114 operaie della Tessitura di Mottola (TA) (azienda di proprietà del gruppo Albini di Bergamo), sono in cassa integrazione a zero ore da oltre 12 mesi, perchè l'azienda vuole chiudere lo stabilimento di Mottola. In più l'azienda non anticipa la cassintegrazione e non si era attivata per fare la domanda di cig per aprile all'Inps.
Questa situazione è aggravata dalla decisione del management dell’azienda di non trasferire a Mottola parte della commessa ricevuta dalla Burberry, ma di farla lavorare solo negli stabilimenti di Bergamo, dove l’azienda continua invece ad anticipare la cassa integrazione, dimostrando di avere a disposizione le risorse necessarie”.
Questo ha generato nella scorsa settimana il presidio delle lavoratrici sotto la prefettura di Taranto. Il Prefetto, si è dichiarato disponibile a incontrare l’azienda e i sindacati in un tavolo congiunto e ha spiegato di aver già contattato l’INPS e che contatterà il Gruppo Albini per sollecitare l’azienda a presentare la domanda all'Inps.
Ma, sperando che si risolva subito la questione del pagamento della cig, resta il problema ancora più grave del rischio che più di 100 lavoratrici perdano il lavoro.
Per le donne perdere il lavoro è un doppio attacco, perchè il lavoro per le donne è non solo salario ma anche indipendenza economica, poter uscire di casa, voglia di emanciparsi.
Le lavoratrici Slai cobas per il sindacato di classe danno tutta la loro solidarietà alle lavoratrici e il proprio appoggio, disponibilità alla lotta.
LAVORATRICI SLAI COBAS SC
TARANTO
Nessun commento:
Posta un commento