volantino - presidio - incontro questa mattina a Taranto
L'oscena Conad pubblica sui giornali
nazionali un messaggio alle donne in occasione dell'8 marzo,
comunicando che devolverà l'acquisto di una begonia al Centro
antiviolenza D.i.Re (Donne in Rete). Con un fiore e con 465 mila euro dati a D.i.Re
in cinque anni si mette la coscienza a posto, con grande ipocrisia...
mentre contemporaneamente mette in mezzo alla strada centinaia e
centinaia di lavoratrici Auchan (a Taranto 70). Respingiamo la sua
"Buona giornata della donna" e speriamo che domani con lo sciopero delle
donne anche delle lavoratrici Auchan/Conad per questi padroni sia una
"Pessima giornata!".
- Aggiungiamo che è indecente che il Centro antiviolenza D.i.Re si prenda soldi da chi attacca le condizioni di lavoro e di vita delle donne!
8
marzo: solidarietà-unità delle
lavoratrici/donne per lottare
8
marzo “festa della donna” ma le lavoratrici dell'Auchan non hanno
nulla da festeggiare. Una parte numerosa di esse, almeno 70, rischia
il lavoro, per volontà dei padroni, il cui slogan effettivo è
“profitti, oltre le
persone”; questi
tagliano posti di lavoro, concentrano le attività per difendere ed
ampliare i propri profitti scaricando le loro crisi sulla pelle di
chi lavora, e in particolare sulle donne che sono sempre le prime ad
essere mandate a casa, per di più in una città come Taranto dove il
lavoro non c'è e tante lavoratrici sono precarie con bassissimi
salari, poche ore di lavoro e impossibilità a sostenere la famiglia.
Tutti,
Istituzioni, sindacati ufficiali fanno poco o niente per tutelare il
lavoro. Per questo
siamo costrette a lottare per difenderlo.
Dobbiamo
sviluppare la solidarietà di tutte le donne e lavoratrici, perchè
“se toccano una
toccano tutte”. Si
deve esprimere la solidarietà della cittadinanza.
L'8
marzo per questo non è una festa consumista ma una giornata di
lotta, che le donne si sono conquistate da decenni e che oggi più
che mai deve servire a riconoscere la nostra comune condizione di
doppio sfruttamento sul lavoro e in casa e di doppia oppressione e ad
unirci e organizzarci per difendere ogni aspetto della nostra vita e
perchè tutta la vita
deve cambiare.
In
questa giornata denunciamo e lottiamo anche contro violenze, molestie
sessuali, femminicidi che stanno aumentando sempre più.
Negli
ultimi anni l'8 marzo è stata occasione per uno sciopero delle donne
che ha messo in discussione lo stato di cose esistente.
Quest'anno,
usando strumentalmente la grave questione del coronavirus ci vietano
scioperi e manifestazioni. Non possiamo accettarlo! Anzi, ci sono
ragioni in più per lottare insieme. Per le donne è un doppio danno,
o perdono il poco lavoro che avevano o con le scuole chiuse anche chi
lavora deve essere chiusa in casa, perde salario e si ritrova ancora
di più scaricati sulle proprie spalle servizi e problemi familiari.
Se
siamo buone a lavorare in condizioni precarie, senza sicurezza; se
siamo buone ad essere vittime dei carichi familiari, siamo buone a
scioperare e a lottare!
Per
questo invitiamo tutte le lavoratrici a scioperare il 9 marzo e a
ritrovarci la sera di lunedì dalle ore 18 al
presidio in via Di Palma – di fronte ad Oviesse – per dibattere,
organizzarci.
Lavoratrici
Slai cobas per il sindacato di classe
Taranto –
via L. Andronico, 47 – 3339199075 - slaicobasta@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento