Si sono svolte sabato in molte città manifestazioni, presidi, iniziative, in generale indette dai nodi di Nudm, per dare continuità alla grande manifestazione delle donne del 25 novembre, per affermare che il movimento delle donne non si può e non si deve fermare, perchè l'attacco è di tutti i giorni e la lotta deve essere di tutti i giorni - Vedi a Torino: https://femminismorivoluzionario.blogspot.com/2023/12/torino-nudm-sabato-in-piazza-101001000.html
Il MFPR dove sta partecipa, portando le sue parole d'ordine, i suoi contenuti e materiali - vedi a Milano:
Occorre ora approfondimento e chiarezza nei contenuti, nella denuncia di tutti gli aspetti dell'attacco pratico, politico, ideologico di governo, Stato, polizia, padroni contro la maggioranza delle donne, così come nel fine della nostra lotta; chiarezza dei nemici qui ed ora delle donne, dei proletari, dell'umanità, per essere realmente "pericolose".
In questo senso interessante è stata la partecipata assemblea a Bari, indetta dallo spazio transfemminista "Zamp3 mostruos3", di venerdì 15 dicembre.
Ad essa era stata invitata l'Avvocata di Taranto, Antonietta Ricci, attiva a Taranto con l'Mfpr sul movimento delle donne e Palestina, e ha partecipato una rappresentanza del Mfpr di Taranto.
L'Avvocata Antonietta ha molto approfondito i decreti fatti dal governo Meloni, in particolare il decreto Caivano - su cui proprio le compagne di Bari avevano chiesto un'analisi - ma anche tutti gli altri che pur presentati, alcuni di essi, come risposta alla violenza contro le donne, in realtà si muovono tutti in una logica altamente securitaria, repressiva che invece di contrastare (e come potrebbero?) non fanno che dare alimento ad una ideologia fascista, ad una pratica e cultura da moderno medioevo contro le donne, brodo di coltura ideale per femminicidi e stupri, per legittimare la tragica "normalità" di uomini che odiano le donne.
Vi sono stati poi tantissimi interventi, domande, su varie tematiche, con risposte dell'avvocata.
Quindi vi è stato l'intervento della compagna del Mfpr di Taranto, che partendo dal fatto che vari interventi ponevano la questione del "cambiamento" di questa o quella situazione, ha detto che "nessun cambiamento oggi è possibile", a maggior ragione in questa fase con un governo, uno Stato che attacca su tutto e ogni giorno; ponendo con forza la questione del cambiamento rivoluzionario, del rovesciamento dell'intero sistema capitalista; che dobbiamo essere "pericolose"; che ciò che oggi deve essere posto al centro è la lotta, perchè solo la lotta trasforma le coscienze e non l'"educazione" (che ora viene cavalcata dal governo); che la denuncia del patriarcato non deve coprire il fatto che oggi siamo di fronte ad un modernissimo nero sistema politico/ideologico.
Questo intervento, come ha detto una compagna organizzatrice dell'assemblea, è stato una "scossa" che ci voleva; in tante hanno ringraziato la compagna del Mfpr, alcune hanno detto che si sono emozionate, che effettivamente bisogna lottare in maniera "più dura"; e l'assemblea si è chiusa con un clima più determinato e attivo, anche con proposte per essere presenti dappertutto, per es. ai processi contro femminicidi e stupri.
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