15/05/21

1° incontro di Formazione Rivoluzionaria delle donne: Chi ha più interesse alla teoria rivoluzionaria sono le donne!

Giovedì 13 maggio si è fatto il primo incontro di formazione rivoluzionaria delle donne dove hanno partecipato lavoratrici, compagne di varie città collegandosi on line o direttamente in presenza da alcune sedi come Taranto o Milano.
Un incontro positivo e significativo perchè donne/lavoratrici, che lottano quotidianamente contro gli attacchi alla loro condizioni di lavoro/non lavoro e di vita più generali, amplificati dall'attuale fase pandemica, si sono "fermate" per un momento per ragionare collettivamente sulla cause e ragioni della condizione di doppia oppressione e doppio sfruttamento delle donne in questo sistema capitalistico, in cui una donna viene uccisa ogni tre giorni o si muore in fabbrica doppiamente sfruttate. In questo senso il pomeriggio si è aperto con un passaggio rivolto a Luana e a tutte le operaie/lavoratrici morte sul lavoro e per il lavoro, uccise dalla fame insaziabile dei padroni per il profitto.
Partire dalle basi e dalle origini, è stato detto, pertanto vi è stata una prima relazione di una compagna di Palermo sul testo di Engels "L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato" per mettere nella giusta analisi e concezione la questione femminile per comprenderla su un piano scientifico e da un punto di vista rivoluzionario. Sulla base di un'analisi storico materialistico dialettica Engels infatti dimostra l'origine storicamente determinata della condizione di oppressione e subordinazione delle donne ma anche del suo superamento, ci consegna un'arma teorica per combattere tutte quelle concezioni e teorie del femminismo borghese e piccolo borghese che non partendo da questa analisi sanciscono di fatto l'eternizzazione/immutabilità della condizione di oppressione delle donne. 
E' seguito poi un intervento di una compagna di Milano sulle prime Conferenze/lezioni della compagna rivoluzionaria russa Alexandra Kollontaj "Sulla liberazione della donna", rivolte  in particolare alle lavoratrici, riportando anche passaggi del Quaderno su queste Conferenze che le compagne del Mfpr hanno prodotto di recente.

Infine un intervento di una compagna di Taranto che utilizzando anche l'opuscolo di Anuradha Gandhy, compagna rivoluzionaria indiana dirigente del Partito Comunista indiano maoista, "Tendenze filosofiche del movimento femminista" ha posto da un lato l'accento sull'importanza del movimento femminista, del suo contributo per l'insieme del movimento rivoluzionario, ma dall'altro ha posto la necessità, in particolare per le donne proletarie di entrare criticamente nel merito delle diverse tendenze del pensiero femminista, perchè non si può assumere una posizione neutrale o acritica verso teorie che frenano o ostacolano l'azione rivoluzionaria delle donne.

Su questo piano anche alcuni interventi che sono seguiti da parte di compagne e lavoratrici hanno posto la necessità di entrare anche nel merito della tendenza femminista che principalmente nel nostro paese si è incarnata nel movimento di NUDM di matrice ideologica piccolo borghese e di entrare in modo più approfondito nell'analisi di concetti come patriarcato e patriarcalismo oggi, della "nuove" famiglie che il Capitale oggi pone/impone alle donne nell'attuale sistema sociale; portando la complessità delle contraddizioni che abbiamo da comprendere e affrontare.

Ci si è date quindi appuntamento per un nuovo incontro di Formazione a giugno, in collegamento/sviluppo con questo, sul tema "produzione/riproduzione".

"Non è facile ma è stato utile, costruttivo e interessante" hanno detto alcune lavoratrici a fine incontro. Ciò ci incoraggia a proseguire e soprattutto ad affermare, come si è detto nella prima relazione, che la nostra teoria non è astratta…, siamo chiamate a conoscerla, farla nostra come guida per l’azione, per avere una marcia in più, una formazione militante portata avanti sempre nel fuoco della lotta, ma nello stesso tempo combattendo resistenze o idee, presenti spesso tra le lavoratrici, le proletarie, secondo cui chi non è intellettuale non sarebbe in grado di approcciarci alla teoria rivoluzionaria. Noi invece dobbiamo e possiamo costruire il nostro “esercito” femminista proletario su tutti i fronti, pratico, sindacale, politico, teorico, perché la nostra vita deve davvero cambiare e mentre lottiamo dobbiamo liberarci e squarciare tutti quei veli più o meno pesanti che ci impediscono di vedere chiaramente come stanno le cose.

Le relazioni e gli interventi più significativi della Formazione rivoluzionaria via via saranno pubblicati.

Sono a disposizione gli opuscoli - di cui pubblichiamo le copertine - che riguardano gli argomenti di questa Formazione Rivoluzionaria, basta richiederli a mfpr.naz@gmail.com

Mfpr
Lavoratrici Slai cobas sc

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