Il tavolo4 e le compagne di Perugia esprimono piena solidarietà alle donne della casa occupata Lucha y Siesta.
Come al solito i padroni e lo Stato al loro servizio, si "ricordano" degli spazi abbandonati al degrado solo quando vengono sottratti a questo dalle lotte autorganizzate e quando c'è da metterli a profitto nel senso puro del termine.
Lanciamo un'appello alle sommosse romane a partecipare all'assemblea pubblica convocata da Action-a per il 6 marzo. IL SILENZIO E' COMPLICE!
Segue comunicato ACTion A
Non era sufficiente il taglio del Governo di 20 milioni di euro destinati ai centri antiviolenza,
non era sufficiente approvare una legge antistupro che come al solito condanna gli immigrati e non approfondisce le cause che portano alla violenza, autorizzando di fatto e di legge le ronde,
non era sufficiente che il Comune di Roma ancora non riconosca il diritto ad un alloggio alle donne che hanno subito violenza,
non era sufficiente che gli stupri siano all’ordine del giorno e che l’80% delle violenze accade in famiglia,
come se non bastasse, questa mattina abbiamo saputo l’ennesima brutta notizia, l’Atac, di cui il maggior azionista è il Comune, sta concludendo la vendita del deposito di via Lucio Sestio, 10.
Questo deposito abbandonato da 10 anni e occupato esattamente l’8 marzo scorso dalle donne, come risposta al disagio diffuso, è ora una casa che accoglie tutte coloro che fuggite da situazioni di violenza, a causa delle condizioni precarie di vita e dell’insostenibilità degli affitti, non riuscivano a sviluppare un percorso di autonomia e autodeterminazione.
Di nuovo la legge delle speculazioni e degli affari facili vince su tutto.
Al contrario di quanto prevede l’Atac e il Sindaco Alemanno, noi riteniamo che l'esperienza della casa delle donne nel X Municipio va tutelata e replicata in tutta la città e continueremo ad accogliere donne in difficoltà che le istituzioni ignorano.
Egregio sindaco e c.d.a. dell'Atac in questo modo vi assumete la responsabilità di chiudere una esperienza che raccoglie il bisogno delle donne molto più di quanto lo facciano le ronde e la politica del controllo che genera paura.
Ben consapevoli che l’unica sicurezza sono le donne che si auto organizzano.
ACTion A
info: simona 320 2739152- alessandra 3475213418- simona 3492310920
Come al solito i padroni e lo Stato al loro servizio, si "ricordano" degli spazi abbandonati al degrado solo quando vengono sottratti a questo dalle lotte autorganizzate e quando c'è da metterli a profitto nel senso puro del termine.
Altro che pacchetto sicurezza...La nostra sicurezza sono case come questa in tutte le città!
Lanciamo un'appello alle sommosse romane a partecipare all'assemblea pubblica convocata da Action-a per il 6 marzo. IL SILENZIO E' COMPLICE!
Segue comunicato ACTion A
Come se non bastasse!
Non era sufficiente il taglio del Governo di 20 milioni di euro destinati ai centri antiviolenza,
non era sufficiente approvare una legge antistupro che come al solito condanna gli immigrati e non approfondisce le cause che portano alla violenza, autorizzando di fatto e di legge le ronde,
non era sufficiente che il Comune di Roma ancora non riconosca il diritto ad un alloggio alle donne che hanno subito violenza,
non era sufficiente che gli stupri siano all’ordine del giorno e che l’80% delle violenze accade in famiglia,
come se non bastasse, questa mattina abbiamo saputo l’ennesima brutta notizia, l’Atac, di cui il maggior azionista è il Comune, sta concludendo la vendita del deposito di via Lucio Sestio, 10.
Questo deposito abbandonato da 10 anni e occupato esattamente l’8 marzo scorso dalle donne, come risposta al disagio diffuso, è ora una casa che accoglie tutte coloro che fuggite da situazioni di violenza, a causa delle condizioni precarie di vita e dell’insostenibilità degli affitti, non riuscivano a sviluppare un percorso di autonomia e autodeterminazione.
Di nuovo la legge delle speculazioni e degli affari facili vince su tutto.
Al contrario di quanto prevede l’Atac e il Sindaco Alemanno, noi riteniamo che l'esperienza della casa delle donne nel X Municipio va tutelata e replicata in tutta la città e continueremo ad accogliere donne in difficoltà che le istituzioni ignorano.
Egregio sindaco e c.d.a. dell'Atac in questo modo vi assumete la responsabilità di chiudere una esperienza che raccoglie il bisogno delle donne molto più di quanto lo facciano le ronde e la politica del controllo che genera paura.
Ben consapevoli che l’unica sicurezza sono le donne che si auto organizzano.
ACTion A
info: simona 320 2739152- alessandra 3475213418- simona 3492310920
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