Roma, 30
Settembre
Una donna nordafricana viene spinta e gettata a terra da un uomo
italiano nei pressi di Piazza Bologna.
All’origine dell’aggressione un diverbio per un parcheggio. La
donna, infatti, occupava un posto auto in attesa del fratello, che stava
arrivando in macchina. L’uomo, un cinquantenne romano, vedendo il posto vuoto
le ha intimato di spostarsi immediatamente.
Dopo una serie di offese a sfondo razzista come «tornatene al
tuo paese», la donna è stata colpita ed è caduta a terra.
Il diverbio è continuato – e come ha denunciato la donna sui
social, in precedenza «nessuno è intervenuto» – tra l’aggressore e il fratello
della vittima, sopraggiunto nel frattempo.
Roberto
Maggioni
a cura di @redazione da il manifesto
Lucca, 6 Ottobre
Una ragazza di origini haitiane, Judith
Romanello, di 20 anni, che si era presentata a un colloquio di lavoro, non ha
ottenuto il posto per discriminazione razziale.
In cerca di un’occupazione a Venezia, ha
risposto a un annuncio per un impiego da cameriera in un ristorante.
La giovane si è presentata al colloquio, ma una
volta visto il colore della sua pelle la risposta del datore è stata: «Ah, ma
sei nera? Scusa, non è per cattiveria – ha detto l’uomo – ma io non voglio
persone di colore nel ristorante, potrebbe far schifo ai miei clienti, potrebbe
far schifo che tocchi i loro piatti». Judith ha poi postato un video sui social
nel quale ha raccontato l’episodio, raccogliendo attestati di solidarietà.
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