Sono davvero tantissimi i messaggi di solidarietà pervenuti sinora per la compagna Margherita Calderazzi, che abbiamo deciso di dedicargli una pagina intera. Qui potete leggere tutti i messaggi.
In questo post ne pubblichiamo alcuni più significativi, insieme a un video di 5 anni fà, quando con Margherita occupammo il palco allestito in Piazza S. Giovanni a Roma, durante l'accampata, per lanciare il primo sciopero delle donne in Italia. Era il 18 ottobre 2013.
Hanno arrestato Margherita Calderazzi, nostra compagna e
coordinatrice nazionale dello Slai Cobas per il sindacato di classe, che
indisse lo sciopero delle donne in tutti i settori lavorativi pubblici e
privati anche l'8 marzo scorso. Una scelta, quella, che tutte noi abbiamo
sostenuto e che è costata alla coordinatrice una sanzione della CGS di 2.500
euro. Quella sanzione, profondamente ingiusta perché colpisce la lotta di tutte
le donne, non interessa solo chi la sta subendo, interessa tutte noi, così come
l'arresto di Margherita, per le lotte delle lavoratrici/disoccupate di Taranto,
non interessa solo Margherita ma interessa tutte e tutti.
Gli arresti domiciliari di un mese contro chi lotta per i
diritti dei lavoratori e soprattutto delle donne/lavoratrici, è davvero un mero
atto fascista, ma ribadiamo che la repressione non ci fa paura, piuttosto è il
segno che noi facciamo paura ed essa riflette la nostra forza
SE TOCCANO UNA TOCCANO TUTTE, SIAMO TUTTE
MARGHERITA!
LE COMPAGNE DEL
MFPR
***
Solidarietà a Margherita dalla Galizia
Adolfo
Naya - Galizia
Toda la mia solidarietá internacionalista e
proletaria dende Galiza a la compagna Margherita!!
***
AttriceContro - Alessandra
Magrini Roma
...quando
sono stata a Taranto per preparare l'inchiesta che ha dato vita allo spettacolo
sull'Ilva sono stata ospitata per molti mesi e guidata ai cancelli della
fabbrica da questi compagni. Da anni questi compagni sono in lotta accanto ai
diritti delle lavoratrici delle ditte di pulizia, degli operai e attivi
nell'antifascismo. Compagni veri che mettono in gioco la vita per i diritti di
tutti. Per questo la repressione ha toccato Margherita, sempre in prima linea,
che mi ha insegnato che chi lotta non si adegua. Margherita qualche anno fa a
Roma durante un corteo è stata pure brutalmente malmenata dalla polizia a
piazza Barberini.
...dovete
morire appesi... solidarietà a Margherita... E chi ti ferma a te sarai al
pc a mandare mail e a ridergli in faccia
***
Solidarietà dal blog internazionalista
Dazibao rojo
http://dlog marxista-leninista-maoísta
ITALIA: ¡Libertad inmediata para la camarada Margherita
Calderazzi!
Hemos tenido conocimiento del arresto domiciliario de la
camarada Margherita Calderazzi, conocida luchadora por los derechos del pueblo,
Coordinadora Nacional del Slai-Cobas Taranto (sindicato de clase). Activa militante
en defensa de los derechos de la mujer.
Según parece en aplicación del reaccionario nuevo
"Decreto sicurezza" del Gobierno Lega/M5s, que permite el arresto
domiciliario por impago de una multa gubernativa de 2.500 €.
Desde Galiza, Dazibao Rojo quiere manifestar su plena
solidaridad con la camarada Margherita y nuestra energica condena de esta nueva
acción terrorista del neo-fascista gobierno Lega/M5s.
¡SOLIDARIDAD
CON MARGHERITA CALDERAZZI!
¡LIBERTAD
INMEDIATA PARA MARGHERITA!
***
SOLIDARIETA'
A CHI LOTTA, LA REPRESSIONE NON CI FERMA! MARGHERITA LIBERA
Esprimiamo
tutta la nostra vicinanza e solidarietà alla compagna posta agli arresti
domiciliari, attraverso i quali ancora una volta lo Stato tenta di reprimere e
mettere a tacere chi lotta in modo conflittuale e sostiene l'autorganizzazione.
Crediamo
che la solidarietà sia un arma potente, e siamo convinte e convinti che in
tempi bui come questi sia necessario continuare a opporsi in maniera decisa,
determinata contro lo Stato che quotidianamente sfrutta, emargina, controlla e
reprime. Senza fare un passo indietro.
Dai
ghetti delle campagne alle città, ora più che mai, sappiamo che solo la lotta
paga,
Un
abbraccio di cuore, speriamo di vederci presto
Rete
Campagne in Lotta
Comitato
Lavoratori delle Campagne
***
ALICE
PALERMO
Margherita
Calderazzi, coordinatrice del sindacato Slai Cobas di Taranto, è conosciuta non
solo per l'essere attivista della Rete Nazionale Salute e Sicurezza Lavoro e
sempre in prima linea nelle lotte per la sicurezza lavoro e territorio, (come
nel caso Ilva di Taranto contro le morti sul lavoro e da
lavoro), contro l'inquinamento ambientale, ma anche per essere sempre in prima linea per i diritti delle donne.
lavoro), contro l'inquinamento ambientale, ma anche per essere sempre in prima linea per i diritti delle donne.
Conosco
Margherita da molto tempo, da quando ero adolescente. Da lei ho imparato la
forza della rabbia di classe, l'importanza di riconoscere e opporsi alle
ingiustizie sociali; da lei ho imparato cosa vuol dire essere una femminista
internazionalista nella teoria e nella prassi, da lei ho imparato a riconoscere
me stessa nelle lotte sociali delle donne di tutto il mondo e sempre da lei ho
imparato ad incanalare in modo utile la rabbia che contraddistingue le donne di
ogni nazionalità secondo le mie inclinazioni.
Oggi
Margherita è stata arrestata per oltraggio ad un pubblico ufficiale, negandole
di fatto l'eventuale assegnazione ai servizi sociali perché il valore educativo
del provvedimento è stato considerato "nullo". Lo stato di
repressione in Italia sta toccando picchi vergognosi, specialmente considerando
che l'oltraggio avviene ogni giorno sulla pelle di tutti i cittadini resi
sempre più poveri e schiavi inconsapevoli di un sistema gestito da una classe
dominante che non esita a mettere a rischio la salute di tutti a rischio della
stessa morte, compresa la morte dei bambini.
Per
l'attività a sostegno della popolazione tarantina Margherita, I lavoratori/lavoratrici
e il sindacato tutto, hanno costruito una rete di simpatia e solidarietà che
evidentemente non è stata gradita dalle istituzioni locali che hanno pensato
che un atto repressivo nei confronti della testa dell'organizzazione sindacale
potesse affievolire gli animi. Cosa che non è assolutamente successa, anzi: la
solidarietà a Margherita, l'indignazione della popolazione locale, della rete e
del movimento è enorme e raccoglie consensi dentro e fuori i confini nazionali.
Di
fatto Margherita è stata arrestata per legittima attività sindacale
Questo
episodio non è isolato e avviene a poca distanza da un altro attacco repressivo
nei confronti di un'altra donna, Cettina, portata in questura perchè
distribuiva volantini e attaccava locandine contro il governo Lega/m5s in
occasione del Palermo Pride. Per chi se lo stesse chiedendo le locandine e i
volantini presentavano la faccia di Salvini e Di Maio con la frase "Contro
questo governo fascista, razzista e sessista". Questo è bastato per metterla
in manette con l'accusa di oltraggio a pubblico ufficiale e manifestazione non
autorizzata. Qualcuno mi delucidi su come distribuire volantini possa
essere considerato manifestazione non autorizzata.
Provo
vergogna per le istituzioni che, invece di sostenere e far fiorire la
popolazione, la umilia e la calpesta ogni giorno, facendo la voce grossa e
tenendo il pugno duro contro chi cerca solo di difendersi da un attacco
costante ai diritti fondamentali, come quello alla salute, al lavoro e ad una
vita dignitosa. Il sostegno a Margherita è doveroso in un momento in cui
l'attacco alle donne, ai lavoratori, ai migranti e a tutte le classi sociali
più deboli è giornaliero, costante e prende molte forme. Il quadro complessivo
è più che preoccupante e l'arresto di Margherita, come l'arresto di Mimmo
Lucano, è un sintomo di una repressione crescente a cui bisogna resistere per
difendersi intellettualmente e materialmente
***
DA CETTINA DEL MFPR, LA COMPAGNA PORTATA IN QUESTURA SOLO PERCHE' VOLANTINAVA AL
PRIDE DI PALERMO
Gli
arresti di Margherita è la prova provata del governo repressivo che abbiamo in
questa fase. Subiamo lo Stato di polizia che questo governo Salvini/Di Maio
sostiene a piene mani, chiunque si ribella deve essere messo a tacere, deve
essere colpito da grave attacco di repressione.
Questo
attacco è fascista e ci dà la conferma per chi ancora non ne avesse il minimo
dubbio di come ci vorrebbero zittire.
Ho
subito una repressione al Pride di Palermo solo perchè stavo volantinando e
attaccando locandine con la faccia di Salvini e Di Maio con la frase
"Contro questo governo fascista, razzista e sessista". La risposta
della polizia è stata quella della violenza e abuso di potere contro me stessa
e i miei compagni/e, sono stata portata in questura in manette accusata di
oltraggio a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata... un
volantinaggio dentro il Pride MANIFESTAZIONE NON AUTORIZZATA!!
Ora
il governo fascista con tutti i suoi apparati ha toccato-accusato Margherita ma
le accuse ricevute non fanno altro che darci la forza per essere sempre più
resistenti e la consapevolezza che stiamo andando nel senso giusto.
Un
grande abbraccio a Margherita!
***
Vergognosa
la condanna ad un mese di arresti domiciliari per la compagna Margherita,
coordinatrice dello Slai Cobas per il Sindacato di Classe,
"colpevole" di servire il popolo con tutto il cuore ovunque ne abbia
la possibilità.
Margherita
infatti è stata sempre in prima linea nell'organizzazione delle lotte di
lavoratori e dei disoccupati della sua città, Taranto, nonchè a livello
nazionale dando sempre un contributo al movimento dei lavoratori e
rivoluzionario nel nostro paese da Bergamo a Palermo, da Bologna a Napoli siamo
come quadro nazionale dello Slai cobas per il Sindacato di classe, sia come
dirigente del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario. Anche i compagni
e le compagne di altri paesi europei e del mondo hanno avuto modo di imparare
da Margherita e di apprezzarne lo spirito critico, da compagna
rivoluzionaria "senza peli sulla lingua" il cui unico obiettivo
è quello di fare avanzare il movimento dei lavoratori, delle donne e
rivoluzionario nel suo complesso contro ogni gretto settarismo.
I
messaggi di solidarietà che continuano ad arrivare numerosi e da più parti da
quando si è diffusa la notizia dell'arresto, dimostrano tutto ciò.
E'
evidentemente una condanna politica che conferma la natura reazionaria del
governo fascio/populista Lega/M5S ed il salto di qualità di quest'ultima verso
l'instaurazione della dittatura aperta e del moderno fascismo nel nostro paese
contro tutte le voci di dissenso e di opposizione. Giusto pochi giorni fa
Margherita organizzava a Taranto la giornata nazionale svoltasi in molte città
per denunciare la natura reazionaria e razzista del nuovo decreto Salvini sulla
"sicurezza".
L'infame
condanna in ogni caso già si sta ritorcendo contro il mandante e la solidarietà
di classe e internazionalista nei confronti di Margherita metterà ancor più in
luce come lo Stato imperialista italiano con tutto il suo apparato repressivo
sia in realtà un gigante dai piedi d'argilla.
Emanuele
Venezia insegnante di italiano, Tunisi
***
Messaggio operaio ILVA - la tempra d'acciaio di Margherita...
Chi
lotta può perdere, chi non lotta ha già perso. Ci perdonerà il Che se ci
appropriamo di una sua celebre frase, ma non è certo una persona qualunque
colei che da Domenica 15 Ottobre è stata posta ai domiciliari. Eventi come
questo ci stimolano, ci rendono più forti, ci fanno rendere conto che la lotta
necessita di persone dure come Margherita, persone con la tempra d'acciaio,
quell'acciaio che da molto, come lei, è parte integrante di questo territorio.
Entrambi fondamentali per la formazione di una nuova avanguardia operaia.
L'uno
responsabile della nascita della classe operaia stessa, l'altra della
consapevolezza di essa come motore dell'attuale sistema capitalistico e del suo
superamento.
Porre
Margherita agli arresti è simbolo dell'assurdità dell'attuale sistema che ci
governa, fatto di padroni liberi di uccidere, politici ai suoi servigi e
moderni schiavi a cui non è permesso nulla se non obbedire. Ed è allora qui che
la lotta si intensifica, reclamare un posto in questo mondo per i più deboli,
per le minoranze, per le masse lavoratrici, ed è qui, perciò, che persone come
Margherita sono una guida nella confusione voluta che ci investe. Ed il cerchio
si chiude.
Dunque
è questo che aveva auspicato il compagno Ernesto Guevara: chi lotta può
perdere, chi non lotta ha già perso.
E
Margherita non ha perso.
Con
rabbia e determinazione per Margherita, un messaggio di solidarietà da parte
di Lucia e Lorenzo.
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