Ieri abbiamo dovuto vedere in Tv, leggere sui mass media, andare in scena una delle più grandi schifose ipocrisie, quella contro le donne.
Il governo, i Ministri (vedi l'indecente Bellanova), i presidenti del parlamento (lo stesso scontato pres. Mattarella), e varie altri personaggi donne e uomini istituzionali se la sono cavata con qualche drappo, qualche scritta luminosa, una panchina dipinta di rosso, ecc., più qualche dichiarazione di imbarazzante circostanza.
E meno male che succede una/due volta all'anno - compreso l'8 marzo.
Per tutto il resto dell'anno ciò che invece dobbiamo leggere, vedere è la vera drammatica realtà: sono le notizie sulle uccisioni in aumento delle donne, sugli stupri, sulle morti in mare delle donne migranti, prima stuprate nei lager in Libia mantenuti con il tacito accordo dell'imperialismo italiano, sono le notizie sul lavoro che non c'è, sugli sgomberi della polizia delle donne, bambini che occupano le case, ecc. ecc.
E' la realtà della condizione "normale" delle donne che voi stessi create ogni giorno!
NOI DONNE RESPINGIAMO QUESTE SCENEGGIATE! NON IN NOSTRO NOME!!
Ma ieri e oggi è andata in scena anche un'altra squallida operazione - la pubblicazione, nei giornali, nelle Tv, in grande evidenza dei dati della rilevazione dell'Istat "sugli stereotipi, sui ruoli di genere e l'immaginario sociale della violenza". Mentre la maggiorparte dei mass media ha dedicato solo qualche foto alla grande manifestazione a Roma delle donne nella giornata del 23 novembre, ampio spazio invece è stato dato al fatto che la maggioranza della gente colpevolizza le donne, il loro comportamento se vengono violentate. Non è un caso, ma una precisa scelta, sia chiaro!
Una denuncia apparentemente dalla parte delle donne, ma che ha come risultato di amplificare, cristallizzare, rendere legittime, dare valore di concezioni consolidate a idee, parole, "chiacchiere da bar", ad esternazioni di "pancia".
Ma che scoperta è questa statistica!? Le donne è da troppo tempo che la scoprono tragicamente sulla loro pelle!
Non sono i mass media, che ora riproducono quelle percentuali, che ogni giorno alimentano l'humus sessista? Non sono i processi per stupro, per femminicidi, in cui ad essere "processate", violentate per la seconda volta, sono le donne, non sono le oscene sentenze di troppi magistrati, molto tenue, comprensive verso gli uomini che odiano le donne, ad alimentare questo osceno fascista humus sociale?
Le idee dominanti sono espressione della classe dominante - diceva il buon Marx.
E allora di che ci dovremmo meravigliare? Se ci sono i Salvini, le Meloni, e tanti e tanti parlamentari, in modo trasversale, e personaggi istituzionali, a cui è permesso di sciorinare sui mass media pubblici, di Stato le loro volgarità sessiste, fasciste, razziste, è qui che c'è la marcia radice che solo una grande, violenta, rivoluzionaria lotta delle donne può e deve sradicare.
Il governo, i Ministri (vedi l'indecente Bellanova), i presidenti del parlamento (lo stesso scontato pres. Mattarella), e varie altri personaggi donne e uomini istituzionali se la sono cavata con qualche drappo, qualche scritta luminosa, una panchina dipinta di rosso, ecc., più qualche dichiarazione di imbarazzante circostanza.
E meno male che succede una/due volta all'anno - compreso l'8 marzo.
Per tutto il resto dell'anno ciò che invece dobbiamo leggere, vedere è la vera drammatica realtà: sono le notizie sulle uccisioni in aumento delle donne, sugli stupri, sulle morti in mare delle donne migranti, prima stuprate nei lager in Libia mantenuti con il tacito accordo dell'imperialismo italiano, sono le notizie sul lavoro che non c'è, sugli sgomberi della polizia delle donne, bambini che occupano le case, ecc. ecc.
E' la realtà della condizione "normale" delle donne che voi stessi create ogni giorno!
NOI DONNE RESPINGIAMO QUESTE SCENEGGIATE! NON IN NOSTRO NOME!!
Ma ieri e oggi è andata in scena anche un'altra squallida operazione - la pubblicazione, nei giornali, nelle Tv, in grande evidenza dei dati della rilevazione dell'Istat "sugli stereotipi, sui ruoli di genere e l'immaginario sociale della violenza". Mentre la maggiorparte dei mass media ha dedicato solo qualche foto alla grande manifestazione a Roma delle donne nella giornata del 23 novembre, ampio spazio invece è stato dato al fatto che la maggioranza della gente colpevolizza le donne, il loro comportamento se vengono violentate. Non è un caso, ma una precisa scelta, sia chiaro!
Una denuncia apparentemente dalla parte delle donne, ma che ha come risultato di amplificare, cristallizzare, rendere legittime, dare valore di concezioni consolidate a idee, parole, "chiacchiere da bar", ad esternazioni di "pancia".
Ma che scoperta è questa statistica!? Le donne è da troppo tempo che la scoprono tragicamente sulla loro pelle!
Non sono i mass media, che ora riproducono quelle percentuali, che ogni giorno alimentano l'humus sessista? Non sono i processi per stupro, per femminicidi, in cui ad essere "processate", violentate per la seconda volta, sono le donne, non sono le oscene sentenze di troppi magistrati, molto tenue, comprensive verso gli uomini che odiano le donne, ad alimentare questo osceno fascista humus sociale?
Le idee dominanti sono espressione della classe dominante - diceva il buon Marx.
E allora di che ci dovremmo meravigliare? Se ci sono i Salvini, le Meloni, e tanti e tanti parlamentari, in modo trasversale, e personaggi istituzionali, a cui è permesso di sciorinare sui mass media pubblici, di Stato le loro volgarità sessiste, fasciste, razziste, è qui che c'è la marcia radice che solo una grande, violenta, rivoluzionaria lotta delle donne può e deve sradicare.
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