Estrapolando dalle tesi del Partito Comunista maoista - proletari comunisti
Il governo, lo Stato borghese, in marcia verso un moderno fascismo che alimenta un moderno patriarcalismo oggi sempre più omicida, violentatore, non hanno alcuna possibilità di fermare il processo inarrestabile di accentuazione dell'attacco alla condizione di doppio sfruttamento e di oppressione delle donne, originate dallo stadio attuale di sviluppo/crisi del capitalismo/imperialismo.Oggi a fronte di questo gigantesco sviluppo delle forze produttive, qual è la realtà che la borghesia imperialista impone? Mentre le ricchezze sono sempre più concentrate nelle mani di pochi, si sviluppano povertà nuove, in dimensioni senza precedenti nell’epoca moderna, al cui centro è il proletariato, la classe su scala mondiale più espropriata e sfruttata della storia. All’internazionalizzazone e socializzazione della produzione che porrebbe le condizioni per una gestione mondiale di tutte le risorse della produzione, fa riscontro lo sviluppo di nazionalismo, con un portato di privatismo, egoismo individuale, nuovo patriarcalismo, cioè esattamente l’opposto di ciò che le condizioni oggettive permetterebbero.
Al gigantesco sviluppo delle forze produttive, delle tecnologie, ecc., corrispondono la distruzione dell’ecosistema, crisi di approvvigionamento, l’indecente affermarsi di economie neottocentesche o addirittura neomedioevali.
Alla possibilità concreta di formazione di un’umanità ricca, corrisponde un’ignoranza diffusa, neo-analfabetismo, perfino la retrocessione dei livelli di intelligenza degli individui, la riduzione dell’umanità a soggetti chiusi, ottusi, sino a forme di neo-bestialismo dilagante, che ricade soprattutto sulle donne.
Alla possibilità di trattazione della contraddizione sessuale, con sviluppo qualitativo delle relazioni uomo-donna, di liberazione sessuale connessa al nuovo protagonismo delle donne, corrisponde invece una nuova e più aggressiva oppressone sessuale, il dilagare dei femminicidi, stupri, della perversione, l’accentuarsi della crisi delle relazioni uomo-donna e di tutte le relazioni conseguenti.
In definitiva, invece che un’umanità padrona di sé, come è sempre più possibile, assistiamo ad un’umanità alienata come mai prima nella storia.
Da qui nasce l’urgenza e la necessità, per tutti gli sfruttati, i proletari, per le donne, più del 50% dell'umanità, di rovesciare il mondo. Questa è la ragione e il bi/sogno della rivoluzione.
Rivoluzione proletaria, perchè il proletariato mondiale è la principale classe che ha interesse a rovesciare il mondo.
Rivoluzione socialista, perchè il socialismo corrisponde all’esigenza pratica, data dallo sviluppo delle forze produttive, della socializzazione della produzione, dalla concentrazione delle ricchezze, di soluzione pratica dei problemi. Perchè solo il socialismo risolve il problema di porre tutta la ricchezza concentrata al servizio dell’umanità, e solo il socialismo è il modo di produzione che corrisponde ai livelli di socializzazione e internazionalizzazione esistenti su scala mondiale.
Rivoluzione socialista, infine, perchè è tale lo sviluppo delle contraddizioni, che anche la soluzione di problemi piccoli richiede forme di cooperazione sociale alta, in quanto la socializzazione è soluzione dei problemi individuali e cura delle forme degenerative dei problemi individuali stessi. La socializzazione è la sola forma che corrisponde alle dinamiche della transizione, affinché non solo singoli soggetti siano bersaglio e strumento di un processo di trasformazione, ma l’intera società, l’intera socialità presente nella struttura sociale.
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