E' stata un'assemblea rappresentativa, con partecipazione e interventi di operaie, lavoratrici dei vari posti di lavoro, immigrate, realtà di lotta (dal presidio di Prato alle realtà di lotta in difesa dell'aborto, alle carceri, ecc.). Rappresentativa anche sulle tematiche.
Prima vi sono stati racconti, bilanci sullo sciopero dell'8 marzo dal sud al nord con iniziative nelle piazze, assemblee, presidi davanti a fabbriche e magazzini della logistica. In una situazione non facile in quest'anno, e nonostante l'attacco allo sciopero nella scuola da parte della CGS, lo sciopero c'è stato e ha avuto caratteri nuovi. Lo sciopero si è esteso a tante nuove realtà di donne proletarie, in nuovi settori, come la logistica; ha visto scendere in lotta anche lavoratori uomini, soprattutto nella logistica, ma non solo - nell'Assemblea lavoratrici e lavoratori combattivi tanti interventi di lavoratrici avevano fatto un forte appello a considerare la battaglia delle donne contro il doppio sfruttamento e doppia oppressione come lotta di tutti, una marcia in più - e nell'8 marzo questo messaggio è stato portato nel sud anche direttamente in alcune fabbriche maschili (ArcelorMittal/Fincantieri). Nelle realtà lavorative già in lotta su vertenze sindacali lo sciopero dell'8 marzo non è stato di mera continuità ma ha portato la necessità della battaglia generale delle donne, perchè “tutta la vita deve cambiare”.
E' emersa la necessità della voce autonoma delle donne che richiede organizzazione, lotta e pratica autonoma perchè sia riconosciuta e riconoscibile.
Nell'assemblea vi sono stati da parte di alcuni interventi nuovi contributi:
- la battaglia in difesa del diritto d'aborto, è una battaglia da riprendere con forza in questa fase dove c'è una ripresa di propaganda e provvedimenti di attacco alla libertà di scelta delle donne da parte di Istituzioni locali, movimento per la vita, ma anche del governo/ministre donne col discorso ricattatorio sulla questione poche nascite, senza minimamente risolvere i problemi che ci sono a monte. Questa battaglia, come è evidente in tutto il mondo, è strategica, mostra, insieme a femminicidi e stupri, il moderno medioevo imperialista e pone la necessità della rivoluzione;
- una più precisa e tagliente denuncia della condizione delle donne proletarie, delle lavoratrici immigrate e della lotta al maschilismo anche verso i lavoratori combattivi.
Le donne proletarie hanno tre nemici: il governo, lo Stato e in casa il marito/compagno - quindi hanno tre campi di lotta. Così come in fabbrica, sui posti di lavoro, le lavoratrici hanno tre nemici: il padrone, i sindacati collaborazionisti, i lavoratori che vogliono usare pro domo loro le discriminazioni verso le donne. Sulle lotte, poi, non va bene che quando vi sono lotte dei lavoratori, le donne sono sempre presenti, quando invece lottano le lavoratrici non c'è un'altrettanta presenza dei lavoratori maschi o vengono in pochi.
Nella seconda parte dell'assemblea si è parlato soprattutto delle iniziative, campagne da fare.
Internalizzazione dei servizi essenziali, contro la precarizzazione a vita - qui partendo dallo sviluppo che c'è stato a Taranto tra le lavoratrici degli asili, dobbiamo avviare una campagna nazionale, cercare collegamenti con altre lavoratrici che fanno la stessa richiesta. Questa campagna va unita a quella per il salario garantito a chi è senza lavoro.
Sostegno alle lotte e situazioni di attacco alle condizioni delle lavoratrici in particolare delle fabbriche, nella logistica - Nelle fabbriche stanno unendo sempre più carichi e nuovi sistemi di organizzazione del lavoro che distruggono la salute (le donne invecchiano prima e si ammalano), riduzione delle pause, discriminazioni su cassintegrazioni, licenziamenti, insieme chiaramente a ricatti/minacce. Nella logistica, inoltre, dove per la maggiorparte sono immigrate, se le donne alzano la voce rischiano non solo di essere licenziate ma di vedersi togliere i figli perchè non hanno un lavoro stabile.
Su questo dobbiamo dare più voce a queste realtà e alle operaie. Deve continuare l'inchiesta iniziata nelle fabbriche. Faremo un'intervista alle operaie della Montello. Da questo lavoro deve uscire una più precisa individuazione degli obiettivi (già contenuti nella nostra piattaforma) principali oggi, su cui fare anche campagna nazionale.
Contro la repressione e i processi in corso alle lotte delle lavoratrici - vedi alle lavoratrici in lotta a Palermo – diamo sostegno e al momento opportuno facciamo iniziative ai Tribunali ovunque.
Proseguire l'importante mobilitazione nelle carceri e verso le carceri che c'è stata nella giornata di azione del 15 gennaio e soprattutto nell'8 marzo, in particolare nel carcere di Trieste. Avviamo più inchiesta e contatti.
Sull'attacco della Commissione Garanzia sciopero nell'8 marzo verso le lavoratrici della scuola - avviamo, insieme a quelle già in corso come PDA e ALC, una campagna per la difesa del diritto di sciopero delle donne - abbiamo già inviato la indizione dello sciopero per l'8 marzo 2022.
Contro l'attacco al diritto d'aborto-RU, ecc. - faremo un volantino nazionale (proponiamo che le compagne dell'Abruzzo/Marche facciano una bozza); ma a fronte di attacchi di Istituzioni, di propaganda antiabortista negli ospedali, ci dobbiamo mobilitare subito.
Su peggioramento nel Pubblico Impiego - questione smart working – La compagna di Bologna (col contributo anche di Palermo), farà un opuscolo/vademecum di analisi critica e indicazione per difendersi, analizzando tutti gli aspetti dello smart working, sia sul peggioramento del lavoro, del salario, condizioni di sicurezza, ma soprattutto per le donne con l'aumento dell'oppressione famigliare, l'attacco alla emancipazione, alla socialità che il lavoro esterno oggettivamente favorisce, l'attacco ideologico, ecc.
Si è proposto di fare un Foglio, una cosa agile sia nei contenuti che nella forma – pensiamo un A3 avanti/dietro - che vada in mano a tante lavoratrici, donne, nei posti di lavoro, nei quartieri, nelle scuole, nelle lotte. Un foglio che ha come riferimento le proletarie, con lo scopo di dare loro voce, visibilità, collegarle, unirle, dare forza.
Nel primo foglio, che cerchiamo di fare uscire entro fine mese prendiamo spunto dall'assemblea del 9. Chiamiamo le lavoratrici, le compagne a mandare racconti, denunce, informazioni di lotte, foto, interviste, proposte, inviandole a Luigia de L'Aquila: sommosprol@gmail.com – WA 3287223675 che si occuperà praticamente della composizione del foglio
Formazione rivoluzionaria - per ora facciamo 2 assemblee in via telematica a maggio (date indicative - da confermare - possono essere i giovedì 13 e 27), la prima su Engels sull'origine della condizione di oppressione delle donne; la seconda su produzione e riproduzione.
Dobbiamo fare di tutto perchè questa del 9 sia l'ultima assemblea nazionale on line. A Giugno puntiamo a fare l'assemblea in presenza - da decidere quando e dove - dobbiamo rompere la situazione in corso, che può diventare anche un'abitudine. (chiaramente pandemia permettendo)
Infine nell'assemblea abbiamo assunto due importanti manifestazione in cui esserci
- il 12 aprile, sugli immigrati/immigrate, in cui dobbiamo come donne a dare più voce alla condizione e obiettivi delle donne immigrate nella piattaforma, perchè per le donne lo stesso attacco ha conseguenze più generali e disastrose; mancanza di permessi di soggiorno, documenti diventano strumenti di oppressione, e/o di subordinazione agli uomini. Così se lavori e ti ribelli le donne rischiano di più, anche di vedersi togliere i figli. E necessario inoltre realizzare un'inchiesta per far uscire le migranti dalla invisibilità.
- il 24 aprile - la importante manifestazione a Prato – andranno sicuramente le compagne del nord/centro, per fare un pezzo visibile nella manifestazione delle donne/lavoratrici.
Alcune compagne non hanno potuto partecipare a questa assemblea, e ce ne dispiace, ma hanno mandato lettere, contributi, in particolare Simonetta di Milano, le compagne di Rivoluzione comunista, la compagna Cristina. Purtroppo il tempo non ci ha permesso di leggerli tutti. Ma chiaramente li pubblicheremo nel prossimo dossier, in cui, come per i precedenti dossier sulle assemblee, pubblicheremo tutti gli interventi e i contributi. A questo proposito invitiamo anche chi ha partecipato ma non è intervenuta a inviarci, se vuole, suoi contributi.
9.4.21
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