La Comune di Parigi è stata la prima sfida contro il potere delle classi e Stati oppressori, un assalto al cielo quasi impossibile.
Purtroppo la Comune di Parigi fu rovesciata e durò poco, ma rimarrà per l'insieme del movimento proletario mondiale la prima sfida e tentativo di realizzazione di uno Stato proletario.
Durante la Comune di Parigi ci fu un grandissimo ruolo delle donne.
Già durante l'assedio di Parigi, l'anno precedente, i giornali avevano parlato delle "Amazzoni della Senna", ma è durante la Comune che fiorirono innumerevoli comitati, club, società di donne che sostenevano la causa della rivoluzione.
Scrisse Louise Michel: "Fra i più ardenti combattenti, che si opposero all'invasione e difesero la repubblica come l'aurora della libertà, le donne sono in buon numero... certo è che le donne amano la rivolta. Noi non valiamo più degli uomini, ma il potere non ci ha ancora corrotte".
Durante la Comune la più rilevante rivoluzione culturale e il maggiore impulso all'autorganizzazione sociale vennero proprio dalle donne: operaie, maestre, casalinghe e prostitute si scoprirono così soggetti attivi di una rivolta dentro una rivolta.
Il 22 gennaio 1871 Luoise Michel partecipò all'incendio dell'Hôtel de Ville, e combattè nei mesi successivi quando le truppe governative attaccarono Parigi. Quando i versagliesi di Thiers ebbero il sopravvento e cominciarono i massacri, Louise riuscì a sfuggire alle loro ricerche ma, quando sua madre venne arrestata al suo posto, Louise Michel si consegnò prigioniera. La stampa la chiamava allora “La lupa assetata di sangue” oppure, al contrario, “La buona Louise”; nel processo, l'accusa la dipinse come «ambiziosa di elevarsi al livello dell'uomo, superandolo nei vizi».
Da "Guerra civile in Francia" di Marx:
"... al posto delle cocottes che avevano seguito le orme dei loro protettori, gli scomparsi campioni della famiglia, della religione e soprattutto della proprietà; al loro posto ricomparvero dalla superficie le vere donne di Parigi, eroiche, nobili e devote come le donne dell'antichità. Parigi lavoratrice, pensatruce, combattente insanguinata, raggiante nell'entusiasmo della sua iniziativa storica, quasi dimentica, nella incubazione di una bnuova società, dei cannibali che erano alle sue porte..."
MFPR
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