Dalla rete terra corpi territori di NUDM
#FreeAhed Tamimi #FreePalestine #PalestinaLibera
Ahed Tamimi, 16 anni, attivista della resistenza palestinese nel villaggio di Nabi Saleh, è stata arrestata.
Il suo crimine, affrontare con dignità e determinazione e la forza
delle sue parole i soldati armati fino ai denti a difesa delle terre
rubate, della costruzione delle colonie, dello sfruttamento delle
risorse in territorio palestinese.
La
mattina del 19 dicembre lei e la sua famiglia sono diventate
l'obiettivo delle forze di occupazione israeliane a seguito della
protesta per il grave
ferimento di Mohamed Tamimi, il cugino di Ahed, colpito alla testa da
uno di quei micidiali proiettili di metallo ricoperti di gomma e ora in
coma.
I
soldati hanno fatto violentemente irruzione in casa, confiscato
telefoni, macchine fotografiche, computer, picchiato la madre di Ahed e
arrestato la
ragazza. Anche sua madre Nariman e sua cugina Nur sono state arrestate
nelle ore e giornate successive.
Già era successo che, alcuni mesi fa, le fosse stata impedita la partecipazione alla carovana di solidarietà
"Palestina- Movimento Nero uniti nella lotta" negli Stati Uniti insieme all'attivista e scrittora Nadya
Tannous e all'attivista per la liberazione nera Amanda Weatherspoon.
Denunciamo
l'arresto di Ahed, Nariman e Nur, gli ultimi dei 450 arresti di persone
palestinesi dopo la decisione di Trump di riconoscere Gerusalemme come
capitale di Israele.
L'Assemblea
generale delle Nazioni Unite nella seduta del 21 dicembre ha bocciato
la decisione di Donald Trump di spostare l'ambasciata Usa da Tel Aviv
a Gerusalemme, con l'implicito riconoscimento della stessa come
capitale di Israele.
Contro
la risoluzione Usa, che aveva esplicitamente minacciato di rappresaglia
i Paesi che si sarebbero espressi contro di loro, hanno votato in 128
tra cui l'Italia, mentre in 9 hanno votato
a favore e 35 si sono astenuti.
Ti
chiedo di unirti alla campagna per la liberazione immediata di Ahed,
Nariman e Nur, e delle detenute e dei detenuti palestinesi che si
trovano illegalmente
nelle carceri israeliane, delle centinaia di bambine e bambini
incarcerati e soggetti a torture, abusi, e interrogatori in completa
violazione delle leggi internazionali che difendono i diritti
dell'infanzia.
Bisogna
prendere la parola e intraprendere azioni per chiedere la liberazione
di Ahed, della sua famiglia e di tutte e tutti i palestinesi
illegalmente
detenuti.
"Le
persone di coscienza di tutto il mondo sono ora chiamate a fermare il
‘cane pazzo’ [Trump] prima che la sua follia incontrollata si riversi
sul resto
del mondo", ha dichiarato Barghouti. "Il
modo più efficace per farlo è sostenendo le campagne BDS per continuare
a costruire questo movimento di giustizia pacifica fino a quando
non verranno imposte sanzioni severe al regime di Israele. Negli
Stati Uniti, la forte connessione tra il sostegno degli Stati Uniti
alle guerre di aggressione e alle politiche
di apartheid e pulizia etnica di Israele da un lato, e i severi tagli
ai servizi sociali, sanitari ed educativi negli Stati Uniti, dall'altro,
devono essere denunciati e contrastati.
Esplorare
l'intersezionalità della nostra lotta di liberazione con le lotte per
la giustizia razziale, economica, sociale, di genere e climatica negli
Stati Uniti e oltre è cruciale a questo riguardo". Israele e Stati Uniti hanno ampiamente dimostrato le loro intenzioni. Israele usa l'intimidazione, la paura e la violenza per
sottomettere e schiacciare il popolo palestinese.
Dobbiamo ricostruire un movimento internazionale.
Dobbiamo
continuare fino a quando non saranno terminati tutti gli scambi
economici, gli aiuti militari, la cooperazione e quindi la complicità
con
Israele.
Solo così Israele si troverà di fronte alla prospettiva di perdere la
propria possibilità di sopravvivenza e quindi all'obbligo di cambiare
rotta. Questa è l'unica via
per raggiungere la giustizia e lo stato di diritto.
La
resistenza del popolo palestinese non si è mai fermata e non si fermerà
di fronte agli arresti e alla dura repressione, e noi siamo al fianco
del popolo
palestinese nella lotta per la difesa di Gerusalemme e dei suoi
territori occupati
Partecipa, diffondi, firma la petizione https://secure.avaaz.org/campaign/en/free_ahed/?aMiDffb
Marita
Nessun commento:
Posta un commento