26/03/21

Propaganda antiabortista al Niguarda di Milano - impediamola!


La direzione del Niguarda permette la propaganda antibortista davanti ai suoi cancelli proprio il giorno dopo l'ennesimo pronunciamento del Consiglio d'Europa contro l'Italia per le gravi carenze nel garantire il diritto d'aborto: il numero sempre crescente degli obiettori di coscienza, la lentezza nel diffondere l'aborto farmacologico,  i vergognosi tentativi di bloccarlo da parte di alcune regioni, Umbria, Marche, Abruzzi, rendono sempre più precario il principio di autodeterminazione della donna. L'obiezione di coscienza dei ginecologi è un assurdo: si privilegia la libertà di scelta (coscienza???) del medico, in base ai suoi principi personali rispetto alla libertà di scelta della diretta interessata: la donna. Che cosa succederebbe se un insegnante si rifiutasse di insegnare alle donne perché in base ai suoi principi è meglio che le donne rimangano ignoranti? 

L'obiezione di coscienza è un'altra forma di violenza sulle donne così come tutti gli ostacoli messi sul cammino dell'accesso all'aborto

Essere a favore o contro l'aborto non è una questione d'opinione: chi è contro l'aborto è contro il principio di autodeterminazione della donna, ed è profondamente odioso prevaricare, imporsi sui corpi e sulle menti altrui. 

Sappiamo tuttavia che la negazione del principio di autodeterminazione non è altro che un aspetto della doppia oppressione e del doppio sfruttamento della donna, in aumento in questo periodo di pandemia. Questo è il brodo culturale su cui crescono i femminicidi.

Ci meraviglia perciò che la direzione di un ospedale prestigioso come il Niguarda si presti a operazioni di questo genere e conceda spazi a chi vuol cancellare le poche conquiste che le donne hanno fatto in questi anni.

Abbiamo ricevuto la segnalazione da donne/lavoratrici che, recandosi al Niguarda, hanno sentito di subire un’ odiosa violenza e umiliazione

Ci riserviamo di promuovere delle iniziative nei prossimi giorni per difendere la dignità e i diritti delle donne

Inviamo la foto che ci è stata rigirata

Assemblea nazionale donne/lavoratrici – le compagne di Milano

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