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I
tweet sessisti e omofobi dell'amico di Luigi Di Maio piazzato nel suo staff al
ministero.
Il
vicecapo dell'ufficio legislativo del Mise scelto dal leader dei 5 Stelle, con
cui ha condiviso gli anni di università, percepirà 65mila euro l'anno. Ma sui
suoi account social compaiono una serie di dichiarazioni vergognose
DI MAURO MUNAFÒ
11 ottobre 2018
Vladimir Luxuria? "Dovrebbe stare in galera". Micaela Biancofiore? "Una mignotta in quota rosa". E poi una lunga sequenza di affermazioni sull'omosessualità di Dolce e Gabbana, sulla moralità della showgirl Melissa Satta e alcune tecniche per distinguere i veri uomini dai "ricchioni".
Sono i tweet della vergogna che ancora oggi si trovano sul profilo di Enrico Esposito, avvocato da alcuni mesi nominato vice capo dell'ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico dal ministro Luigi Di Maio.
Un
incarico per cui percepirà 65mila euro per un anno e ottenuto su "base
fiduciaria" in quanto si tratta di un ufficio di diretta collaborazione del
ministro stesso.
Esposito
e Di Maio sono infatti ex colleghi di università: entrambi hanno frequentato
giurisprudenza alla Federico II di Napoli, con il primo che si è laureato nel
2011 per poi proseguire la carriera di legale in diversi studi, fino ad approdare
al fianco del suo ex collega al Mise.
A
macchiare il curriculum di Esposito, giovane e campano come molti altri membri
dello staff di Di Maio, non sono però i titoli, quanto una serie di
affermazioni consegnate ai social network tra il 2014 e il 2016. Insulti
sessisti e battuttacce da bar contro le donne, in politica e in tv, e contro
gli omosessuali. Nella gallery che trovate sopra, abbiamo raccolto alcuni dei
tweet incriminati.
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