22/11/17

Questura de L’Aquila: sì ai cortei di casa pound, no ai presidi per Nadia Lioce!


La questura de L’Aquila vuole vietare i presidi al Tribunale e al carcere per Nadia Lioce. Hanno paura anche dei presidi… Una ragione in più per esserci!



Digos e Polizia de L'Aquila stanno facendo di tutto per impedire la manifestazione/presidi in solidarietà con Nadia Lioce.

2 giorni fa’ hanno inviato alla compagna del Mfpr la prescrizione in allegato, perché le località indicate nel preavviso “impegnerebbero le carreggiate stradali di Via XX Settembre e della SS. 80 Dir 3” in quanto “risultano essere arterie principali e strategiche per la viabilità cittadina la cui interruzione provocherebbe grave disagio alla popolazione”


Anche se il presidio della mattina era stato richiesto nello slargo presente sul lato destro del Tribunale, dove si sono già svolti presidi, per impedire che trovassero scuse per vietare del tutto, è stata fatta una nuova comunicazione indicando altri posti. Ma questo finora non è valso ad autorizzare neanche i nuovi presidi.
“Questo no perché è proprietà privata” (e dove si è riuscite a chiedere l’autorizzazione ai proprietari, ci siamo sentite dire: “ci dispiace, ma noi non vogliamo problemi con la polizia”); “questo no perché anche se è un marciapiede, implica invasione della carreggiata”, rispondono dalla Questura e dal Comune. E l’indicazione di "luoghi alternativi" che potrebbero essere concessi, è talmente grottesca che si configura di fatto come un altro divieto: un micro pezzetto del campo di Piazza d'armi, a 750 metri dal Tribunale e una micro rotonda a 400 metri dal carcere per 15 minuti, sulla quale la questura potrebbe “chiudere un occhio”, a patto che non ci si trattenga oltre e che non si “invada” la carreggiata stradale se non per andarci ed andarsene. Il tutto condito con minacce di denunce, controllo stretto e striscianti ricatti nei confronti dell’”organizzatrice”.
Tutto questo perché nessuno possa vedere chi e quant@ solidarizzano con una prigioniera rivoluzionaria!
Tutto questo a 8 mesi di distanza dal corteo nazionale di casa pound a L’Aquila, per il quale il nuovo questore ha bloccato carreggiate e marciapiedi delle strade più nevralgiche e frequentate, sia da pedoni che da veicoli, e chiuso dentro casa privati cittadini!
Tutto questo non ci intimidisce, ma ci fa indignare ancora di più! Se dei presidi di solidarietà fanno tanta paura, vuol dire che noi siamo nel giusto, che la nostra campagna di massa per la fine della tortura su Nadia Lioce ha già ottenuto una prima vittoria (http://chn.ge/2wWnzBt).
Domani 24 novembre a L'Aquila saremo ancora davanti al Tribunale (https://www.facebook.com/events/163880217537997/permalink/167744407151578/), per denunciare le continue vessazioni a cui Nadia Lioce è sottoposta e la precisa scelta politica di Questura e Comune, che mentre vietano a noi di occupare un marciapiede per la difesa di diritti umani, autorizzano i fascisti del terzo millennio ad invadere, da destra, le carreggiate delle strade più centrali e trafficate della città, e dall’alto gli edifici istituzionali, rimuovendo lo striscione di Amnesty International ed accogliendo a Palazzo Fibbioni chi è dichiaratamente anti-costituzionale.
E il 25 novembre alla manifestazione nazionale delle donne a Roma porteremo con forza questa battaglia e lo striscione: "LIBERTA' PER NADIA LIOCE"


Mfpr L’Aquila

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