Violenza sui minori, aumentano le vittime in Italia: più della metà sono bambine
Negli
ultimi 10 anni i minori vittima di violenza sono aumentati del 43%. Un numero
che preoccupa e che mostra tutta il lavoro che c’è da fare per arginare i reati
contro i più vulnerabili. Il dato più allarmante è quello legato alla
pedopornografia: nel 2017 gli arresti per detenzione di materiale
pedopornografico sono aumentati del 57%. È questo quanto risulta dal settimo
dossier della campagna Indifesa di Terre des Hommes che mira
ad accendere i riflettori sui diritti negati dei più piccoli.
Bambine. Per alcuni reati come la violenza sessuale, la pornografia minorile e la tratta di esseri umani le vittime sono soprattutto di sesso femminile. "L'Osservatorio Indifesa ci conferma la necessità di raddoppiare gli sforzi per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro i bambini, in particolar modo contro le bambine - dichiara Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des Hommes - Chiediamo al Governo di non dimenticare l'infanzia mettendo al centro interventi concreti"…(continua su Repubblica)
Il
sottosegretario M5S Spadafora esprime qualche perplessità sul ddl Pillon,
perché, dice, “non aiuta” e “l’Italia non arretri sui diritti”. Ma intanto il
M5S dà un bell’aiuto alla lega per affondare i diritti e ad arretrare i diritti
di tutte e tutti ad un moderno medioevo.
Di
seguito un bell’articolo, tratto da FB, di
Costantino Saporito:
Sono così piccole da non raggiungere in
altezza l’anca dei predatori che se le vanno a comprare nei bordelli e poi le
stuprano. Prima trattano il prezzo parlando quasi sempre lingue occidentali. In
media 80.000 volte all’anno la lingua è l’italiano.
Sono italiani quelli che ”consumano” di più
a Santo Domingo, in Colombia, in Brasile. Italiani, i primi pedofili del Kenya.
Attivissimi, nell’olocausto che travolge 15.000 creature, il 30 per cento di
tutte le bambine che vivono tra Malindi, Bombasa, Kalifi e Diani. Piccole
schiave del sesso per turisti. In vendita a orario continuato, per mano,
talvolta, dai loro genitori. In genere hanno tra i 12 e i 14 anni. Ma possono
averne anche 9, anche 7, anche 5.
Un milione e duecentomila bimbi sono
sfruttati nel sesso, nell’accattonaggio, nei lavori forzati. Stime ufficiali,
queste. Quelle ufficiose propongono ben altri conti: solo i piccoli schiavi del
sesso sarebbero almeno due milioni. Ognuno di loro frutterebbe 67.200 dollari
all’anno. Per il racket, il budget complessivo supererebbe i trenta milioni di
dollari all’anno.
E a chi non ha i soldi per il viaggio,
basta girare l’angolo: tra i 10 e i 12.000 di quei bambini si trovano in
Italia. Migranti. Nomadi. Minori non accompagnati. In vendita a casa nostra,
per le nostre strade, o anche su ordinazione. Solo a voler guardare. Solo a
voler sapere.
Prima di proporre di chiudere i porti e
aeroporti ai disperati dovremmo vietare l'uso degli aeroporti a questa
"gentaglia".
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