La numerosissima presenza alla giornata di mobilitazione del 13 febbraio di migliaia di donne, tra le quali tante giovani, ha posto il bisogno/necessità di proseguire come donne, femministe, proletarie, lavoratrici, precarie, disoccupate...nella lotta, in primis per cacciare questo governo che rappresenta oggi la sintesi più marcia di un sistema fascista, sessista, razzista pregno di maschilismo, arroganza e disprezzo verso le donne, non ultimi i vergognosi proclami di Berlusconi sulla centralità della “sacra famiglia” mentre in contemporanea la chiesa di Ratzinger rilancia la crociata contro l’aborto glissando invece schifosamente sulle vicende escort/festini… del capo di governo.
“OCCORRE NON FERMARSI… OCCORRE FAR CADERE BERLUSCONI E IL SUO GOVERNO” abbiamo scritto all'indomani del 13 febbraio lanciando un 8 marzo "..da ogni luogo di lavoro, da ogni scuola, da ogni casa, scendiamo ancora di più e con più forza nelle piazze" perché c'è bisogno di uno sciopero totale delle donne, uno sciopero di classe e di genere, dalle operaie alle lavoratrici in lotta, dalle femministe alle studentesse… che guardi a tutti gli aspetti della nostra vita.
Uno sciopero delle donne inteso come una campagna di lotta prolungata contro una società di cui non abbiamo nulla da difendere, volta a che “tutta la nostra vita cambi!” che l’8 marzo si caratterizzi come un altro forte momento di rottura anche contro chi, deviando dal problema centrale, non pone come condizione essenziale per la lotta contro il governo e tutto il sistema anche la lotta contro la falsa opposizione che ancora una volta vuole soffocare la nuova potenzialità della lotta delle donne (il PD oggi parla di quote per la presenza di donne al governo,tutto qui???), tentando di rinchiudere la nuova ribellione delle donne dentro appelli all’insegna del “…Rimettiamo al mondo l’Italia… informare, chiedere, ottenere…”
mfpr
“OCCORRE NON FERMARSI… OCCORRE FAR CADERE BERLUSCONI E IL SUO GOVERNO” abbiamo scritto all'indomani del 13 febbraio lanciando un 8 marzo "..da ogni luogo di lavoro, da ogni scuola, da ogni casa, scendiamo ancora di più e con più forza nelle piazze" perché c'è bisogno di uno sciopero totale delle donne, uno sciopero di classe e di genere, dalle operaie alle lavoratrici in lotta, dalle femministe alle studentesse… che guardi a tutti gli aspetti della nostra vita.
Uno sciopero delle donne inteso come una campagna di lotta prolungata contro una società di cui non abbiamo nulla da difendere, volta a che “tutta la nostra vita cambi!” che l’8 marzo si caratterizzi come un altro forte momento di rottura anche contro chi, deviando dal problema centrale, non pone come condizione essenziale per la lotta contro il governo e tutto il sistema anche la lotta contro la falsa opposizione che ancora una volta vuole soffocare la nuova potenzialità della lotta delle donne (il PD oggi parla di quote per la presenza di donne al governo,tutto qui???), tentando di rinchiudere la nuova ribellione delle donne dentro appelli all’insegna del “…Rimettiamo al mondo l’Italia… informare, chiedere, ottenere…”
mfpr
Nessun commento:
Posta un commento