Vogliamo aggiungere che nello sciopero delle donne l'Mfpr alla Fca di Melfi, dove più di un terzo sono donne, portò la piattaforma (che segue), ora sempre più attuale in tutte le fabbriche Fca. Dicemmo allora, e lo ripetiamo oggi, che per sostenerla occorrono scioperi, lotte e un nuovo sciopero delle donne.
La Fiom vuole fare questo nelle fabbriche Fca?
Ricordiamo che anni fa sempre la Fiom fece un'altra buona inchiesta che riguardava tutte le fabbriche metalmeccaniche e centrata proprio sulla condizione delle operaie. Purtroppo quell'inchiesta dettagliata, ancora valida tutt'oggi,- ripresa da noi negli opuscoli "S/catenate!" e "Sulla (in)sicurezza delle lavoratrici" - rimase nei cassetti sindacali. (per chi vuole conoscerla basta richiedere gli opuscoli a:mfpr.naz@gmail.com).
Non solo, nei due precedenti scioperi delle donne (nov. 2013 e marzo 2016), oltre che in quello dell'8 marzo di quest'anno le coraggiose delegate Fiom (per esempio di alcune fabbriche della Lombardia e dell'Emilia Romagna) che scesero in sciopero dovettero fare una lotta contro il Vertice Fiom e la Camusso che erano contrarie; come alla Fca di Melfi nel 2015 hanno contrastato una mobilitazione delle operaie e di alcune delegate sul problema delle tute e più in generale sulla condizione di lavoro delle operaie in questa fabbrica, come in altri stabilimenti Fca (per esempio a Termoli sul problema pause).
ORA CHE FARA' LA FIOM, dopo questa nuova grave inchiesta?
LA PIATTAFORMA PORTATA ALLA FCA MELFI dall'Mfpr
La Fiom vuole fare questo nelle fabbriche Fca?
Ricordiamo che anni fa sempre la Fiom fece un'altra buona inchiesta che riguardava tutte le fabbriche metalmeccaniche e centrata proprio sulla condizione delle operaie. Purtroppo quell'inchiesta dettagliata, ancora valida tutt'oggi,- ripresa da noi negli opuscoli "S/catenate!" e "Sulla (in)sicurezza delle lavoratrici" - rimase nei cassetti sindacali. (per chi vuole conoscerla basta richiedere gli opuscoli a:mfpr.naz@gmail.com).
Non solo, nei due precedenti scioperi delle donne (nov. 2013 e marzo 2016), oltre che in quello dell'8 marzo di quest'anno le coraggiose delegate Fiom (per esempio di alcune fabbriche della Lombardia e dell'Emilia Romagna) che scesero in sciopero dovettero fare una lotta contro il Vertice Fiom e la Camusso che erano contrarie; come alla Fca di Melfi nel 2015 hanno contrastato una mobilitazione delle operaie e di alcune delegate sul problema delle tute e più in generale sulla condizione di lavoro delle operaie in questa fabbrica, come in altri stabilimenti Fca (per esempio a Termoli sul problema pause).
ORA CHE FARA' LA FIOM, dopo questa nuova grave inchiesta?
- le pause devono tornare ad essere di 20 minuti l'una
- riduzione dei carichi e ritmi di lavoro - No all'Ergo Uas
- riduzione velocità delle linee per ridurre tempi e ripetitività dei movimenti
- i bagni delle operaie devono essere di più e più vicini alle postazione di lavoro
- riposi nei giorni di sabato e domenica, senza riduzione del salario
- tutela della salute delle donne, miglioramento dei sistemi di sicurezza, a partire dai reparti nocivi (fumo, rumore, ecc); richiesta agli organi ispettivi di una verifica generale, sotto il nostro controllo!
- ridurre la concentrazione di lavoratori su alcune linee, perchè anche questo ha a che fare con la dignità delle donne
- assemblee sindacali delle operaie in più
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