29/11/19

Prima presentazione dell'opuscolo "360°" a Palermo il 25 novembre

Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre a Palermo le compagne del Mfpr hanno presentato il nuovo opuscolo “360°”.
Presenti in particolare lavoratrici e precarie organizzate nello Slai Cobas sc, di cui alcune impegnate in questi gg in una nuova lotta in difesa del posto di lavoro, si è unito poi all’iniziativa anche un compagno del Partito Comunista.

Inizialmente è stato fatto un breve racconto della partecipazione alla manifestazione nazionale a Roma il 23 novembre, promossa da Nudm, con la buona diffusione proprio dell’opuscolo “360°”, in particolare al concentramento, tra compagne, donne e giovani, mentre si proiettavano le foto e alcuni video, tra cui in particolare quello in cui tutto il corteo si è fermato per alcuni minuti in silenzio, in solidarietà internazionalista con le donne cilene stuprate e uccise dalla polizia fascista per poi esplodere in un forte grido collettivo di denuncia e rabbia.

“… E’ importante ora che anche qui a Palermo questo opuscolo si conosca, ha detto una compagna, cominciando proprio dal 25 novembre una giornata importante del percorso quotidiano di doppia lotta delle donne che non volevamo lasciare “vuota”, oggi anche a Taranto questo opuscolo viene presentato, così come già a Milano e a Bologna altre compagne ne hanno parlato incontrandosi…

 Un opuscolo vivo che viene fuori da tre giornate intense di un seminario fatto in estate a Taranto, in cui hanno partecipato compagne, lavoratrici attive nella lotta, e che ha posto spunti, stimoli teorici, ma anche di linea politica e di prassi conseguente necessaria oggi per la maggioranza delle donne oppresse da questo sistema sociale…

Perché la necessità di un seminario teorico? Spesso come compagne ci siamo definite “praticone” nel senso che abbiamo fatto e facciamo molta pratica, tra e con le lavoratrici, campagne contro la violenza sulle donne, attacco al diritto di aborto, ci siamo misurate sul terreno antifascista, antirazzista, contro la repressione/questione delle compagne in carcere, iniziative di concreta solidarietà internazionalista … ma tutta questa pratica necessita ad un certo punto di “fermarsi” per ragionare, per fare un bilancio, per trarre lezioni, per sforzarsi di fare un lavoro teorico che nasce da tutta quella variegata pratica e che poi verrà  restituito con più coscienza ad una nuova pratica da verificare… armarsi della teoria ce lo hanno insegnato le maestre rivoluzionarie che la storia ci ha consegnato… è neecssario che le lavoratrici , le donne proletarie che spesso sono l’avanguardia nelle lotte, che sono in prima linea quando lottano,  studino, si formino, inizino a ragionare, anche questa è una lotta in primis con sé stesse,  per aprire occhi e mente, per  capire da dove nasce l’oppressione che si subisce ogni giorno, iniziando a rompere anche in questo senso le catene che la borghesia dominante ci impone, convincendoci in mille forme, anche con i mezzi più moderni, che per noi donne “è sempre stato così e niente può cambiare”… Tutta la vita deve invece davvero cambiare e per questo occorre la conquista/costruzione del contingente proletario del movimento delle donne che impugni la lotta rivoluzionaria in un percorso non facile ma entusiasmante che  vede intrecciarsi la pratica alla teoria…

…360°, come titolo dell’opuscolo,  è stato scelto proprio per dare il senso immediato e diretto del fatto che le donne, e in particolare le proletarie, per la condizione di sfruttamento e oppressione che subiscono in questa società capitalista, di cui femminicidi,
stupri e violenza sono il frutto più marcio, non possono che portare avanti una lotta ampia che deve toccare tutti gli aspetti della loro condizione di vita, lavorativo, familiare, sessuale , culturale… di conseguenza propria una lotta a 360°… Ma anche per dare il senso di quello che è stato un seminario pienamente interno alla situazione attuale dal punto di vista delle donne, sia sul piano della condizione reale che esse vivono in un paese come il nostro in cui avanza il moderno fascismo e in cui con il governo Lega/Salvini/M5s vi è stato un salto di qualità in termini di razzismo/sessismo che si concretizza poi nelle politiche contro le donne (da Pillon all’ipocrita e repressivo codice rosso, i decreti sicurezza, che non risolve affatto la questione dei femminicidi/violenza… fino alle politiche dell’attuale governo volte a potenziare il ruolo delle donne nella famiglia, sulle quali si deve scaricare tutto il peso del lavoro di cura, ad incentivare la maternità ponendo come centrale il ruolo riproduttivo delle donne la cui libertà di scelta in tema di maternità deve essere invece ristretta/soffocata…; sia sul piano dell’emergere nel nostro paese, in quello che noi definiamo movimento carsico, di un nuovo e grande movimento di donne, rappresentato in questa fase da Nudm, che da alcuni anni riesce a portare, compattare grandi numeri di donne in piazza  e verso cui come femministe, proletarie, rivoluzionarie è necessario porsi e stare “con un piede fuori e con un piede dentro”… non settarismo o mero liquidazionismo  ma valorizzarne gli aspetti positivi combattendo sul campo, quelli negativi, devianti e controproducenti per la lotta rivoluzionaria delle donne, in quanto espressione nella linea teorica, ideologica e di conseguenza pratica che sfocia oggettivamente nel riformismo della classe che rappresentano, principalmente la piccola-borghesia…

Un’altra compagna ha quindi descritto con brevi sintesi le sezioni dell’opuscolo  con lo scopo di invogliare le presenti alla lettura/conoscenza, da quella appunto sulle tendenze nel movimento femminista oggi in Italia con l’analisi specifica di Nudm,  ai contributi scritti di alcune compagne, sulla base dello studio dell’analisi materialistico-dialettica di Marx/Engels,  su questioni relative alla condizione di subalternità delle donne che questo sistema sociale pone come una delle sue basi, come produzione e riproduzione, il ruolo della famiglia in questa società, patriarcato e patriarcalismo, fino a tutta la parte, che ha prodotto peraltro al seminario un ricco dibattito, di  analisi/bilancio di alcune esperienze di lotta come quella di donne migranti dei ghetti o delle fabbriche o delle lavoratrici nei sindacati di base…

Alcune lavoratrici hanno fatto quindi domande anche in modo critico in merito a questioni come “sciopero transfemminista  o  globale”…

Un’altra compagna è intervenuta ponendo con forza l’accento su quale via da seguire per le donne, e in particolare per le proletarie, la lotta rivoluzionaria o la lotta riformista? e ha proposto lo studio collettivo dell’opuscolo con appuntamenti periodici.

Il compagno del Partito Comunista apprezzando il lavoro delle compagne per nulla scontato e i contenuti dell’opuscolo ha portato il contributo di una compagna sulla questione della prostituzione/mercificazione dei corpi delle donne.

mfprpa@gmail.com


26/11/19

RICHIEDI GLI ATTI DEL SEMINARIO ESTIVO MFPR


Più di 100 copie sono state diffuse/vendute il 23 novembre alla manifestazione nazionale delle donne a Roma del Quaderno contenente gli Atti del seminario teorico estivo.
Invitiamo le realtà femministe, Nudm locali, compagne, donne, ragazze a richiedercelo
sia venendo a prenderlo direttamente nelle città, contattando le compagne agli indirizzi e mail, che di seguito segnaliamo:

Taranto: mfpr.naz@gmail.com
Palermo: mfprpa@gmail.com
Milano: mfpr.mi1@gmail.com
L’Aquila: sommosprol@gmail.com
Ravenna: cobasra@gmail.com
Bologna: layla.buzzi1@istruzione.it
Roma: bluoltremar@alice.it
Siena: auroangela@gmail.com

sia richiedendolo all'indirizzo e mail: mfpr.naz@gmail.com
Il costo è di 5 euro.

Gli argomenti affrontati nel seminario sono stati:
- La necessità del lavoro teorico. Chi ha più interesse alla teoria rivoluzionaria sono le donne
- Tendenze nel movimento femminista in Italia, oggi - Nudm
- Note su transfemminismo
- Su produzione e riproduzione - femminismo radicale o marxismo?
- Il ruolo della famiglia per il sistema del Capitale
- la realtà delle migranti, dai ghetti alle fabbriche
- Battaglia teorica e pratica delle lavoratrici nei sindacati - un’esperienza
- Su patriarcato e patriarcalismo
- La lotta contro la condizione delle detenute politiche e di lotta nelle carceri
- Contributo di una compagna artista
- Conclusioni - punti per un movimento femminista proletario rivoluzionario
Dibattiti vari

Un forte saluto rosso a tutte!

MFPR

LA GRANDE IPOCRISIA SULLE DONNE nella giornata del 25 novembre


Ieri abbiamo dovuto vedere in Tv, leggere sui mass media, andare in scena una delle più grandi schifose ipocrisie, quella contro le donne.
Il governo, i Ministri (vedi l'indecente Bellanova), i presidenti del parlamento (lo stesso scontato pres. Mattarella), e varie altri personaggi donne e uomini istituzionali se la sono cavata con qualche drappo, qualche scritta luminosa, una panchina dipinta di rosso, ecc., più qualche dichiarazione di imbarazzante circostanza.
E meno male che succede una/due volta all'anno - compreso l'8 marzo.
Per tutto il resto dell'anno ciò che invece dobbiamo leggere, vedere è la vera drammatica realtà: sono le notizie sulle uccisioni in aumento delle donne, sugli stupri, sulle morti in mare delle donne migranti, prima stuprate nei lager in Libia mantenuti con il tacito accordo dell'imperialismo italiano, sono le notizie sul lavoro che non c'è, sugli sgomberi della polizia delle donne, bambini che occupano le case, ecc. ecc.
E' la realtà della condizione "normale" delle donne che voi stessi create ogni giorno!
NOI DONNE RESPINGIAMO QUESTE SCENEGGIATE! NON IN NOSTRO NOME!! 

Ma ieri e oggi è andata in scena anche un'altra squallida operazione - la pubblicazione, nei giornali, nelle Tv, in grande evidenza dei dati della rilevazione dell'Istat "sugli stereotipi, sui ruoli di genere e l'immaginario sociale della violenza". Mentre la maggiorparte dei mass media ha dedicato solo qualche foto alla grande manifestazione a Roma delle donne nella giornata del 23 novembre, ampio spazio invece è stato dato al fatto che la maggioranza della gente colpevolizza le donne, il loro comportamento se vengono violentate. Non è un caso, ma una precisa scelta, sia chiaro!
Una denuncia apparentemente dalla parte delle donne, ma che ha come risultato di amplificare, cristallizzare, rendere legittime, dare valore di concezioni consolidate a idee, parole, "chiacchiere da bar", ad esternazioni di "pancia".
Ma che scoperta è questa statistica!? Le donne è da troppo tempo che la scoprono tragicamente sulla loro pelle!
Non sono i mass media, che ora riproducono quelle percentuali, che ogni giorno alimentano l'humus sessista? Non sono i processi per stupro, per femminicidi, in cui ad essere "processate", violentate per la seconda volta, sono le donne, non sono le oscene sentenze di troppi magistrati, molto tenue, comprensive verso gli uomini che odiano le donne, ad alimentare questo osceno fascista humus sociale?
Le idee dominanti sono espressione della classe dominante - diceva il buon Marx.
E allora di che ci dovremmo meravigliare? Se ci sono i Salvini, le Meloni, e tanti e tanti parlamentari, in modo trasversale, e personaggi istituzionali, a cui è permesso di sciorinare sui mass media pubblici, di Stato le loro volgarità sessiste, fasciste, razziste, è qui che c'è la marcia radice che solo una grande, violenta, rivoluzionaria lotta delle donne può e deve sradicare.  

PER OGNI DONNA UCCISA, STUPRATA, OFFESA SIAMO TUTTE PARTE LESA!


PARTINICO (PA) DONNA DI 30 ANNI MASSACRATA BARBARAMENTE DAL PROPRIO AMANTE SPOSATO, PERCHE’ INCINTA
PER OGNI DONNA UCCISA, STUPRATA, PICCHIATA E OFFESA
NON POSSIAMO NON SENTIRCI TUTTE PARTE LESA!!!

“Aspettiamo un bambino, ti amo”, e lui, Antonio Borgia, un imprenditore di Partinico (Pa) di 51 anni, sposato, dopo avere ripetutamente colpito con un bastone la sua giovane amante, Ana Di Piazza, l’ha uccisa a coltellate, tagliandole la gola. E poi, come se nulla fosse, si è fatto la doccia ed è andato dal barbiere.
Ancora una volta, a distanza di due giorni dall’ultimo femminicidio, avvenuto in provincia di Novara, il tragico copione si ripete, allungando la lista delle donne uccise da chi diceva di amarle, che ricordiamo, dal 2000 ad oggi sono oltre 3.100.
Come abbiamo gridato anche il 23 novembre, durante la manifestazione nazionale contro la violenza di genere, che ha visto scendere in piazza migliaia di donne, tra cui moltissime giovani studentesse, in questa società maschilista, oscurantista e misogina, che proprio sulle donne mostra tutta la sua barbarie, la mattanza e la violenza di genere purtroppo non potrà mai avere fine.
I fatti quotidiani dimostrano ampiamente che non ci sono leggi, compreso il “codice rosso” approvato lo scorso mese di luglio, che tengano. QUI, FINORA DI ROSSO C’E’ SOLO IL SANGUE DI MIGLIAIA DI DONNE CHE CONTINUA A SCORRERE, GRAZIE AD UN SISTEMA E A GOVERNI MODERNO FASCISTI CHE GENERANO ED ALIMENTANO MASCHILISMO, OSCURANTISMO, MISOGINIA.
Perciò ribadiamo che le riforme - invocate da sempre come punto di arrivo dal femminismo piccolo borghese, di cui, attualmente le dirigenti di NUM sono espressione - benché spesso frutto della lotta delle donne, non bastano.
La storia ci insegna che la lotta riformista, fine a se stessa, è deleteria e
reazionaria, poiché devia la lotta delle donne illudendole su un possibile cambiamento delle loro condizioni di vita all’interno di questo stesso sistema che è alla base dei femminicidi, della violenza e dell’oppressione delle donne.
Se non si estirpa alla radice il male principale, che è la società capitalista barbara in cui viviamo, nulla potrà mai cambiare e men che meno potrà mai esservi alcuna vera liberazione delle donne.
MA QUALI RIFORME, MA CHE EDUCAZIONE, LE DONNE HANNO BI-SOGNO DELLA RIVOLUZIONE!
Di qui, soprattutto alla luce dell’avanzare del moderno fascismo e del moderno medioevo, la necessità di rimettere al centro la lotta e la violenza rivoluzionaria delle donne, principalmente di quelle proletarie, doppiamente sfruttate e oppresse, che hanno la missione storica di essere la “forza poderosa della rivoluzione e nella rivoluzione”, perché non hanno proprio nulla da perdere, se non le proprie doppie catene…
Di questo e di tanto altro ancora si parlerà oggi - in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne - a Palermo, nell’incontro organizzato dalle compagne del MFPR, in cui sarà presentato l’opuscolo sull’importante seminario delle donne tenutosi lo scorso luglio.
PER ANA E PER TUTTE LE DONNE UCCISE, PICCHIATE, STUPRATE, OFFESE, SFRUTTATE, LA LOTTA DELLE DONNE NON PUO’ CHE ESSERE A 360°, PERCHE’ TUTTA LA VITA POSSA REALMENTE CAMBIARE!!!”

Lavoratrici SLAI Cobas ed MFPR Policlinico-Palermo 24.11.2019

25/11/19

Sempre tantissime donne in piazza - Ma occorre di piu', rompere la "normalita'" - E le donne lo possono fare! Massiccia diffusione dell'opuscolo "360°"



Ieri la manifestazione delle donne contro la violenza sessuale, i femminicidi, contro il sistema che produce questa feroce guerra contro le donne - le stesse statistiche borghesi segnalano l'aumento dei femminicidi - ha di nuovo mostrato la grandezza, potenzialità del movimento delle donne. Vi erano tantissime ragazze, alcune giovanissime che portano la freschezza di ribellione, presa di coscienza, ma anche gioia di lottare. Da Roma, in particolare, vi erano le donne migranti organizzate, come vi erano le rappresentanti delle dure lotte per la casa, contro gli sgomberi che si fanno in questa città.

Ma il corteo non ha segnato delle novità, dei passi avanti. L'unica, dolorosa, "novità" è stata la denuncia, rabbia, emozione che ha attraversato la manifestazione per l'assassinio, torture e violenza alla "Mimo" perpetrata dallo Stato, polizia cilena, con il momento del sit-in silenzioso di tutto il corteo seguito dai forti slogan in ricordo di tutte le donne uccise dallo Stato borghese e dal nostro grido: rivoluzione!

E dobbiamo anche dirci che quest'anno la partecipazione, sebbene sempre più grande di qualsiasi movimento, è stata circa la metà degli altri anni. Non si è voluto dare ascolto alle sollecitazioni, proposte venute anche nella assemblea nazionale di Nudm di un mese fa a Napoli che dicevano di fare una manifestazione più combattiva, più indirizzata contro i Palazzi del potere.
Si è fatta invece la manifestazione "normale", quando la condizione della maggioranza delle donne, i femminicidi, il lavoro che viene tolto e diventa sempre più precario e misero, la condizione familiare, ecc. diventa sempre meno "normale"; anche ieri vi è stato l'ennesimo femminicidio e la morte in mare di nostre sorelle migranti, di cui responsabile è solo questo governo, questo Stato, questo sistema imperialista.

Così in questa manifestazione non possono trovare rappresentanza, neanche eco le lotte delle lavoratrici che pur ci sono con una protagonismo determinato e in prima fila delle donne, dalla lotta delle operaie della Whirlpool, alla lotta delle lavoratrici precarie di Palermo, degli asili di Taranto, della logistica del nord, ecc.

Occorre essere "anormali"! Occorre di più e meglio.

Occorre prendere sempre più coscienza che "tutta la vita deve cambiare" e per questo serve una lotta a 360°, continua, prolungata, che non abbia meno obiettivo che la Rivoluzione per rovesciare questo sistema, da "moderno medioevo, contro padroni, governi, Stato, uomini che odiano le donne.

Questo comporta discutere di quale linea serve, quale lotta serve, quale ideologia, ecc. quale classe deve prendere nella mani questa battaglia perchè sia diretta verso quell'obiettivo, se le proletarie che lottano ogni giorno e sono la maggioranza reale o la piccola borghesia che chiede dei cambiamenti impossibili in questa marcia società capitalista.

Per questo, quest'anno le compagne del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario hanno posto al centro della loro azione nella manifestazione la diffusione del Quaderno "360°" contenente gli Atti del seminario teorico fatto quest'estate, perchè ci si "armi" la testa e il cuore per avanzare nella lotta.
Più di 100 copie sono state vendute, sia a ragazze che a donne anziane, sia a realtà collettive che a donne singole, a compagne di lunga militanza come compagne nuove,
ecc. A dimostrazione, forse, della necessità, maturità, di trasformazione di un movimento delle donne importante ma che diretto dal femminismo piccolo borghese rischia di essere routinario.

Tante lo hanno preso, dopo una breve presentazione dei contenuti del seminario, con interesse, anche curiosità, sorpresa che finalmente si affrontino quei temi.
 

Questo messaggio "lotta a 360°..." è stato portato anche sui muri con locandine, con le scritte, nei cartelli.

Il 25 novembre in alcune città, come a Palermo, a Taranto vi saranno nuove presentazioni del Quaderno, rivolte soprattutto alle lavoratrici in lotta perché prendano con più convinzione, più coraggio nelle loro mani la battaglia per un femminismo proletario rivoluzionario, ancora troppo debole, ma assolutamente necessario.


24/11/19

Decine di migliaia di donne in piazza a Roma - forte solidarietà con le donne cilene - un forte grido contro l'assassinio di Daniela



Ancora una volta migliaia e migliaia di donne sono scese in piazza a Roma contro la violenza. In questa manifestazione lo sguardo di solidarietà e resistenza comune è andato anche al Cile, dove contro le donne che protestano contro il governo si è scatenata una violenza bestiale, quella degli apparati repressivi dello Stato.

CILE- DANIELA: CONTRO L'ASSASSINIO DI STATO IL GRIDO DELLE DONNE IERI SI E' ALZATO IN TANTE PIAZZE

Ieri come in tante piazze del mondo, nelle manifestazioni contro la violenza sessuale, i femminicidi, stupri contro le donne, anche nella manifestazione a Roma, con una grande emozione e rabbia, in ogni momento si è ricordata Daniela e denunciata l'orribile uccisione da parte della polizia cilena, dopo torture e violenze.
Un momento di grandissimo sit-in silenzioso si è tenuto nei pressi del Ministero degli Interni, terminato con un grande grido di ribellione, denuncia, determinazione a lottare più di prima per le nostre sorelle uccise, violentate, torturate dagli Stati fascisti assassini!
A ROMA
NEI PANNELLI DEL MFPR

PRIME IMMAGINI DALLA MANIFESTAZIONE DI ROMA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE