne erano sempre al centro delle sue parole, della sua azione; un esempio di combattività per tutte noi.
08/10/24
Gravina di Puglia, un nuovo terribile femminicidio pluri annunciato
Maria Arcangela Turturo temeva di essere uccisa. Ed è avvenuto. Il marito "ha dato fuoco all'auto su cui si trovava la moglie e poi, quando la donna ricoperta di ustioni è riuscita a uscire dalla vettura in fiamme, l'ha raggiunta, bloccata a terra e soffocata con il peso del proprio corpo e premendole un ginocchio sull'addome. "Mi voleva uccidere, mi ha messo le mani alla gola, mi ha chiuso in auto con le fiamme", le ultime parole della donna prima di morire.
Lavoratrici asili Taranto - 7 ottobre bene sciopero e presidio - e non finisce qui....
“Rivendichiamo i nostri diritti”
Da Corriere di Taranto
Gianmario Leone
“I nostri problemi sono ampiamente conosciuti così come le condizioni sempre più peggiorative per lavoratori e lavoratrici degli asili comunali. Adesso vogliamo risposte e soluzioni definitive”. Così Margherita Calderazzi dello Slai Cobas per il sindacato di classe ribadiva ieri durante lo sciopero e il presidio all’esterno di Palazzo di Città, la posizione del sindacato nei confronti della vertenza che riguarda decine di lavoratrici e lavoratori che operano nel capitolato d’appalto comunale affidato alla ditta Servizi Integrati che scadrà a novembre e che verrà quasi sicuramente rinnovato.
“Cambiano gli assessori al ramo, ma agli incontri arrivano sempre impreparati: si documentassero prima di incontrarci – ha urlato nel megafono l’esponente del sindacato di classe -. L’assessore Simili ci ha detto che essendo nuova del ramo non è ancora a conoscenza dei nostri problemi. E allora glieli abbiamo ricordati noi ancora una volta: la miseria delle ore lavorate e dei salari, le pretese delle coordinatrici degli asili che spesso vanno oltre le attività previste dal contratto, la tutela della salute. Sarà fornita nuova documentazione all’assessore Simili, compreso l’esposto del nostro avvocato che è molto dettagliato. In modo tale che l’assessore possa essere a conoscenza di tutto. Ma magari potrebbe anche farsi un giro negli asili nido comunali per osservare direttamente con i suoi occhi quali sono le condizioni di lavoro che denunciamo”.
La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro con l'Assessore e “proporremo la partecipazione di una delegazione larga con permessi sindacali essendo l’incontro di mattina. Dopo di che faremo le prime verifiche, che non pensiamo saranno ciò che ci aspettiamo. Anche perché a novembre questo appalto scade – ha ricordato ancora la Calderazzi – ma quasi sicuramente Servizi Integrati otterrà una proroga sino a giugno alle stesse condizioni: per questo o nella proroga il Comune interviene aumentando le ore di lavoro, aggiornando le condizioni migliorative di salario (introducendo ad esempio quello "minimo" come hanno già avuto modo di fare altre amministrazioni comunali in altri capitolati di appalto) che sia almeno di 9 euro netti, migliora le condizioni per la salute di lavoratrici e lavoratori, altrimenti continueremo la nostra protesta. Che però ha bisogno anche di una maggiore partecipazione tra i lavoratori – ha poi concluso rivolgendosi alle lavoratrici e ai lavoratori l’esponente dello Slai Cobas per il sindacato di classe -: perché chi non sciopera contribuisce a peggiorare la condizione di tutte e tutti noi. Anche perché non abbiamo altra strada che insistere nella nostra lotta”.