Ieri 25 luglio 2025, gli oltre 36° all’ombra non hanno spaventato un cospicuo gruppo di lavoratrici degli asili nido comunali di Taranto che in presidio – indetto dalla os USB a Palazzo di città e al quale hanno partecipato anche lavoratrici/ori dello Slai cobas – hanno sfogato e urlato contro l’ennesima ingiustizia perpetrata dall’amministrazione comunale di Taranto.
Nella fattispecie si tratta di non permette alle suddette lavoratrici di lavorare il mese estivo di quest’anno, a causa di lavori urgenti nelle otto strutture asilari in luglio e fino al 31 agosto (lavori, però, che non sono ancora iniziati e che comunque non erano in contraddizione con le pulizie straordinari degli spazi liberi da lavori).
Per tutta la mattinata, salvo qualche comunicazione volta solo ad evitare il presidio, nessuno è sceso a parlare con le lavoratrici, verso cui hanno dimostrato totale indifferenza e indisponibilità.
Nelle ragioni della protesta sono rinvenibili anche il selvaggio sfruttamento del lavoro, fatto di poche ore e di salari bassi con periodiche sospensioni senza retribuzione; insieme ad una serie di violazioni, in particolare sulla sicurezza e salute delle lavoratrici/ori, atte a lasciare dopo trent’anni queste lavoratrici nella piaga del precariato nonostante le professionalità acquisite-.
Durante il
presidio,
si è dato spazio infine alle iniziative che le lavoratrici a breve
termine metteranno in campo a partire dal 2 settembre prossimo con
uno sciopero di 3 giorni consecutive ed uno stato di agitazione ad
oltranza fino a che la Pubblica Amministrazione prenderà
seriamente
in considerazione tutte le richieste delle lavoratrici, in
prossimità
della scadenza a novembre 2024 dell’appalto in essere.
Da RSA Lavoratrici Slai cobas
TA. 26.7.24
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