Vergognosa dichiarazione della Fedeli, riportiamo la nota
giornalistica:” Valeria
Fedeli per la prima volta oggi in una intervista a Repubblica
commenta la
sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrali.
“La sentenza va applicata – afferma il Ministro – ma dobbiamo
calcolare
l’impatto e le conseguenze, per questo ho convocato una riunione
per il
prossimo 4 gennaio”.
Il Ministro ha anche speso delle parole per lo sciopero in
programma l’8
gennaio 2018 “capisco la loro situazione, ma bisogna tenere
conto che ci sono
pure leggi e regolamenti da rispettare”.
Al momento sembra essere confermata la linea del licenziamento
(contratto
trasformato da tempo indeterminato in supplenza) per i docenti
già assunti in
ruolo e la possibilità di portare a termine l’anno scolastico
per coloro che
hanno una supplenza. Man mano che arriveranno le sentenze del
giudice del
Lavoro gli Uffici Scolastici provvederanno a depennare dalle
graduatorie ad
esaurimento e rivaluteranno l’iscrizione in II fascia delle
graduatorie di
istituto.
Una situazione molto complessa. Il 4 gennaio ci saranno i
particolari.”
Visto che la ministra parla di leggi e regolamenti da
rispettare, ricordiamo
che il valore abilitante all’insegnamento nella scuola primaria
del Diploma di
Maturità Magistrale relativamente ai titoli conseguiti entro il
2001 – 02, non
solo non è mai stato revocato , ma è stato anzi ribadito negli
anni da leggi,
note, comunicati e circolari ministeriali oltre che da una
sentenza della Corte
Costituzionale.
Pronunce, sentenze che la lotta caparbia e determinata negli
anni delle
lavoratrici hanno conquistato. Nulla è stato regalato!
Esso quindi costituisce titolo valido di accesso alle
Graduatorie Permanenti
ad Esaurimento come il possesso di una qualsiasi abilitazione o
idoneità
acquisita a seguito di concorso e ha permesso, negli anni
scorsi, l’assunzione
a tempo indeterminato di migliaia di insegnati della scuola
primaria che oggi,
pur avendo superato l’anno di prova, rischiano di essere
licenziati certo a
causa della sentenza dell’ Adunanza plenaria del Consiglio di
Stato che spazza
via ogni loro diritto, ma che torna utile al governo soprattutto
sul versante
del consolidamento della precarietà nella scuola, oltre che
affermare
ulteriormente il principio di “divide et impera”, creando
ulteriori “sottocategorie”
nella scuola PER RENDERE TUTTI PIU’
DEBOLI.
IL DIRITTO AL LAVORO NON SI TOCCA!
MASSIMA SOLIDARIETA’ E SOSTEGNO ALLA LOTTA!
Mfpr-Milano