Assassinii
di donne e bambini, pulizia etnica, questo è lo stato sionista di Israele,
amico dell’imperialismo italiano, oggi rappresentato dal governo fascio-populista,
razzista, Salvini/Di Maio.
Spazzare
via questo governo sovranista è il primo compito che abbiamo in Italia, per l’internazionalismo
proletario e il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, di tutti
i popoli, anche del "nostro"!
CISGIORDANIA. Nablus, colpita a morte dalle
pietre dei coloni
Aisha Mohammad Talal al-Rabi (Foto: Ma’an News) |
Roma,
13 ottobre 2018, Nena News – Uccisa dalle pietre dei coloni. E’ morta così
stanotte la palestinese Aisha Mohammad Talal al-Rabi (48 anni) colpita dalla ferocia
dei settler vicino al checkpoint di Zaatar (sud di Nablus), nel nord della
Cisgiordania occupata.
Secondo
fonti palestinesi, la coppia, residente a Biddya (nord della Cisgiordania),
viaggiava in macchina quando ad un certo punto un gruppo di coloni ha assaltato
il veicolo con delle pietre, una delle quali (almeno) le avrebbe colpito la
testa. Secondo la ong israeliana Yesh Din, che documenta gli abusi dei diritti
umani commessi da Israele in Cisgiordania, il lancio delle pietra al veicolo
avrebbe fatto perdere il controllo della macchina che al-Rabi guidava.
Nel
corso dell’attacco è stato ferito anche il marito di cui, al momento, non si
conoscono le sue condizioni di salute. La donna era stata trasportata in
condizioni disperate in un vicino ospedale di Nablus dove però è spirata poco
dopo. La polizia israeliana ha detto stamane che aprirà una inchiesta per
capire cosa è accaduto. Un atto più formale che concreto dato che nella
maggioranza dei casi le indagini di Tel Aviv non portano a condanne o pene
quando a commettere i reati sono israeliani.
In
seguito all’efferata uccisione compiuta stanotte dai coloni, i palestinesi del
villaggio di Biddya hanno annunciato per domani uno sciopero generale.
“C’è
stato un aumento nel numero dei civili palestinesi feriti” ha scritto in una
notta l’organizzazione israeliana Rabbini per i diritti umani. L’organizzazione
non governativa ha parlato di “situazione che peggiora” e ha chiesto pertanto
alle forze israeliane di proteggere i palestinesi.
La
stampa israeliana mette in relazione quanto accaduto stanotte con il clima di
tensione che si respira in Cisgiordania dopo l’attacco a colpi di arma da fuoco
compiuto domenica da un palestinese nell’area industriale di Barkan (vicino
alla colonia di Ariel) nel corso del quale sono stati uccisi due israeliani.
Due giorni fa poi un riservista dell’esercito è stato accoltellato fuori una
base militare (ha riportato lievi ferite). In seguito all’accoltellamento, una
decina di coloni sono stati filmati mentre assaltavano con pietre le macchine
di alcuni palestinesi ferme al posto di blocco provvisorio allestito dai
militari israeliani in conseguenza dell’attacco.
L’intelligence
interna israeliana (Shin Bet) ha riferito alla stampa che il presunto
aggressore di giovedì si chiama Ashraf Na’alow, mentre l’autore del duplice
omicidio di Barkan resta ancora a piede libero.
L’uccisione
di ieri sera segue di qualche ora quella di 7 palestinesi nella Striscia di
Gaza durante le proteste della Marcia del Ritorno.
Fonte:
Nena News
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