Sono passati 13 anni da quando Nadia Lioce è rinchiusa nel
carcere di L’Aquila in regime duro di 41bis, che nel settembre
2017 le è stato prorogato, ancora una volta, per altri 2 anni.
Regime di carcere duro che questo governo fascio-populista vuole ulteriormente inasprire ed estendere, anche con l'uso del taser su chi si ribella.
Contro questa “tortura bianca” Nadia Lioce nel 2015 fece
in vari momenti una protesta, battendo con una bottiglietta di
plastica le sbarre della sua cella.
Per questa protesta, è in corso un processo e Nadia
rischia l'applicazione anche dell'articolo 14 bis, con ulteriore
peggioramento delle sue condizioni detentive.
Il 28 settembre vi sarà la nuova udienza. Chiamiamo
anche questa volta a partecipare a L'Aquila al presidio al
Tribunale e dopo al carcere che si terrà nella stessa giornata.
Nadia Lioce, con la sua protesta, ha messo a nudo il
"re", mostrando a tutti l'orrore del 41 bis.
La lotta per Nadia, di Nadia, è una lotta che riguarda
tutti e tutte, perché ci mostra l'essenza stessa del 41 bis, che è una minaccia per tutti quelli che
ancora si battono per un mondo migliore, per una società giusta.
L'Mfpr da anni sta portando avanti una campagna per la
difesa delle condizioni di vita di Nadia Lioce, la sua libertà e
la libertà per tutte/tutti i prigionieri politici.
Una campagna che dall'inizio di questo processo ha visto
sia costantemente presidi fuori e presenza attiva dentro il
Tribunale e al carcere, insieme a "Pagine contro la tortura"
e altri organismi contro la repressione, sia mobilitazioni verso
lavoratori, donne, giovani in varie città, come è stato il 4
maggio scorso.
E' una battaglia che vogliamo e dobbiamo vincere!
MFPR
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