06/12/23

Anche con le lavoratrici necessaria una battaglia perchè siano una "marcia in più" nel movimento di lotta


Il "moderno Medioevo" non è solo la questione delle Istituzioni, dei Palazzi, ma è anche nelle idee delle persone, delle donne. C'è da fare una battaglia anche con le lavoratrici perché non vadano indietro. Per esempio tra alcune lavoratrici c'è un timore anche di pubblicare adesso sui social una determinata foto, un determinato slogan, o si pensa a mettere delle immagini anche sul 25 più neutre, più generiche "No violenza sulle donne". Ma noi diciamo che "non servono messaggi neutri ma occorre prendere posizione soprattutto in questa fase. Un atteggiamento difensivo non vi salvaguarda, non vi proteggerà dalla repressione o comunque dall'essere colpite ancora di più rispetto a tutto quello che già vi colpisce". 

La borghesia lavora molto bene, quindi questo è uno dei problemi che abbiamo e che ci dobbiamo porre, è necessario allargare la visione delle lavoratrici. Nell'assemblea Donne/lavoratrici del 12 ottobre l'avevamo detto: "...le proletarie devono avere una marcia in più perché in un certo senso rappresentano tutte le oppressioni, non una oppressione ma l'oppressione totale. Però le proletarie devono guardare oltre, oltre la propria lotta sindacale, devono guardare oltre la loro casa, la loro famiglia, il loro cane.... Capire che ogni problema, anche apparentemente personale, è un problema sociale, e non ci sono vere soluzioni individuali ma solo sociali... Insieme, con la via della lotta siamo una forza...". 

Noi dobbiamo tenere ferma la barra, la manifestazione di Roma ci ha dato la possibilità di accendere una scintilla, di fare schierare.

Con le lavoratrici dobbiamo essere in questo momento più ferme, più decise. 

Sul femminicidio di Giulia c'è stata l'onda emotiva, però questa onda emotiva molto spesso non corrisponde allo schierarsi nella maniera giusta.

Nessun commento: