18/10/18

La lotta non si arresta - Dedicato a Margherita

Sono davvero tantissimi i messaggi di solidarietà pervenuti sinora per la compagna Margherita Calderazzi, che abbiamo deciso di dedicargli una pagina intera. Qui potete leggere tutti i messaggi.
In questo post ne pubblichiamo alcuni più significativi, insieme a un video di 5 anni fà, quando con Margherita occupammo il palco allestito in Piazza S. Giovanni a Roma, durante l'accampata, per lanciare il primo sciopero delle donne in Italia. Era il 18 ottobre 2013.





Hanno arrestato Margherita Calderazzi, nostra compagna e coordinatrice nazionale dello Slai Cobas per il sindacato di classe, che indisse lo sciopero delle donne in tutti i settori lavorativi pubblici e privati anche l'8 marzo scorso. Una scelta, quella, che tutte noi abbiamo sostenuto e che è costata alla coordinatrice una sanzione della CGS di 2.500 euro. Quella sanzione, profondamente ingiusta perché colpisce la lotta di tutte le donne, non interessa solo chi la sta subendo, interessa tutte noi, così come l'arresto di Margherita, per le lotte delle lavoratrici/disoccupate di Taranto, non interessa solo Margherita ma interessa tutte e tutti.
Gli arresti domiciliari di un mese contro chi lotta per i diritti dei lavoratori e soprattutto delle donne/lavoratrici, è davvero un mero atto fascista, ma ribadiamo che la repressione non ci fa paura, piuttosto è il segno che noi facciamo paura ed essa riflette la nostra forza
SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE, SIAMO TUTTE MARGHERITA! 
LE COMPAGNE DEL MFPR

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Solidarietà a Margherita dalla Galizia
Adolfo Naya - Galizia
Toda la mia solidarietá internacionalista e proletaria dende Galiza a la compagna Margherita!!

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AttriceContro - Alessandra Magrini Roma
...quando sono stata a Taranto per preparare l'inchiesta che ha dato vita allo spettacolo sull'Ilva sono stata ospitata per molti mesi e guidata ai cancelli della fabbrica da questi compagni. Da anni questi compagni sono in lotta accanto ai diritti delle lavoratrici delle ditte di pulizia, degli operai e attivi nell'antifascismo. Compagni veri che mettono in gioco la vita per i diritti di tutti. Per questo la repressione ha toccato Margherita, sempre in prima linea, che mi ha insegnato che chi lotta non si adegua. Margherita qualche anno fa a Roma durante un corteo è stata pure brutalmente malmenata dalla polizia a piazza Barberini.
...dovete morire appesi... solidarietà a Margherita... E chi ti ferma a te sarai al pc a mandare mail e a ridergli in faccia 

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Solidarietà dal blog internazionalista Dazibao rojo
http://dlog marxista-leninista-maoísta

ITALIA: ¡Libertad inmediata para la camarada Margherita Calderazzi!

Hemos tenido conocimiento del arresto domiciliario de la camarada Margherita Calderazzi, conocida luchadora por los derechos del pueblo, Coordinadora Nacional del Slai-Cobas Taranto (sindicato de clase). Activa militante en defensa de los derechos de la mujer.
Según parece en aplicación del reaccionario nuevo "Decreto sicurezza" del Gobierno Lega/M5s, que permite el arresto domiciliario por impago de una multa gubernativa de 2.500 €.
Desde Galiza, Dazibao Rojo quiere manifestar su plena solidaridad con la camarada Margherita y nuestra energica condena de esta nueva acción terrorista del neo-fascista gobierno Lega/M5s.

¡SOLIDARIDAD CON MARGHERITA CALDERAZZI!
¡LIBERTAD INMEDIATA PARA MARGHERITA!

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SOLIDARIETA' A CHI LOTTA, LA REPRESSIONE NON CI FERMA! MARGHERITA LIBERA
Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla compagna posta agli arresti domiciliari, attraverso i quali ancora una volta lo Stato tenta di reprimere e mettere a tacere chi lotta in modo conflittuale e sostiene l'autorganizzazione.
Crediamo che la solidarietà sia un arma potente, e siamo convinte e convinti che in tempi bui come questi sia necessario continuare a opporsi in maniera decisa, determinata contro lo Stato che quotidianamente sfrutta, emargina, controlla e reprime. Senza fare un passo indietro.
Dai ghetti delle campagne alle città, ora più che mai, sappiamo che solo la lotta paga,
Un abbraccio di cuore, speriamo di vederci presto
Rete Campagne in Lotta
Comitato Lavoratori delle Campagne

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ALICE PALERMO
Margherita Calderazzi, coordinatrice del sindacato Slai Cobas di Taranto, è conosciuta non solo per l'essere attivista della Rete Nazionale Salute e Sicurezza Lavoro e sempre in prima linea nelle lotte per la sicurezza lavoro e territorio, (come nel caso Ilva di Taranto contro le morti sul lavoro e da
lavoro), contro l'inquinamento ambientale, ma anche per essere sempre in prima linea per i diritti delle donne.
Conosco Margherita da molto tempo, da quando ero adolescente. Da lei ho imparato la forza della rabbia di classe, l'importanza di riconoscere e opporsi alle ingiustizie sociali; da lei ho imparato cosa vuol dire essere una femminista internazionalista nella teoria e nella prassi, da lei ho imparato a riconoscere me stessa nelle lotte sociali delle donne di tutto il mondo e sempre da lei ho imparato ad incanalare in modo utile la rabbia che contraddistingue le donne di ogni nazionalità secondo le mie inclinazioni.
Oggi Margherita è stata arrestata per oltraggio ad un pubblico ufficiale, negandole di fatto l'eventuale assegnazione ai servizi sociali perché il valore educativo del provvedimento è stato considerato "nullo". Lo stato di repressione in Italia sta toccando picchi vergognosi, specialmente considerando che l'oltraggio avviene ogni giorno sulla pelle di tutti i cittadini resi sempre più poveri e schiavi inconsapevoli di un sistema gestito da una classe dominante che non esita a mettere a rischio la salute di tutti a rischio della stessa morte, compresa la morte dei bambini.
Per l'attività a sostegno della popolazione tarantina Margherita, I lavoratori/lavoratrici e il sindacato tutto, hanno costruito una rete di simpatia e solidarietà che evidentemente non è stata gradita dalle istituzioni locali che hanno pensato che un atto repressivo nei confronti della testa dell'organizzazione sindacale potesse affievolire gli animi. Cosa che non è assolutamente successa, anzi: la solidarietà a Margherita, l'indignazione della popolazione locale, della rete e del movimento è enorme e raccoglie consensi dentro e fuori i confini nazionali.
Di fatto Margherita è stata arrestata per legittima attività sindacale
Questo episodio non è isolato e avviene a poca distanza da un altro attacco repressivo nei confronti di un'altra donna, Cettina, portata in questura perchè distribuiva volantini e attaccava locandine contro il governo Lega/m5s in occasione del Palermo Pride. Per chi se lo stesse chiedendo le locandine e i volantini presentavano la faccia di Salvini e Di Maio con la frase "Contro questo governo fascista, razzista e sessista". Questo è bastato per metterla in manette con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata. Qualcuno mi delucidi su come distribuire volantini possa essere considerato manifestazione non autorizzata.
Provo vergogna per le istituzioni che, invece di sostenere e far fiorire la popolazione, la umilia e la calpesta ogni giorno, facendo la voce grossa e tenendo il pugno duro contro chi cerca solo di difendersi da un attacco costante ai diritti fondamentali, come quello alla salute, al lavoro e ad una vita dignitosa. Il sostegno a Margherita è doveroso in un momento in cui l'attacco alle donne, ai lavoratori, ai migranti e a tutte le classi sociali più deboli è giornaliero, costante e prende molte forme. Il quadro complessivo è più che preoccupante e l'arresto di Margherita, come l'arresto di Mimmo Lucano, è un sintomo di una repressione crescente a cui bisogna resistere per difendersi intellettualmente e materialmente

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DA CETTINA DEL MFPR, LA COMPAGNA PORTATA IN QUESTURA SOLO PERCHE' VOLANTINAVA AL PRIDE DI PALERMO
Gli arresti di Margherita è la prova provata del governo repressivo che abbiamo in questa fase. Subiamo lo Stato di polizia che questo governo Salvini/Di Maio sostiene a piene mani, chiunque si ribella deve essere messo a tacere, deve essere colpito da grave attacco di repressione.
Questo attacco è fascista e ci dà la conferma per chi ancora non ne avesse il minimo dubbio di come ci vorrebbero zittire.
Ho subito una repressione al Pride di Palermo solo perchè stavo volantinando e attaccando locandine con la faccia di Salvini e Di Maio con la frase "Contro questo governo fascista, razzista e sessista". La risposta della polizia è stata quella della violenza e abuso di potere contro me stessa e i miei compagni/e, sono stata portata in questura in manette accusata di oltraggio a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata... un volantinaggio dentro il Pride MANIFESTAZIONE NON AUTORIZZATA!!
Ora il governo fascista con tutti i suoi apparati ha toccato-accusato Margherita ma le accuse ricevute non fanno altro che darci la forza per essere sempre più resistenti e la consapevolezza che stiamo andando nel senso giusto.
Un grande abbraccio a Margherita!

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Vergognosa la condanna ad un mese di arresti domiciliari per la compagna Margherita, coordinatrice dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe, "colpevole" di servire il popolo con tutto il cuore ovunque ne abbia la possibilità.
Margherita infatti è stata sempre in prima linea nell'organizzazione delle lotte di lavoratori e dei disoccupati della sua città, Taranto, nonchè a livello nazionale dando sempre un contributo al movimento dei lavoratori e rivoluzionario nel nostro paese da Bergamo a Palermo, da Bologna a Napoli siamo come quadro nazionale dello Slai cobas per il Sindacato di classe, sia come dirigente del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario. Anche i compagni e le compagne di altri paesi europei e del mondo hanno avuto modo di imparare da Margherita e di apprezzarne lo spirito critico, da compagna rivoluzionaria  "senza peli sulla lingua" il cui unico obiettivo è quello di fare avanzare il movimento dei lavoratori, delle donne e rivoluzionario nel suo complesso contro ogni gretto settarismo.
I messaggi di solidarietà che continuano ad arrivare numerosi e da più parti da quando si è diffusa la notizia dell'arresto, dimostrano tutto ciò.
E' evidentemente una condanna politica che conferma la natura reazionaria del governo fascio/populista Lega/M5S ed il salto di qualità di quest'ultima verso l'instaurazione della dittatura aperta e del moderno fascismo nel nostro paese contro tutte le voci di dissenso e di opposizione. Giusto pochi giorni fa Margherita organizzava a Taranto la giornata nazionale svoltasi in molte città per denunciare la natura reazionaria e razzista del nuovo decreto Salvini sulla "sicurezza".
L'infame condanna in ogni caso già si sta ritorcendo contro il mandante e la solidarietà di classe e internazionalista nei confronti di Margherita metterà ancor più in luce come lo Stato imperialista italiano con tutto il suo apparato repressivo sia in realtà un gigante dai piedi d'argilla.

Emanuele Venezia insegnante di italiano, Tunisi

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Messaggio operaio ILVA - la tempra d'acciaio di Margherita...
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso. Ci perdonerà il Che se ci appropriamo di una sua celebre frase, ma non è certo una persona qualunque colei che da Domenica 15 Ottobre è stata posta ai domiciliari. Eventi come questo ci stimolano, ci rendono più forti, ci fanno rendere conto che la lotta necessita di persone dure come Margherita, persone con la tempra d'acciaio, quell'acciaio che da molto, come lei, è parte integrante di questo territorio. Entrambi fondamentali per la formazione di una nuova avanguardia operaia.
L'uno responsabile della nascita della classe operaia stessa, l'altra della consapevolezza di essa come motore dell'attuale sistema capitalistico e del suo superamento.
Porre Margherita agli arresti è simbolo dell'assurdità dell'attuale sistema che ci governa, fatto di padroni liberi di uccidere, politici ai suoi servigi e moderni schiavi a cui non è permesso nulla se non obbedire. Ed è allora qui che la lotta si intensifica, reclamare un posto in questo mondo per i più deboli, per le minoranze, per le masse lavoratrici, ed è qui, perciò, che persone come Margherita sono una guida nella confusione voluta che ci investe. Ed il cerchio si chiude.
Dunque è questo che aveva auspicato il compagno Ernesto Guevara: chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso.
E Margherita non ha perso.
Con rabbia e determinazione per Margherita, un messaggio di solidarietà da parte di Lucia e Lorenzo.

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