Questo sciopero viene immediatamente dopo l’8 marzo quando le lavoratrici della scuola si sono viste negare il diritto di scioperare nella Giornata internazionale della donna, a seguito del divieto della Commissione Garanzia Scioperi e di uno scellerato accordo tra Aran e OOSS concertative che limita ulteriormente il diritto di sciopero.
Ogni limitazione di diritti comporta un peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Già nella e con la pandemia i lavoratori e le lavoratrici della scuola si sono visti ripetutamente e improvvisamente rinchiusi in casa senza alcuna seria soluzione, anzi mantenendo e perseverando nel PCTO, ex alternanza scuola-lavoro, lavoro gratuito degli studenti, per renderli più addomesticati.
La pandemia ha scoperchiato i guasti prodotti da anni di politiche di tagli alla scuola, sempre più subordinata agli interessi del capitale. Nelle diverse iniziative promosse da insegnanti, genitori, studenti durante la pandemia - che ha visto sostanzialmente come unica soluzione la chiusura parziale o totale delle scuole – è stata affermata la necessità di ribaltare tutte le politiche scolastiche e risolvere tutti i problemi pregressi, strutturali che lungi dall’essere risolti hanno evidenziato che contribuiscono a rendere l’ambiente scolastico poco “salubre”:
- reperimento di spazi per permettere a tutti gli studenti di seguire in presenza, No alla DAD né alla Didattica integrata che vogliono rendere strutturali
- potenziamento dei mezzi di trasporto
- ripristino del servizio di medicina scolastica - tamponi periodici per studenti e personale - piano di vaccinazione con chiara informazione e seria distribuzione ed erogazione - no ai profitti capitalistici sulla pelle dei lavoratori e delle masse popolari
-Assunzione di personale docente e ATA, trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo indeterminato
-basta attacchi ai diritti dei lavoratori della scuola in nome dell’emergenza pandemai
-basta scuole paritarie finanziate anche per la chiusura durante il lockdown
-potenziamento della scuola pubblica e copertura di tutto il territorio nazionale a partire dai nidi, scuola dell’infanzia
-internalizzazione di tutti i servizi (assistenza agli studenti disabili- servizio di pulizieri...)
-ritiro dell’ Accordo sull’ulteriore riduzione del diritto di sciopero ARAN-OOSS concertativi.
Invitiamo tutte le lavoratrici e lavoratori della scuola ad aderire allo sciopero indetto per venerdì 26 marzo perché è necessario organizzarsi e lo sciopero è l’arma in più che serve ai lavoratori.
Slai Cobas per il sindacato di classe scuola
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