sotto stralci di un articolo della gazzetta del mezzogiorno del 30 marzo 2011 dove le immigrate denunciano episodi di violenza nel centro di Lampedusa e protestano contro la loro "sistemazione" nella tendopoli di Manduria.
Rivolta delle immigrate "Noi no nella tendopoli"
Le prime 12 donne del nuovo gruppo di 827 tunisini trasferito ieri in Puglia
Manduria - "Lì non ci mettiamo piede". La rivolta delle tunisine è cominciata appena il pullman si è fermato all'ingresso del campo, attorno alle 12,30 "Insieme agli altri non ci vogliamo stare, a Lampedusa abbiamo subito violenze, per favore sistemateci insieme ai nostri mariti" hanno rivelato ad Amel, la mediatrice culturale, anche lei tunisina che lavora con il consorzio "Connecting People"
Sul pullman dodici ragazze: nove sposate, più i rispettivi mariti, tre nubili. "Mio figlio deve nascere in Europa, anche l'Itali va bene, in Tunisia non c'è futuro, non torneremo mai indietro" ha poi detto una di loro. Sono tre, forse, quattro le donne incinte. Una all'ottavo mese...
Era l'ultimo viaggio della carovana che ha portato a Manduria altri 827 immigrtai provenienti dall'inferno di Lampedusa... "Stiamo attrezzando una tenda bifamiliare" ha detto un poliziotto. Niente da fare, le tunisine, molto spaventate, non ci stanno...Ad Amel le ragazze hanno raccontato storie terribili, di miseria e di sopraffazioni...
_________
...Una piccola "vittoria" l'hanno ottenuta queste donne, 12, tra cui tre incinta,
arrivate a Taranto si sono rifiutate di scendere con i loro mariti dai bus
per non andare nel campo di Manduria dove vi sono solo uomini, 1200, e dopo
che a Lampedusa, come hanno denunciato, hanno subito violenze. A sera hanno
ottenuto di essere trasferite al "centro di accoglienza richiedenti asilo"
di Bari... (tratto da un articolo nel blog di proletari comunisti)
Rivolta delle immigrate "Noi no nella tendopoli"
Le prime 12 donne del nuovo gruppo di 827 tunisini trasferito ieri in Puglia
Manduria - "Lì non ci mettiamo piede". La rivolta delle tunisine è cominciata appena il pullman si è fermato all'ingresso del campo, attorno alle 12,30 "Insieme agli altri non ci vogliamo stare, a Lampedusa abbiamo subito violenze, per favore sistemateci insieme ai nostri mariti" hanno rivelato ad Amel, la mediatrice culturale, anche lei tunisina che lavora con il consorzio "Connecting People"
Sul pullman dodici ragazze: nove sposate, più i rispettivi mariti, tre nubili. "Mio figlio deve nascere in Europa, anche l'Itali va bene, in Tunisia non c'è futuro, non torneremo mai indietro" ha poi detto una di loro. Sono tre, forse, quattro le donne incinte. Una all'ottavo mese...
Era l'ultimo viaggio della carovana che ha portato a Manduria altri 827 immigrtai provenienti dall'inferno di Lampedusa... "Stiamo attrezzando una tenda bifamiliare" ha detto un poliziotto. Niente da fare, le tunisine, molto spaventate, non ci stanno...Ad Amel le ragazze hanno raccontato storie terribili, di miseria e di sopraffazioni...
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...Una piccola "vittoria" l'hanno ottenuta queste donne, 12, tra cui tre incinta,
arrivate a Taranto si sono rifiutate di scendere con i loro mariti dai bus
per non andare nel campo di Manduria dove vi sono solo uomini, 1200, e dopo
che a Lampedusa, come hanno denunciato, hanno subito violenze. A sera hanno
ottenuto di essere trasferite al "centro di accoglienza richiedenti asilo"
di Bari... (tratto da un articolo nel blog di proletari comunisti)
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