12/11/17

Verso il 25 novembre... Tutte a Roma per una manifestazione nazionale forte e combattiva contro la violenza sulle donne

Questo messaggio/appello è stato lanciato da tante, all’assemblea nazionale di NUDM a Pisa, e in particolare al tavolo lavoro, da lavoratrici, precarie,compagne femministe in lotta, e represse anche in alcuni casi dai padroni e dallo Stato, è stato rilanciato anche nell'assemblea plenaria conclusiva:  la manifestazione nazionale del 25 a Roma non sia una semplice passeggiata/sfilata  ma un forte e combattiva risposta, sulla scia della tanto valorizzata esperienza dello sciopero delle donne dell'8 marzo, “forma di sciopero politico e rottura complessiva” è stato detto da una compagna, che ha messo in campo la questione determinante dei rapporti di forza,  contro chi opprime e violenta ogni giorno le donne, dai padroni, al governo, a questo Stato, agli uomini che odiano le donne, a tutta la società capitalista e imperialista, perchè la violenza sulle donne fino al frutto più marcio e odioso di essa, cioè i femminicidi , è , come è stato detto in generale,  strutturale e sistemica.

Occorre lottare a 360 gradi contro questo sistema sociale che  produce la violenza sulle donne, non per migliorarlo, operazione oggettivamente impossibile, ma per rovesciarlo,  e occorre organizzare la ribellione della maggioranza delle donne, lavoratrici, precarie, disoccupate, giovani, studentesse, migranti... in tutti gli ambiti, senza delegare a chi invece, dalle istituzioni a sindacati, servi del governo, come la Cgil della Camusso, a parti del femminismo borghese e piccolo borghese vorrebbero invece tenerla frenata dentro i recinti riformisti, parlamentari/elettorali,  guardando solo agli aspetti di genere con le mere illusioni che il cambiamento possa essere solo culturale...

Guerra di classe e  di genere, questo è l'intreccio della guerra/lotta che la maggioranza delle donne, è chiamata a scatenare contro chi ogni giorno ci fa  la guerra di classe e la guerra di genere senza scrupoli ed è il mandante sociale della violenza in tutte le sue forme, diffondendo a livello di massa humus sessista e maschilista in ogni campo, dal lavoro, alle scuole, alle strade, in famiglia...

Partecipiamo in tante il 25 novembre a Roma alla manifestazione nazionale, unendoci in una manifestazione combattiva contro i palazzi del potere, come il Ministero del Lavoro o degli Interni, luoghi simbolo dell’oppressione da cui emana in varie forme la violenza contro le donne, cogliendo l'occasione di fase del corteo nazionale come forte risposta di lotta contro gli uomini del potere con tutti gli apparati al servizio (giudiziari, repressivi ecc) che ci distruggono ogni giorno tutta la vita.  


Lavoratrici, precarie e disoccupate Slai Cobas s.c. 
e aderenti al Movimento femminista proletario rivoluzionario

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