03/03/16

LO DICE ANCHE IL GIORNALE DEI PADRONI PERCHE' E' NECESSARIO LO "SCIOPERO DELLE DONNE"

Donne, salario più basso del 10,9%. Busta paga più leggera di oltre 3mila euro...

Stessa mansione, stesso inquadramento, spesso anche stessa laurea, persino la stessa età. In molti casi una scrivania affianco all’altra. L’unica differenza è il sesso: uomo, donna. Una differenza che vale 3.260 euro all’anno. Sì perché, se oggi un uomo guadagna mediamente 29.985 euro lordi all’anno, la retribuzione di una donna scende a 26.725.
Questo vuol dire che gli uomini guadagnano il 12,2% in più delle donne e, all’opposto, le donne guadagnano il 10,9% in meno degli uomini. Vale a dire che «rispetto al 2014, il Gender Gap retributivo è cresciuto notevolmente: le retribuzioni degli uomini sono infatti cresciute dello 0,6%, mentre quelle delle donne solo leggermente calate (-0,7%)»...
A scorrere poi l’elenco dei Paesi si scopre che non stanno meglio delle italiane le francesi (18° posto) o le tedesche (28° posto)...
la scolarizzazione in Italia non salva le donne dal gap salariale: oggi infatti le donne laureate sono 2.391.544, 246.349 in più rispetto agli uomini e in crescita del 55,6% rispetto al 2004 quando erano 1.537.155 (gli uomini con la laurea sono aumentati “solo” del 32,9%)...
Quanto alla carriera, più aumenta il profilo più cresce il differenziale. Un uomo dirigente guadagna quasi undici mila euro in più di una donna (105.983 euro a 94.750). È questo quel segmento delle politiche retributive in cui sul salario complessivo incide molto il salario variabile. Tuttavia la situazione non migliora analizzando invece le Ral «rilevate - spiega lo studio - nelle quattro qualifiche contrattuali: si riscontra un divario maggiore nelle retribuzioni degli impiegati. In questo caso gli uomini guadagnano il 12,4% in più delle donne, con una differenza assoluta di oltre 2.500 euro. Le donne sono numericamente di più fra gli Impiegati, ma lo stipendio medio differisce in maniera superiore rispetto alle altre qualifiche contrattuali».
Un altro modo di registrare il Gender Gap è la costatazione che esistono ancora settori dove la presenza delle donne è numericamente marginale: se infatti nel comparto dei servizi alla persona su dieci lavoratori due sono uomini e otto sono donne, nell’edilizia la proporzione si inverte...

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