24/03/23

"Pena di morte per chi abortisce". Non siamo in Iran o in Afghanistan, ma nel cuore dell'imperialismo occidentale


Dopo che, nel giugno 2022, la Corte suprema degli Usa aveva cancellato le protezioni federali che tutelavano il diritto all’aborto, riportando indietro la giurisprudenza in materia di quasi mezzo secolo, le assemblee legislative di 13 stati hanno approvato leggi per vietare o ridurre l’accesso all’interruzione di gravidanza.

Nello stato del South Carolina, dove già l’aborto è punito con una condanna fino a due anni di carcere e una multa fino a 1000 dollari, c’è chi ancora non è soddisfatto.

All’esame della Commissione giustizia della Camera dei rappresentanti c’è la proposta di legge del repubblicano Rob Harris: pena di morte per chi abortisce, come per l’omicidio.

Secondo il testo di Harris, il feto – definito come qualsiasi stadio di sviluppo della persona a partire dalla fecondazione – deve essere tutelato, seppure non ancora nato, dalle leggi dello stato al pari di tutte le altre persone.

Il ragionamento di Harris è dunque questo: il feto è vita, la vita va protetta, chi vi attenta mortalmente va punito con la pena prevista dalla legge. Ossia, la pena capitale.

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