09/03/21

L'8 marzo delle operaie della Piaggio


Pontedera
(Pi). Dopo la lunga lotta sul tetto di Palazzo Blu delle operaie precarie della Piaggio (forse) saranno assunte. Dopo la protesta al Palazzo Blu, la svolta; l'azienda apre la trattativa: «Anni con contratti a termine. Siamo fiduciose».
Un anno fa interruppero la loro protesta scendendo dal tetto del Palazzo Blu di viale Africa (diventata una scuola e sede delle vaccinazioni anti-Covid), dove erano rimaste per un mese a rivendicare il lavoro. Oggi le operaie e gli operai precari della Piaggio, una ventina, sono tornati dove tutto ha avuto inizio nella Giornata internazionale della donna, per rivendicare il gap ancora troppo grande tra uomini e donne in ambito lavorativo, e lo hanno fatto in un momento importante, quando mancano poche settimane a quella che potrebbe diventare una data storica per la loro vita. Tra poche settimane, entro la fine del mese, la Piaggio sembrerebbe decisa ad aprire una trattativa con le organizzazioni sindacali per il reintegro delle storiche contrattiste a termine e degli operai entrati in azienda negli ultimi due anni.
«Siamo fiduciosi che la trattativa possa riuscire a mettere la parola fine ad una situazione diventata pesante- ha spiegato Selmi, coordinatore regionale dell'industria della Usb -. Piaggio in questi mesi ha registrato utili importanti e ha espresso chiaramente la necessità di intraprendere un ricambio generazionale. Ora è il momento per ridare dignità a queste lavoratrici e lavoratori». «Quella della Giornata internazionale della donna rappresenta un momento di lotta contro il divario ancora troppo pressante tra uomini e donne nel lavoro - ha aggiunto Alessandra Benvenuti, sindacalista Usb Piaggio- in particolare per quanto riguarda disparità di stipendi, trattamento e condizione di maternità. Purtroppo la pandemia ha inasprito queste criticità, alimentando licenziamenti e femminicidi. Temi, questi, che devono essere sollevati non solo l'8 marzo ma ogni giorno».
«Il patriarcato e il capitalismo sono i più grandi virus da combattere - ha concluso Benvenuti -. Queste contrattiste devono essere reintegrate con contratti a tempo indeterminato». 

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