"Incazzate nere, schiave mai!"
Contro il licenziamento di 32 operatrici della casa
di riposo IPAB San Camillo, a cui stanno partecipando centinaia fra
lavoratrici e lavoratori, sindacalisti, associazioni antirazziste.
La manifestazione (foto in allegato)
è da poco partita da via Formenton, sede della l’IPAB San Camillo, e si
sta dirigendo verso il Tribunale di Vicenza dove oggi si tiene il
processo per discriminazione razziale e sindacale contro la Ipark, la
partecipata dell’IPAB a cui è stato affidato il nuovo appalto per i
servizi di assistenza agli anziani e di pulizie presso la casa di
riposo, che ha escluso dalla riassunzione tutte le 13 operatrici nere e
le attiviste sindacali.
“Quello che si è
verificato alla San Camillo è una selezione scientifica, eseguita in
base al colore della pelle”, denuncia dal corteo Aboubakar Soumahoro,
dell’Esecutivo Confederale USB. “Stiamo parlando di lavoratrici che non
possono essere messe in discussione per mancanza di esperienza
professionale, che nel loro caso va dai 6 ai 10 anni nello stesso
ambito”.
“Queste donne, che si sono ribellate alle vessazioni subìte sul posto
di lavoro, sono determinate e vogliono andare fino in fondo.
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