In marcia 2° sciopero delle donne
Giornata fredda e piovosa a Palermo ma non per questo non movimentata, la pioggia non ha fermato le donne, la lotta continua nella marcia del 2° sciopero delle donne, l’arma USATA PER dire che le donne non ne possono più, che ora di dire BASTA , BASTA con
i continui attacchi alle lavoratrici per le condizioni di lavoro e di
vita a cui sono sottoposte le donne, le lavoratrici più sfruttate dove
sono le prime vittime delle politiche di questi sistemi capitalisti che
dissanguano, rinchiudono vittimizzano le donne, vanno
nascoste e sottaciute tutte le condizioni di lavoro e di non lavoro
delle donne, perché l’emergere delle lotte delle donne significa mettere
in evidenza la punta di quel sistema che sfrutta e opprime la metà del
cielo.
la marcia del 2° sciopero delle donne ha visto, al sit-in di Piazza Indipendenza davanti la Presidenza della Regione Siciliana, le denunce delle precarie
delle cooperative le donne che si occupano dei disabili nella scuole
superiori di II grado nella provincia di Palermo, le ex pulizieri del
Policlinico di Palermo che da anni aspettano il rinserimento nel mondo
dell’occupazione, le lavoratrici del comparto scuola personale ATA, la
notevole rappresentanza dei lavoratori che hanno condiviso con le
lavoratrici i punti della piattaforma che si è posta la marcia con questo 2° sciopero delle donne,;
Piattaforma come abbiamo affermato e megafonato davanti i palazzi delle istituzioni Sicilia
AFFERMIAMO “IL DIRITTO DISUGUALE DELLE DONNE”
tutti i diritti che le donne chiedono, le donne che nella
prima fase della marcia 11-12 dicembre 2015 abbiamo incontrato e che
lottano in prima fila vedi le operaie della Fiat Sata di Melfi a cui
viene negata una semplice richiesta di cambio di colore dei pantaloni
delle tute che indossano nell’ambito lavoro dentro la fabbrica, la
riduzione dei ritmi di lavoro, aumento delle pause, pari salario a pari
lavoro, miglioramento delle condizioni
di lavoro e degli ambienti di lavoro, tutela delle donne che denunciano
molestatori, ricattatori, razzisti con l’allontanamento immediato dei
capi padroni violentatori e caporali;
lavoro
per tutte le donne, salario garantito a tutte le donne disoccupate che
possano garantirsi un reddito per la propria indipendenza;
diritto di cittadinanza e uguali diritti lavorativi alle donne immigrate che sono le schiave del terzo millennio;
l’accesso ai servizi sanitari gratuiti per tutte le donne, attacchi a chi discrimina le donne sul lavoro, come la discriminazione attuata da padroni criminali che fanno firmare alle ragazze un contratto in bianco, qualora si verificasse la possibilità di restare incinta sarebbe subito licenziata;
richiesta basilare di servizi essenziali per le donne: asili, servizi sanitari continui e gratuiti per donne e bambini, servizi assistenza per anziani, quei servizi di assistenza che dovrebbero cancellare continua assistenza che le donne proletarie effettuano nelle famiglie occupandosi dell’assistenza agli anziani, come veri e propri ammortizzatori sociali che questi sistemi ignorano.
non è mancata la solidarietà alle donne indiane che lottano e si ribellano ai regimi che li sfrutta, le opprime e le schiaccia nella loro dignità, vengono uccise quotidianamente dal regime IMPERIALISTA come arma di guerra che violenta e uccide le donne perché si ribellano ai regimi massacratori e reazionari.
Abbiamo
unito in questo giorno di marcia per il 2° sciopero delle donne, le
nostre lotte alle lotte delle donne della loro battaglia e della loro
sfida, di donne combattenti, dall'India, alla Palestina, al Kurdistan,
alla Turchia, ecc., e sono al fianco delle donne costrette a fuggire
dalle guerre, dai regimi assassini.
Cettina Pa
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