29/12/23

UN ULTERIORE MOTIVO PER SVILUPPARE IL "MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO RIVOLUZIONARIO"

L’edizione telematica di giovedì ventotto dicembre del Corriere della Sera contiene un articolo, firmato Franco Stefanoni, all’interno del quale si raccolgono le farneticanti dichiarazioni rilasciate, dalla deputata fascista Lavinia Mennuni, all’emittente televisiva “La7” durante la trasmissione Coffee Break in onda la stessa mattina.
La ormai quarantasettenne politicante nativa della città inglese di Southampton – che già nei giorni scorsi si era distinta per essere stata la prima firmataria di un disegno di legge volto a vietare di impedire l’allestimento, durante il periodo natalizio, del presepe e di altri simboli cristiani cattolici apostolici romani – questa volta si rende protagonista di una dichiarazione a dir poco discutibile.
A proposito delle donne, soprattutto delle giovani e giovanissime, così si esprime: «La mia mamma mi diceva sempre: ricordati che qualsiasi aspirazione tu abbia – e io volevo fare politica a 12 anni – devi ricordare che hai l’opportunità di fare quel che vuoi ma non devi mai dimenticare che la tua prima aspirazione deve essere quella di essere mamma a tua volta. Allora, secondo me, questa è una cosa che anche le donne della mia generazione di 46-47 anni dobbiamo ricordare alle nostre figlie».
Non contenta ha aggiunto: «non dobbiamo dimenticare che esiste la necessità, la missione (la vogliamo chiamare così perché io penso sia una cosa bella?), di mettere al mondo dei bambini, che saranno i futuri cittadini e italiani. E qui c’è l’approccio culturale: ora userò un termine terribile, diventerà trash: dobbiamo aiutare le istituzioni, il Vaticano, le associazioni a far sì che la maternità torni a diventare di nuovo cool. Dobbiamo far sì che le ragazze di 18 anni di 20 anni, vogliano sposarsi e vogliano mettere su una famiglia».
E’ proprio la necessità, per le donne, di rompere le catene che le legano alla famiglia così detta tradizionale – che le vorrebbe “angelo del focolare”, completamente sottomesse al “capofamiglia” al quale dovere obbedienza ed essere utili soltanto per la procreazione – a spingere perché si organizzino nel Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, che va sviluppato dove già è presente e creato nei posti in cui ancora manca.
 
Bosio (Al), 29 dicembre 2023
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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