Ieri abbiamo sentito parole alte, dignitose, serie, nel profondo dolore, da parte del padre di Giulia - parole che chiedono un effettivo cambiamento perchè il femminicidio di Giulia serva ad una coscienza collettiva contro i femminicidi di tante donne.
Ma nello stesso tempo abbiamo dovuto sentire ipocrite dichiarazioni della Meloni, di Ministri, di politici che sono complici della morte delle "Giulie".
Abbiamo anche dovuto sentire una schifosa dichiarazione ignobile da parte di un "avvoltoio", il Min. Nordio, che ha usato la morte di Giulia, fatta da un "bravo ragazzo", di "buona famiglia", un ragazzo italianissimo, per attaccare i migranti.
Nordio: "...in commissione d’inchiesta sul femminicidio, ammette la sconfitta delle strategie preventive. E assicura il «forte impegno del governo» per metterne a punto una più efficace. In arrivo un Osservatorio sul fenomeno e un vademecum, con grafica e termini molto chiari, per illustrare i segnali di allarme che una donna deve saper cogliere. Sul patriarcato, riconosce «che si è sedimentato per millenni nell’animo dei maschietti» e sottolinea che «arrivano in Italia persone abituate a concepire la donna come una cosa. Per loro un atteggiamento che noi riteniamo criminoso è quasi inesplicabile che venga punito».
E' veramente squallido strumentalizzare Giulia per rafforzare repressione e punizioni verso i migranti.
Non lo permettiamo!
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