19/03/21

150 anni della Comune di Parigi - Onore a Louise Michel e a tutte le donne comunardi, combattenti e fiere fino alla morte


Louise Michel ha combattuto nella Comune di Parigi, la prima sfida contro il potere delle classi e Stati
oppressori, un assalto al cielo quasi impossibile. Purtroppo la Comune di Parigi fu rovesciata e
durò appena 2 mesi e10 giorni, ma rimarrà per l'insieme del movimento proletario mondiale la prima sfida e tentativo di realizzazione del "primo governo del popolo operaio". 
Durante la Comune di Parigi ci fu un grandissimo ruolo delle donne. Già durante l'assedio di Parigi, l'anno precedente, i giornali avevano parlato delle "Amazzoni della Senna", ma è durante la Comune che fiorirono innumerevoli comitati, club, società di donne che sostenevano la causa della rivoluzione. Scrisse Louise Michel: "Fra i più ardenti combattenti, che si opposero all'invasione e difesero la repubblica come l'aurora della libertà, le donne sono in buon numero... certo è che le donne amano la rivolta. Noi non valiamo più degli uomini, ma il potere non ci ha ancora corrotte". 
Senza alcuna esagerazione - sono i dati dei tribunali a parlare - si può affermare che durante la Comune la più rilevante rivoluzione culturale e il maggiore impulso all'autorganizzazione sociale vennero proprio dalle donne: operaie, maestre, casalinghe e prostitute si scoprirono così soggetti attivi di una rivolta dentro una rivolta. La più importante fu probabilmente l'Union des femmes pour la défence de Paris et les soins aux blessés, costituitasi l'11 aprile 1871, con ramificazioni in ogni quartiere e con innumerevoli campi d'azione (organizzazione del lavoro femminile, costituzione di associazioni operaie dipendenti dai Comitati di arrondissement, insegnamento, soccorso dei feriti, protezione civile). Altre esperienze furono il Comité des femmes della rue d'Arras, che fondò a Parigi numerosi comitati di quartiere occupandosi degli ateliers cooperativi "per insegnare alle donne a organizzare da sé il proprio lavoro", e il Comité de vigilance di Montmartre che avrebbero combattuto anche sulle barricate.
Il 22 gennaio 1871 Luoise Michel partecipò all'incendio dell'Hôtel de Ville, e combattè nei mesi
successivi quando le truppe governative attaccarono Parigi.
Quando i versagliesi di Thiers ebbero il sopravvento e cominciarono i massacri, Louise riuscì a sfuggire
alle loro ricerche ma, quando sua madre venne arrestata al suo posto, Louise Michel si consegnò
prigioniera.
La stampa la chiamava allora “La lupa assetata di sangue” oppure, al contrario, “La buona Louise”; nel
processo, l'accusa la dipinse come «ambiziosa di elevarsi al livello dell'uomo, superandolo nei vizi».

Scrive Louise Michel nel libro "La Comune": "La morte fondeva l'aria. Io avevo rubato un pugnale a mio zio emi ero vestita da uomo. Il corteo si allungava immenso, suscitando una certa inquietudine; avevamo freddo eppure gli occhi bruciavano come se fossero infiammati. Ci sembrava di essere una forza alla quale niente e nessuno poteva resistere"

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