Il leghista Pillon: «Obbligheremo le donne a partorire. Vorrei il matrimonio indissolubile e abrogherei le unioni civili»
Il senatore leghista e neocatecumenale Simone Pillon si dice convinto che riuscirà entro natala e d ottenere l'approvazione del suo ddl per la ridefinizione dello stato di famiglia: il suo obiettivo è abolire gli assegni di mantenimento, obbligare i genitori ad un affido condiviso e obbligare chi vorrà divorziare a pagare figure mediatori famigliari che cerchino di dissuaderli dal loro intento.
Il leghista non esita a dichiarare a La Stampa che lui vorrebbe trovare un modo di vietare il divorzio: «Vorrei introdurre in Italia il convenant marriage americano: una forma di matrimonio indissolubile». Parla di come lui voglia «convincere ogni donna a tenere il suo bambino» e che se non ci riuscirà, ricorrerà alla violenza: «Glielo impediamo», tuona.
Secondo la ricercatrice di statistica Linda Laura Sabbadini, nel ddl a firma di Pillon è insita una evidente volontà di «farci tornare al matrimonio indissolubile. E così le violenze contro le donne più facilmente continueranno, i conflitti esploderanno tra i separati in casa, e chi ci rimetterà? I bambini sempre meno sereni, e le madri e i padri più responsabili. Non votate questa legge, è un attacco ai diritti dei bambini, delle donne e dei padri responsabili. Uccide la genitorialità, quella vera, del cuore e della responsabilità. Uniamoci tutti. Indietro non si torna».
Non male per un uomo che cerca consensi sostenendo che l'omofobia e ilc ontrasto all'educazione al rispetto servano a «difendere i bambini» da chi non inneggia ai suoi coiti come ad un merito dal valore legale. Ed è sempre sostenendo che la legge dovrebbe considerare un merito ogni sua prestazione sessuale nella vagina della madre dei suoi figli (che lui ci tiene farci sapere penetri esclusivamente bareback), l'integralista non si è dimenticato dall'attaccare i diritti dell epersone lgbt sostenendo che il matrimonio tra persone dello stesso sesso «non esiste e, se fosse per me, abolirei le unioni civili»
Interessante è anche osservare come il leghista e neocatecumanele Pillon, vero e proprio braccio armato della lobby guidata da Massimo Gandolfini, ami sostenere che i gay debbano nascondersi per non infastidire la sua smisurata omofobia. Poi, dichiara che lui deve poter ostentare le sue presunte credenze religiose e la sua pittoresca reinterpretazione del Vangeli (lui è quello che legge l'invito di Gesù all'accoglienza dei forestieri e vi legge una benedizione alla chiusura dei porti e al contratso delle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo). Ed è così dichiara che per lui «la fede non è un fatto privato, ma ha una dimensione pubblica».
Il senatore leghista e neocatecumenale Simone Pillon si dice convinto che riuscirà entro natala e d ottenere l'approvazione del suo ddl per la ridefinizione dello stato di famiglia: il suo obiettivo è abolire gli assegni di mantenimento, obbligare i genitori ad un affido condiviso e obbligare chi vorrà divorziare a pagare figure mediatori famigliari che cerchino di dissuaderli dal loro intento.
Il leghista non esita a dichiarare a La Stampa che lui vorrebbe trovare un modo di vietare il divorzio: «Vorrei introdurre in Italia il convenant marriage americano: una forma di matrimonio indissolubile». Parla di come lui voglia «convincere ogni donna a tenere il suo bambino» e che se non ci riuscirà, ricorrerà alla violenza: «Glielo impediamo», tuona.
Secondo la ricercatrice di statistica Linda Laura Sabbadini, nel ddl a firma di Pillon è insita una evidente volontà di «farci tornare al matrimonio indissolubile. E così le violenze contro le donne più facilmente continueranno, i conflitti esploderanno tra i separati in casa, e chi ci rimetterà? I bambini sempre meno sereni, e le madri e i padri più responsabili. Non votate questa legge, è un attacco ai diritti dei bambini, delle donne e dei padri responsabili. Uccide la genitorialità, quella vera, del cuore e della responsabilità. Uniamoci tutti. Indietro non si torna».
Non male per un uomo che cerca consensi sostenendo che l'omofobia e ilc ontrasto all'educazione al rispetto servano a «difendere i bambini» da chi non inneggia ai suoi coiti come ad un merito dal valore legale. Ed è sempre sostenendo che la legge dovrebbe considerare un merito ogni sua prestazione sessuale nella vagina della madre dei suoi figli (che lui ci tiene farci sapere penetri esclusivamente bareback), l'integralista non si è dimenticato dall'attaccare i diritti dell epersone lgbt sostenendo che il matrimonio tra persone dello stesso sesso «non esiste e, se fosse per me, abolirei le unioni civili»
Interessante è anche osservare come il leghista e neocatecumanele Pillon, vero e proprio braccio armato della lobby guidata da Massimo Gandolfini, ami sostenere che i gay debbano nascondersi per non infastidire la sua smisurata omofobia. Poi, dichiara che lui deve poter ostentare le sue presunte credenze religiose e la sua pittoresca reinterpretazione del Vangeli (lui è quello che legge l'invito di Gesù all'accoglienza dei forestieri e vi legge una benedizione alla chiusura dei porti e al contratso delle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo). Ed è così dichiara che per lui «la fede non è un fatto privato, ma ha una dimensione pubblica».
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