17/03/20

Siamo al fianco delle lavoratrici delle pulizie dell'ospedale di Livorno, licenziate per essersi rifiutate di lavorare senza guanti e mascherine, ma dove era l'USB quando c'era da difendere lo sciopero delle lavoratrici il 9 marzo?


Da Contropiano




Questa mattina sono arrivate le lettere di licenziamento per due lavoratrici della “Innova Salento”, cooperativa che si occupa delle pulizie dell’ospedale di Livorno in appalto.

La settimana scorsa, attraverso un comunicato sindacale, avevano denunciato il sistema degli appalti presso l’ospedale di Livorno. Ritardi nei pagamenti degli stipendi, spettanze non pagate ma soprattutto assenza di guanti e mascherine certificate per poter svolgere il lavoro di sanificazione delle sale all’interno del nostro ospedale.

Proprio le due lavoratrici, nella giornata di ieri, si erano rifiutate di prendere servizio perché ancora una volta la cooperativa non gli aveva fornito i dispositivi di sicurezza.

Questa mattina sono arrivate le lettere di licenziamento.

La Società Cooperativa ha utilizzato come pretesto una riunione sindacale che, a loro dire, si è svolta 15 giorni fa mentre le lavoratrici risultavano in malattia.
Al di là delle motivazioni è assolutamente evidente il tentativo di ritorsione nei loro confronti dopo che avevano osato denunciare le problematiche di cui sopra.
Questi licenziamenti non possono e non devono essere accettati. Meno che mai in una struttura pubblica come il nostro ospedale. Doveva essere proprio la ASL ad intervenire immediatamente per verificare quanto denunciato a tutela delle stesse lavoratrici ma anche dell’utenza.
Invitiamo tutti i cittadini a condividere questo comunicato e a scrivere una email di protesta direttamente alla ASL di Livorno all’indirizzo urp.livorno@uslnordovest.toscana.it.
Come Unione Sindacale ci siamo già rivolti a Sindaco e Assessori affinché intervengano per bloccare immediatamente questi licenziamenti e garantire il reintegro delle lavoratrici.

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