Roma, 24 novembre
Lavoratrici e Madri in lotta a Palermo, parte della delegazione nazionale del Mfpr che si è recata a Roma per partecipare alla manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, il giorno prima hanno "assediato" alcuni palazzi del potere come il Miur, per portare le lotte e tutta la protesta contro chi ogni giorno attacca l'intera condizione di vita, calpestando e cancellando diritti inalienabili.
Madri e lavoratrici, che hanno avuto un incontro al MIUR in merito alla grave condizione che vivono nelle scuole gli studenti disabili in Sicilia e tante lavoratrici e lavoratori precari dei servizi di assistenza igienico-personale, hanno prima solidarizzato con le studentesse e gli studenti presenti in piazza, unendosi alla loro protesta contro la "buona Scuola" davanti al Ministero, ponendo così praticamente e chiaramente la questione che anche gli incontri che si fanno con le istituzioni borghesi devono essere nell'ottica della guerra che per le donne proletarie è doppia, lotta di classe e lotta di genere.
Non di sole richieste da presentare si tratta, ma di lotta sotto ogni aspetto, per cui anche un incontro diventa parte di essa in una logica del qui e ora ma anche in prospettiva:
Qui e ora perchè non siamo avulse dalla realtà concreta in cui viviamo ed è giusto e legittimo combattere ogni giorno chi ci governa, le istituzioni, questo Stato su ogni questione che ci opprime, cercando di ottenere anche dei risultati, sebbene parziali ma concreti, ma nella prospettiva chiara e netta che ogni attacco dei palazzi del potere rientra in quell'attacco generale, sistemico e violento della società capitalista in cui viviamo, di cui la "buona scuola" è una delle manifestazioni, che può essere eliminato solo con la rivoluzione e non con le illusioni delle "riforme" borghesi.
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