8 marzo di lotta a Milano:  in P.le Cordusio  le femminste hanno promosso un'azione di boicottaggio davanti al punto vendita  Golden Point di P.le Cordusio a sostegno della lotta delle operaie OMSA di  Faenza, licenziate da padron Nerino Grassi che ha delocalizzato in Serbia dove  paga gli operai 200 euro al mese. 
Non comprate i marchi Golden Lady, Omsa, SISI;  Phlip Martigonon fino a quando padron Grassi non riporterà la produzione in  Italia e riassumerà le operaie licenziate! 
L'azione è stata promossa dalle femministe del  collettivo di via Stadera Il Ruggito della Leonessa e della Sinistra Popolare.  
Azione di boicottaggio l'8 marzo a Milano, dalle 16,30 alle 18 nella centralissima P.le Cordusio le femministe si sono piazzate davanti all'entrata del negozio Golden point, hanno affisso manifesti proprio all' entrata e diffuso volantini che invitavano i passanti a non comprare i marchi di un padrone che ha chiuso gli stabilimenti OMSA di Faenza e Gissi, dopo quello SISI di Valdobbiadene per delocalizzare in Serbia, dove gli operai costano 200 euro al mese e non hanno diritti.
Donne sandwich italiane e straniere con cartelli al collo  che riportavano  "riprendiamoci la fabbrica" hanno sbarrato  il  passo e picchettato l'entrata del negozio, fermto le  clienti e spiegato il  perchè dell'azione di boicottaggio. 
Poco dopo l'inizio dell'azione la capocommessa  ed  alcune dipendenti sono uscite furenti dal punto vendita, dopo aver telefonato in  "azienda", sostenendo che "il padrone"  voleva parlare con le  manifestanti, le quali hanno rimandato la richiesta al mittente.
 Al che la capocommessa è uscita ed ha  strappato  i manifesti, c'è stato un forte diverbio, per poco non si è  gunti alle mani e sono volati insulti. 
I manifesti sono stati riattaccati  all'entrata del  negozio, ma la dipendente non demorde e chiama rabbiosamente vigili urbani e  carabienieri.
Arriva un'  auto del carabinieri e la Digos cn 5  funzionari che chiedono i documenti e identificano le manifestanti.  
Le discussioni non si placano, ma il volantinaggio ed il  presidio continuano fino alle 18, nonostante la presenza della Digos e la  capocommessa sull'orlo di una crisi di nervi che assiste alla distribuazione di  centinaia di volantini che raccontano questa storia di ordinaria ingiustizia che  ha tolto il lavoro a centinaia di donne perchè uno dei tanti arricchiti di  questo paese fondato sull'ingiustizia possa proseguire a lucrare profitti sulla  pelle di altre lavoratrici. 
Il volantinaggio è poi proseguito alla manifestazione  milanese delle "Iindecorose e libere" che ha ricevuto la solidarietà e  l'appoggio delle compagne prsenti. 
Anche a Mantova, sede del gruppo della calza Golden Lady  di padron Nerino Grassi le femministe del collettivo Colpo di Streghe hanno  volantinato a sostegno delle operaie della OMSA di Faenza in lotta, invitantdo  al boicottaggio davanti al punto vendita della Golden Point. 
 
 
 
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