Protestiamo anche in Italia
Nel 2013 presidio all'ambasciata turca a Roma del Mfpr
con cacciata dei soldati italiani che volevano strappare lo striscione
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Ogni iniziativa di protesta contro Erdogan e il regime turco, contro il governo italiano amico di Erdogan, e di solidarietà con le grandi manifestazioni delle donne in corso in Turchia è necessaria e noi l'appoggiamo.
Pubblichiamo questa lettera dell'UDI
Roma, 20 marzo 2021
Al Presidente del Governo italiano
Al Presidente del Parlamento europeo
Al Presidente del Consiglio D’Europa
Alla Presidente della Commissione EU
Oggetto: Misure urgenti a tutela dei diritti e delle libertà delle donne turche
Da poche ore è stata diffusa la notizia che la Turchia ha dichiarato di voler ritirare la propria adesione alla Convenzione di Istanbul, pur essendone stata nel 2011 a suo tempo essa stessa la prima firmataria, in nome della salvaguardia della famiglia e della potestà maritale e paterna...
Questa decisione era già stata preannunciata nel 2020 da Erdogan e fortemente osteggiata dalle donne turche. Proprio per questo, già nel luglio scorso, l'UDI ha inviato una lettera al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli in cui denunciava preoccupazione per la situazione delle donne turche e delle donne polacche, chiedendo che l'Europa si mobilitasse in tutti i modi per la salvaguardia dei loro diritti e delle loro libertà minacciate dai loro stessi governi.
Nell'ottobre scorso, il Presidente Sassoli ci rispondeva confermando l'impegno proprio e dell'istituzione che rappresentava nella vigilanza sulla salvaguardia dei traguardi di civiltà già raggiunti dai Paesi nella parità e nella libertà delle donne come diritti umani.
Oggi, di fronte a questa intollerabile restaurazione patriarcale e reazionaria contro i diritti delle donne da parte del governo di un Paese che nel 2020 ha registrato 300 femminicidi e 171 casi di donne morte in circostanze sospette, chiediamo a tutte le istituzioni nazionali, europee ed internazionali, di condannare senza se e senza ma la decisione del governo turco, e di adottare tutte le misure sanzionatorie possibili nei confronti dello stesso, poiché uno stato che deliberatamente revoca il proprio consenso alla tutela dei diritti e delle libertà delle donne contro la violenza maschile in tutte le sue forme, così come sanciti dalla Convenzione di Istanbul, è uno stato che revoca il proprio consenso alla tutela dei diritti umani.
Chiediamo quindi con urgenza azioni concrete a tutela delle donne turche e di tutte le donne violate nei loro diritti.
UDI-Unione Donne in Italia
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