18/10/21

Comunicato conclusivo dell'Assemblea nazionale Donne/lavoratrici - dell'14 ottobre 2021

L’assemblea donne/lavoratrici nazionale telematica del 14 ottobre ha visto nuovamente insieme lavoratrici, operaie immigrate, precarie, madri in lotta, compagne, la maggioranza delle quali era scesa in sciopero e nelle piazze 3 giorni prima (nello sciopero generale dell’11 ottobre), che si sono riprese nuovamente la parola per avanzare, come si è detto, nel percorso tracciato nei mesi precedenti; percorso che si deve rafforzare, deve collegare le lotte che si fanno, deve estendersi ad altre realtà di lavoratrici/donne.

L’assemblea si è aperta col ricordo delle operaie assassinate dal profitto dei padroni, da Luana a Laila a Tiziana; come delle tante donne morte in questi mesi nei femminicidi seriali dagli uomini che odiano le donne. Questi omicidi gridano vendetta e richiedono una lotta delle donne senza quartiere.

Si sono poi salutate le lotte che le donne fanno nel mondo, dalle grandi manifestazioni negli Usa in difesa del diritto di aborto contro il moderno medioevo imperialista, alle eroiche proteste delle donne in Afghanistan contro il barbaro oscurantista regime dei talebani e contro l’imperialismo; come si sono salutate, contro la repressione, le resistenze delle donne, compagne nelle carceri, portando con forza la denuncia della condizione delle prigioniere politiche – come Nadia Lioce da 15 anni in 41bis mentre i mafiosi vengono liberati - qui vi è stato il ricordo/saluto a Paola Staccioli, morta recentemente, una delle pochissime scrittrici militanti che ha dedicato parte della sua vita a raccontare la vita, le ragioni, la lotta di queste compagne rivoluzionarie.

Questa assemblea si è fatta in un giorno particolare, il 14 ottobre, in cui al mattinè iniziato un processo finalmente diverso, perchè ad essere sotto processo sono i padroni, della fabbrica Montello di Bergamo, che nel 2018 cercarono di intimidire e soffocare la ribellione giusta delle operaie immigrate ricattandole per far accettare un accordo, chiedendo loro anche se appartenevano o meno al Mfpr, che ha sempre sostenuto attivamente le lotte delle operaie, segnalando questa presunta appartenenza anche alle forze dell'ordine - come se stare nel Mfpr fosse un "reato"! L'Mfpr, a suo tempo, fece anche una denuncia alla Procura e oggi i padroni sono a processo e la prossima importante udienza, in cui saranno sentite anche delle operaie, sarà il 2 dicembre.

Diversi sono stati gli interventi di lavoratrici/donne che riprendendo il filo/collegamento con le

precedenti assemblee hanno unito al racconto aggiornato delle lotte che stanno facendo nei posti di lavoro o per il lavoro anche l’informazione viva della partecipazione allo sciopero generale dell’11 ottobre, indetto dai sindacati di base e di classe, portando, in particolare in alcune città, il protagonismo della doppia lotta delle donne, come le combattive lavoratrici precarie Assistenti degli studenti disabili delle Coop Sociali a Palermo e a Trapani, le lavoratrici degli asili nido a Taranto, le operaie immigrate a Montello, a Firenze le lavoratrici Gkn, a Roma le lavoratrici dell’Alitalia, della Piaggio, ecc.

Occorre - è stato detto – rafforzarla visibilità delle lotte, delle tematiche delle donne che sono ancora frastagliateche hanno bisogno di unirsi, per essere espressione della marcia in più delle donne, del grido “tutta la vita deve cambiare” da portare in ogni sciopero, lotta, manifestazione.

A questo serve l’organizzazione autonoma delle donne/lavoratrici, a questo serve l’Assemblea nazionale donne/lavoratrici.


Ci sono stati poi interventi di chi ha partecipato per la prima volta. Come quello di una lavoratrice immigrata di Frosinone che ha portato con forza la denuncia della grave questione della mancanza dei documenti, con le pesanti ripercussioni sia sul piano del lavoro sia più in generale sulla difficile condizione di vita; come gli interventi forti di due donne madri di Trapani e di Taranto sulla coraggiosa e determinata lotta in difesa dei diritti dei loro figli con problemi di salute psichiatrica e di disabilità, portando una dettagliata denuncia della sanità pubblica in un sistema sociale in cui governi e Stato borghese mettono ogni giorno in atto politiche di massacro di questi diritti. Altri interventi hanno portato un arricchimento della conoscenza di realtà di lavoratrici tenute nascoste anche se spesso lavorano per grandi aziende, come la denuncia della compagna di Nudm Marche che ha parlato della condizione di iperprecarietà, ipersfruttamento delle lavoratrici inventariste, ecc.

Questo si unisce all’ampio lavoro di inchiesta nelle fabbriche e varie realtà lavorative che le compagne dell’Mfpr stanno facendo; ultimo con le donne del Collettivo GKN e lavoratrici di altri settori a Firenze, con le lavoratrici ex Alitalia, anche attraverso interviste riportate nell’assemblea.

Questo lavoro di inchiesta è importante per riprendere la piattaforma delle donne, da aggiornare e arricchire appunto sulle base delle nuove denunce, lotte, per trasformarla in lotte reali e concrete che parlino a tutte le donne.

Nell’assemblea si è ripreso anche il piano, le proposte emerse nella precedente assemblea di aprile scorso, per vedere cosa abbiamo fatto e cosa è ancora da fare.

Nell’assemblea una compagna Mfpr di Milano una compagna di Nudm Marche hanno portato una breve informazione sull’assemblea nazionale di Nudm del 9/10 ottobre, con riferimento soprattutto al tavolo lavoro e violenza, e sulla manifestazione nazionale contro la violenza sessuale e non solo decisa da Nudm per il 27 novembre.

Dal dibattito di questa assemblea sono emerse delle decisioni di iniziative, campagne da fare:

- In merito alla condizione operaia nelle fabbriche e alla nuova udienza del processo dei padroni della Montello prevista per il 2 dicembre si è deciso di organizzare un presidio di denuncia/lotta al Tribunale di Bergamo e una iniziativa alla fabbrica – con appello soprattutto alle realtà del nord/centro ad esserci;

- rendendo concreta la parola d’ordine: “Lotta una lottano tutte”, si è fatto appello a sostenere, con messaggi di solidarietà e dando visibilità nazionale, alla manifestazione del 19 ottobre a Trapani delle lavoratrici precarie in lotta per il lavoro e delle madri dei bambini disabili - si possono mandare messaggi a: lavoratriciprecariedisoccupate@gmail.com - per contatti/info: 3408429376

- dare continuità al lavoro di inchiesta tra le varie realtà di lavoratrici; in seguito pensiamo di riunire le inchieste in un dossier;

- Raccogliere la denuncia della lavoratrice immigrata sulla questione documenti per rimettere in campo una campagna/lotta contro la pesante condizione delle donne/lavoratrici immigrate;

- Riprendere, a partire dall’unità delle lavoratrici di Taranto e Palermo, la campagna per la internalizzazione dei servizi pubblici essenziali/NO agli appalti al massimo ribasso, contro la precarietà permanente, la miseria salariale, le condizioni di sfruttamento da parte di ditte e cooperative; si farà un nuovo passo verso i Ministeri, ma già annunciando loro una data in cui mobilitarci per andare ad “assediare” i palazzi del potere;

- Sulla questione vaccini/greenpass, denuncia dell’azione prima e ora di padroni/governo, come ha denunciato una operaia di Montello, e posta anche da una lavoratrice di Bologna del pubblico impiego; su come portare la questione “vaccinazione obbligatoria” e affrontare contraddizioni presenti tra le lavoratrici, si è rimandato ad una assemblea telematica specifica, data da stabilire;

- Infine, per il 27 novembre, data della manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne decisa dall’assemblea nazionale di Nudm, è stato proposto dal Mfpr di lavorare per organizzare il nostro “contingente rosso e proletario” che porti nella manifestazione la ribellione/lotta/voce di classe e rivoluzionaria delle lavoratrici e donne proletarie, contro ogni aspetto della violenza contro le donne, la cui punta di iceberg sono femminicidi, uno dei frutti più odiosi di questo sistema capitalista che fa della doppia oppressione delle donne una delle sue basi e che non può essere né abbellito nè riformato ma solo rovesciato con la lotta rivoluzionaria.

Per discutere come organizzarci, parole d’ordini, materiali da portare, nuovo foglio, striscioni, interventi, ecc., per il 27/11, si è indicato un nuovo appuntamento telematico dell’Assemblea donne/lavoratrici per il 19 novembre (da confermare ci possono essere altre proposte di data).

ASSEMBLEA DONNE/LAVORATRICI – 14 ottobre 2021

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