Comunicato stampa
L'ASSEMBLEA FEMMINISTA UMBRA (Le De’genere-Terni; Sommosse-Perugia; Civiltà Laica-Terni; L'Albero di Antonia-Orvieto) oggi, 8 Marzo ha realizzato un presidio di DONNE sotto la sede della REGIONE UMBRIA, in Corso Vannucci, per pretendere la delibera sul Day Hospital come unica modalità di somministrazione della pillola abortiva RU486.
In Italia le restrizioni sono molteplici: l’assunzione è possibile solo entro la 7° settimana (l’aborto chirurgico è legale sino alla 12°!) mentre in Europa, dove è utilizzata da oltre 20 anni, viene prescritta entro la 12° settimana dal medico di base, senza passare per l'ospedale; l'imposizione dei 3 giorni di ricovero ordinario come unica modalità di applicazione; la forte presenza dei medici obiettori e dei movimenti per la vita che ostacolano la piena applicazione della legge 194.
In Umbria continuano i balletti politici per ritardarne la somministrazione. La Regione non ha ancora deliberato il protocollo applicativo, nonostante un “Comitato tecnico-scientifico” si sia già espresso per il Day Hospital. Il libero accesso alla pillola abortiva e' di fatto ostacolato per fini politici, attraverso un'opportunistica (=elettorale) obbedienza ai diktat del Vaticano.
Durante il presidio è stata fatta massiccia controinformazione con la diffusione di materiale, opuscoli e volantini.
Le donne dell'Assemblea hanno poi occupato l'atrio della Regione, pretendendo un incontro immediato con la Presidente Catiuscia Marini, per consegnarle personalmente la richiesta di inserimento all'ordine del giorno della delibera applicativa per il Day Hospital.
Dopo insistenti pressioni e non accontentandosi di parlare con il Sottosegretario alle Politiche di Genere, Strona e la Funzionaria dell'Ufficio delle Politiche di Genere, Massarelli, l'Assemblea Femminista ha atteso che la Marini concludesse i suoi impegni per motivarle la presenza del presidio e le richieste specifiche.
Durante l'incontro la Presidente ha riferito che: la delibera non è all'ordine del giorno del prossimo Consiglio, ma che entro marzo si procederà alla pronuncia sul protocollo in base al parere dei medici.
L'Assemblea ha infine ottenuto un incontro in Regione con la Marini e la Massarelli per il giorno 15 marzo, per discutere le proposte avanzate nel corso di questa mattinata.
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