08/03/20

8 MARZO - LE LAVORATRICI STANNO PERDENDO IL LAVORO ALLA AUCHAN E L'8 MARZO AVREBBERO DOVUTO STARE ZITTE E NESSUNO LE DOVEVA SOSTENERE?

volantino - presidio - incontro questa mattina a Taranto


L'oscena Conad pubblica sui giornali nazionali un messaggio alle donne in occasione dell'8 marzo, comunicando che devolverà l'acquisto di una begonia al Centro antiviolenza D.i.Re (Donne in Rete). Con un fiore e con 465 mila euro dati a D.i.Re in cinque anni si mette la coscienza a posto, con grande ipocrisia... mentre contemporaneamente mette in mezzo alla strada centinaia e centinaia di lavoratrici Auchan (a Taranto 70). Respingiamo la sua "Buona giornata della donna" e speriamo che domani con lo sciopero delle donne anche delle lavoratrici Auchan/Conad per questi padroni sia una "Pessima giornata!". 

- Aggiungiamo che è indecente che il Centro antiviolenza D.i.Re si prenda soldi da chi attacca le condizioni di lavoro e di vita delle donne!

8 marzo: solidarietà-unità delle lavoratrici/donne per lottare
8 marzo “festa della donna” ma le lavoratrici dell'Auchan non hanno nulla da festeggiare. Una parte numerosa di esse, almeno 70, rischia il lavoro, per volontà dei padroni, il cui slogan effettivo è “profitti, oltre le persone”; questi tagliano posti di lavoro, concentrano le attività per difendere ed ampliare i propri profitti scaricando le loro crisi sulla pelle di chi lavora, e in particolare sulle donne che sono sempre le prime ad essere mandate a casa, per di più in una città come Taranto dove il lavoro non c'è e tante lavoratrici sono precarie con bassissimi salari, poche ore di lavoro e impossibilità a sostenere la famiglia.
Tutti, Istituzioni, sindacati ufficiali fanno poco o niente per tutelare il lavoro. Per questo siamo costrette a lottare per difenderlo.
 
 
Dobbiamo sviluppare la solidarietà di tutte le donne e lavoratrici, perchè “se toccano una toccano tutte”. Si deve esprimere la solidarietà della cittadinanza.
L'8 marzo per questo non è una festa consumista ma una giornata di lotta, che le donne si sono conquistate da decenni e che oggi più che mai deve servire a riconoscere la nostra comune condizione di doppio sfruttamento sul lavoro e in casa e di doppia oppressione e ad unirci e organizzarci per difendere ogni aspetto della nostra vita e perchè tutta la vita deve cambiare.
In questa giornata denunciamo e lottiamo anche contro violenze, molestie sessuali, femminicidi che stanno aumentando sempre più.
Negli ultimi anni l'8 marzo è stata occasione per uno sciopero delle donne che ha messo in discussione lo stato di cose esistente.
Quest'anno, usando strumentalmente la grave questione del coronavirus ci vietano scioperi e manifestazioni. Non possiamo accettarlo! Anzi, ci sono ragioni in più per lottare insieme. Per le donne è un doppio danno, o perdono il poco lavoro che avevano o con le scuole chiuse anche chi lavora deve essere chiusa in casa, perde salario e si ritrova ancora di più scaricati sulle proprie spalle servizi e problemi familiari.
Se siamo buone a lavorare in condizioni precarie, senza sicurezza; se siamo buone ad essere vittime dei carichi familiari, siamo buone a scioperare e a lottare!
Per questo invitiamo tutte le lavoratrici a scioperare il 9 marzo e a ritrovarci la sera di lunedì dalle ore 18 al presidio in via Di Palma – di fronte ad Oviesse – per dibattere, organizzarci.
Lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe
Taranto – via L. Andronico, 47 – 3339199075 - slaicobasta@gmail.com
 

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