03/03/11

13 febbraio a Taranto

A Taranto, era da tempo che non si vedeva la piazza principale, p.zza della Vittoria, praticamente piena di donne, più di 800. Le presenze erano per una parte di ex di movimenti che si ritrovano nelle occasioni "storiche", un'altra, la più grande, di donne non organizzate, un'altra "istituzionale" (sindacaliste, consigliere comunali, del Pd); ragazze non molte.
Noi all'interno di questa manifestazione ci siamo create uno spazio autonomo, benchè il materiale che portavamo l'abbiamo dato a tutte.
Appena arrivate, abbiamo piazzato la macchina in un punto centrale, di buon passaggio, messo 2 striscioni: uno con il detto egiziano sul faraone, l'altro "sciopero delle donne" e varie locandine "uomini che odiano le donne" e anche Mubarak e Berlusconi che si tenevano per mano...
Questa nostra "entrata", non omologata con la manifestazione ufficiale/autorizzata, ha subito dato nell'occhio alla polizia che ha cercato di far spostare la macchina, minacciando di chiamare il carro attrezzi, pretendendo di vedere i nostri documenti, ecc.
Ma, suo malgrado, ci "ha dato una mano"... perchè noi abbiamo subito preso il megafono e denunciato alle tante altre donne che stavano vicino o passavano come la polizia anche nella giornata del 13 cercasse di mettere i bastoni tra le ruote alla mobilitazione delle donne; questo ha subito creato un grosso capannello, con donne e anche uomini che ci davano ragione e dicevano alla polizia di smetterla; anche in un altro momento quando la polizia insisteva per avere i nostri nominativi e che ci spostassimo, abbiamo fatto appello alle donne e abbiamo praticamente insieme mandato i poliziotti a "quel paese"...
Tutto questo ha creato attenzione, solidarietà, benchè ha chiaramente fatto incazzare un pò i poliziotti - che si sono sentiti "offesi", (vi era anche una donna poliziotta) dicendo che noi al megafono li avevamo presi in giro, ridicolizzati verso la gente. Ma poi non hanno fatto più nulla e si sono allontanati.
Quindi, la nostra immediata ribellione e determinazione aveva ottenuto effetto!
Abbiamo poi continuato a fare brevi interventi al megafono anche quando una parte delle donne - soprattutto quelle istituzionali - ha fatto un piccolo corteo di un 100 metri, perchè tante altre sono rimaste in piazza. A parte il sostegno alla denuncia che facevamo di Berlusconi e di tutti gli attacchi alle donne da parte di governo, padroni, Stato, tante donne hanno espresso accordo anche sulla critica alla falsa opposizione, come ad alcune esponenti sindacali, consigliere comunali, del Pd che avevano promosso l'iniziativa del 13 ma che quando a Taranto le lavoratrici, disoccupate, le donne nei quartieri lottano, quando ci mobilitiamo contro le violenze sessuali, per Joy, non si vedono mai.

Ora, dobbiamo dare continuità a questa buonissima partecipazione che c'è stata anche a Taranto, dove da tantissimi anni non si vedeva una mobilitazione delle donne.
Da domani faremo una affissione della locandina che inviamo in allegato, sui posti di lavoro, nei corsi di formazione dei Disoccupati Organizzati, nei quartieri, davanti alle scuole.
Stiamo facendo appello ad un'assemblea per decidere insieme la mobilitazione per l'8 marzo.
E comunque la sera del 7 marzo durante il corso che fanno le disoccupate, all'interno di una delle strutture del corso faremo la proiezione del film "We want sex", facendo venire le disoccupate dalle altre 2 strutture, e altre lavoratrici, donne. Una cosa assolutamente non usuale durante un corso di formazione.

Le compagne del MFPR Taranto
16.2.2011

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