Una presenza colorata di una trentina (anche se la polizia dirà che eravamo trecento) di donne attiviste, studentesse e studenti, precarie e precari, hanno volantinato e spikerato davanti al portone del Comune, il quale risultava blindato (metà del portone era chiuso) da una consistente presenza di polizia e Digos (mancavano i sottomarini visto la persistente pioggia!)
Alle ore 17.30 abbiamo cercato di entrare pacificamente tutti insieme, ma abbiamo visto la porta sbarrata dalla Polizia, perché nonostante avessimo messo da parte i nostri cartelli, tra di noi campeggiava una pupotta ribelle di cartone con su scritto: No a razzismo, una città sicura per le donne: reddito, diritti, libertà di movimento!
Determinate ad entrare e scortare la pupotta dal sindaco (il tutto in un atmosfera surreale, data la sproporzione tra l'apparato repressivo e l'intento comunicativo) abbiamo cercato tra i consiglieri, qualcuno che fosse in grado di veicolare i nostri intenti ai rappresentanti del Comune, e quindi ci permettesse di fare entrare la Pupotta in Comune. Finalmente abbiamo avuto una dispensa ufficiale per fare arrivare il pericoloso e sovversivo soggetto in Comune. Quindi scortate dalla Polizia abbiamo accompagnato la Pupotta che ha quel punto è stata accolta prima in consiglio, (tra gli sguardi interlocutori e, fatemelo dire, perlopiù poco intelligenti dei presenti) e poi nella stanza del Sindaco.
5 di noi sono state accolte con la pupotta ribelle si sono accomodate sulle poltrone di pelle del Primo cittadino, mentre il resto è rimasto fuori, osteggiato dalla determinazione di una segretaria molto efficiente...
Il sindaco è contrario al pacchetto sicurezza,
la sua giunta è stata accusata di essere troppo moliccia dalla destra per questo
le telecamere, le multe ai clienti delle sex wokers, e writers si giustificano, perché bisogna accontentare un po' tutti e queste hanno l'effetto placebo di placare quelli che gridano all'allarme sociale...
Abbiamo avuto inoltre l'assicurazione che per i prossimi sei mesi, poi ci sono le elezioni, la sua giunta non varerà misure securitarie...
Le dichiarazioni della Pupotta ribelle:
No al pacchetto sicurezza razzista (che introduce il reato di clandestinità, il permesso di soggiorno a punti e prolunga a 18 mesi la reclusione nei lager CIE (ex CPT).
No alle classi separate per i bambini e le bambine stranieri
la pupotta ha dichiarato guerra al pacchetto sicurezza e attiverà sul territorio forme diffuse di resistenza!
E inoltre:
No alla video- sorveglianza, no alla presenza massiccia di guardie ovunque, libertà di espressione (per i graffitari), libertà di esercitare la pratica prostituzionale,
libertà di movimento e mezzi per sostenerla ( denuncia della carenza cronica di mezzi pubblici dopo le 20.00, dateci i taxi!!)
tutte queste obbiezioni sono rimaste appiccate sulla poltrona del Sindaco a futura memoria che.... Noi non ci fermeremo!!!!!
perché Le bambine buone vanno in paradiso, quelle cattive ovunque!
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