In due turni gli immigrati di Lampedusa portati a Taranto sono stati trasferiti al campo di Manduria.
Una delegazione dello Slai cobas per il sindacato di classe è andata oggi a Manduria; come già avevamo capito, al di là degli sforzi e tempi rapidi dei vigili del fuoco, gli immigrati sono stati lasciati fino a sera in una situazione di confusione e di oggettivo abbandono; non c'è un coordinamento, non ci sono ancora le minime cose necessarie. Alle 19 ancora non avevano portato dei pasti. Ogni cosa dovrebbe venire da fuori, dalle sigarette al cibo. E il campo è in una zona, vicino ad una strada di passaggio di auto oggi ancora più intasata, in cui non c'è niente intorno per chilometri.
Ciò che invece non manca sono poliziotti, carabinieri, guardia di finanza. Più c'è il caos a più arrivano pulmini pieni di forze dell'ordine, i capi dei quali non sanno neanche loro che devono fare. Devono controllare, devono impedire, insieme ai vigili, che la gente della zona possa entrare nel campo, dovrebbero impedire che gli immigrati scappino.
Ma i giornalisti che hanno seguito da questa mattina l'arrivo degli immigrati e il loro trasporto/sistemazione nel campo, dicono che già un centinaio di loro ha "preso altre strade" (alcuni ne incontriamo anche noi su una strada interna), e che questo non sarebbe stato troppo "ostacolato" dalle autorità... non per "umanità" sicuramente, ma per avere meno problemi di gestione.
Il problema principale è che nessuno ancora sa se Manduria deve essere un CIE o un centro d'accoglienza; la cosa è lasciata nel vago, un pò per effettiva mancanza di una decisione, un pò perchè questa incertezza è utile per non sollevare eventuali proteste. Di fatto, però, le condizioni in cui vengono per ora tenuti gli immigrati lascia presupporre che di un nuovo CIE si tratti, anche se ancora da attrezzare a dovere.
Domani il sottosegretario Mantovani interverrà al consiglio comunale monotematico, e Mantovani ha già sciolto ogni dubbio: gli immigrati sono clandestini, e quindi devono essere identificati ed espulsi.
Ciò che comunque appare sicuro, è che Manduria diventerà il centro più grosso. I vigili del fuoco anche stasera stavano montando altre tende e si parla che già nei prossimi giorni gli immigrati dovrebbero diventare 2500.
Gli altri eventuali centri in altre città sono ancora a zero; e qui pesa soprattutto l'opposizione razzista dei sindaci, Lega, ma non solo (la cosa è abbastanza trasversale)e il fatto che tenerli al sud è più facile da espellerli.
Infine, alcune persone della zona dicono che sono apparsi dei manifesti di Forza Nuova vicino al campo - c'è da dire che Manduria è stata in passato la terra del fascista Freda, che vi sono gruppi di fascisti, neonazisti; per fortuna, dopo, abbiamo visto che i manifesti sono stati rimossi da personale del centro. Ma c'è il rischio che questa feccia torni a galla per fomentare sentimenti razzisti tra la popolazione della zona. Questo lo impediremo!
ORA LA BATTAGLIA PRINCIPALE E' IMPEDIRE CHE IL CENTRO DIVENTI UN NUOVO CIE.
per Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto
Margherita
Una delegazione dello Slai cobas per il sindacato di classe è andata oggi a Manduria; come già avevamo capito, al di là degli sforzi e tempi rapidi dei vigili del fuoco, gli immigrati sono stati lasciati fino a sera in una situazione di confusione e di oggettivo abbandono; non c'è un coordinamento, non ci sono ancora le minime cose necessarie. Alle 19 ancora non avevano portato dei pasti. Ogni cosa dovrebbe venire da fuori, dalle sigarette al cibo. E il campo è in una zona, vicino ad una strada di passaggio di auto oggi ancora più intasata, in cui non c'è niente intorno per chilometri.
Ciò che invece non manca sono poliziotti, carabinieri, guardia di finanza. Più c'è il caos a più arrivano pulmini pieni di forze dell'ordine, i capi dei quali non sanno neanche loro che devono fare. Devono controllare, devono impedire, insieme ai vigili, che la gente della zona possa entrare nel campo, dovrebbero impedire che gli immigrati scappino.
Ma i giornalisti che hanno seguito da questa mattina l'arrivo degli immigrati e il loro trasporto/sistemazione nel campo, dicono che già un centinaio di loro ha "preso altre strade" (alcuni ne incontriamo anche noi su una strada interna), e che questo non sarebbe stato troppo "ostacolato" dalle autorità... non per "umanità" sicuramente, ma per avere meno problemi di gestione.
Il problema principale è che nessuno ancora sa se Manduria deve essere un CIE o un centro d'accoglienza; la cosa è lasciata nel vago, un pò per effettiva mancanza di una decisione, un pò perchè questa incertezza è utile per non sollevare eventuali proteste. Di fatto, però, le condizioni in cui vengono per ora tenuti gli immigrati lascia presupporre che di un nuovo CIE si tratti, anche se ancora da attrezzare a dovere.
Domani il sottosegretario Mantovani interverrà al consiglio comunale monotematico, e Mantovani ha già sciolto ogni dubbio: gli immigrati sono clandestini, e quindi devono essere identificati ed espulsi.
Ciò che comunque appare sicuro, è che Manduria diventerà il centro più grosso. I vigili del fuoco anche stasera stavano montando altre tende e si parla che già nei prossimi giorni gli immigrati dovrebbero diventare 2500.
Gli altri eventuali centri in altre città sono ancora a zero; e qui pesa soprattutto l'opposizione razzista dei sindaci, Lega, ma non solo (la cosa è abbastanza trasversale)e il fatto che tenerli al sud è più facile da espellerli.
Infine, alcune persone della zona dicono che sono apparsi dei manifesti di Forza Nuova vicino al campo - c'è da dire che Manduria è stata in passato la terra del fascista Freda, che vi sono gruppi di fascisti, neonazisti; per fortuna, dopo, abbiamo visto che i manifesti sono stati rimossi da personale del centro. Ma c'è il rischio che questa feccia torni a galla per fomentare sentimenti razzisti tra la popolazione della zona. Questo lo impediremo!
ORA LA BATTAGLIA PRINCIPALE E' IMPEDIRE CHE IL CENTRO DIVENTI UN NUOVO CIE.
per Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto
Margherita
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