30/05/21

Il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario saluta Carla Fracci


Salutiamo l'artista, la danzatrice che ha elevato alla perfezione il balletto, ma volendolo rendere arte per il popolo, del popolo: 
«Ho danzato nei tendoni, nelle chiese, nelle piazze. Sono stata una pioniera del decentramento. Volevo che questo mio lavoro non fosse d'élite, relegato alle scatole d'oro dei teatri d' opera. E anche quand' ero impegnata sulle scene più importanti del mondo sono sempre tornata in Italia per esibirmi nei posti più dimenticati e impensabili".
Salutiamo l'"operaia della danza": "Anche al culmine della carriera non ho mai pensato: eccomi arrivata. Mi sento sempre sotto esame, mi metto di continuo in discussione. Credo che sia questa la mia forza»
Salutiamo la Carla Fracci antifascistaIl 25 aprile dello scorso anno invitò a ripartire da “Bella ciao”, per recuperare il senso di umanità, riscoprendo il significato profondo di quella che non poteva essere “solo una semplice canzonetta”. Era solidale con i migranti e per questo, a suo onore, fu attaccata da Salvini

Salutiamo la Carla Fracci dalla parte giusta: "è il proletariato che ha sempre alimentato la nazione. Ci dovrebbe essere più rispetto. Se questa classe sociale si ferma la nazione cade".
 
Salutiamo la donna che controcorrente: difese il suo diritto di diventare mamma in un momento in cui sembrava che le ballerine non potessero né dovessero avere figli, pena la fine della carriera.

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